neal stephenson

L'UOMO CHE VEDE IL FUTURO – 30 ANNI FA LO SCRITTORE DI FANTASCIENZA NEAL STEPHENSON AVEVA IMMAGINATO IL METAVERSO, IL CODICE QR, I BITCOIN, GOOGLE EARTH… – NEL NUOVO ROMANZO “TERMINATION SHOCK” IMMAGINA UN PIANETA ARROVENTATO, INVASO DAI CINGHIALI (IN QUESTO L'ITALIA HA SUPERATO LA FANTASIA) E IN MANO A ECO-MILIARDARI – “CERTI AMBIENTALISTI ANTI-TECNOLOGICI MI RICORDANO QUELLI CHE, DOPO IL NAUFRAGIO DEL TITANIC, NON TROVARONO DI MEGLIO CHE FAR NOTARE CHE NAVI COSÌ GRANDI NON AVREBBERO DOVUTO ESSERE COSTRUITE” – “HO SMESSO DI FARE QUALSIASI PREVISIONI DOPO L'ELEZIONE DI TRUMP…”

Estratto dall'articolo di Riccardo Staglianò per “il venerdì – la Repubblica”

 

schermata 2022 09 02 alle 16.30.03

L'uomo che vede il futuro ha un pizzetto bianco, un doppiopetto blu e un anello di argento, oltre a un borsello per portafogli e cellulare che indossa a bandoliera sotto il giaccone. Neal Stephenson ha studiato fisica, deviato su geografia, imparato a programmare da solo sui manuali, giacché Youtube e i suoi tutorial sarebbero arrivati solo una ventina d'anni dopo.

 

Nel '92 fu mandato il primo sms ("Merry Christmas"), il web emetteva vagiti ma lui, in Snow Crash, immaginava - nell'ordine - una specie di codice Qr, una versione di Google Earth, il riconoscimento facciale, i gigacapitalisti che avrebbero puntato sullo spazio, i rider che portavano la pizza guidati dagli algoritmi e, soprattutto, il metaverso di cui tutti parlano senza sapere esattamente perché.

 

Non una cosa simile, ma esattamente un universo alternativo con quel nome, un doppio digitale del mondo analogico in cui le persone interagiscono tramite alter ego (anche avatar, in questa accezione, è una sua trovata).

 

termination shock neal stephenson

Nel '99, in Cryptonomicon, parlava di criptovalute (il primo bitcoin sarà coniato dieci anni dopo). L'anno scorso negli Stati Uniti è uscito Termination Shock in cui torna al vecchio amore dell'emergenza climatica, la nostra inestricabile distopia quotidiana. Dove un miliardario, che come tipo umano assomiglia a Elon Musk, si mette in testa di risolvere il problema per i fatti suoi e si inventa un enorme cannone che, sparando zolfo nell'atmosfera, dovrebbe creare una specie di pellicola gassosa che rifrange i raggi solari, raffreddando il pianeta.

 

Il titolo si riferisce al tragico contraccolpo che potremmo subire se, a un certo punto, per i più svariati motivi, la pratica fosse interrotta. Ah, nel suo futuro prossimo il Texas è anche invaso dai cinghiali (ma questo, visto da Roma, è già il passato). Trattasi di volumone, come vari suoi altri che pure son finiti tra le letture di Obama e Gates, pieno di conoscenza approfondita, nozioni arcane, fattoidi, digressioni sapienziali che si ricompongono un attimo prima di diventare snervanti.

 

Come ha notato un recensore, "non vuole solo raccontarti una storia: vuole istruirti". La migliore definizione del funzionamento della sua capoccia viene invece dal critico del New York Times: "Un intelletto speculativo poliedrico, un cervello collisore di adroni", come l'acceleratore di particelle che al Cern ha consentito la rilevazione del bosone di Higgs.

 

È stato gentilissimo e puntuale al secondo. L'unico mistero è perché non abbia voluto incontrarci a casa sua piuttosto che nella hall di questo anodino albergo, con tanto di inestirpabile colonna sonora di Frank Sinatra. Ho insistito. Si è irrigidito. Quella che segue è la sintesi dell'incontro reso possibile dalla mia capitolazione.

 

neal stephenson 5

Come le venne l'idea del metaverso in un libro in cui hacker trafficano file infetti che mandano in tilt i computer e friggono i cervelli di chi li maneggia?

"Era la fine degli anni 80. L'internet come la conosciamo era di là da venire. Provai a immaginare un ambiente virtuale in cui le persone potessero interagire l'una con l'altra. Il termine divenne popolare tra i tecnologi. E ora che governano il mondo, alcuni stanno provando a creare qualcosa del genere.

 

La fattibilità la si deve soprattutto all'industria dei videogiochi che ha creato le grafiche e la possibilità di giocare online a distanza. Quindi metaverso è diventato sinonimo di prodotti che non esistono ancora ma dovrebbero esistere presto e sui quali Big tech spera che la gente spenderà soldi. Dal momento che le possibilità di ciò che si può fare nei confini degli attuali schermi si stanno assottigliando". […]

 

Nell'attuale confusione definitoria c'è chi fa un tutt'uno tra metaverso e il quasi altrettanto vago web3. A quest'ultimo proposito lei che idea se n'è fatto?

neal stephenson 6

"Il web 1, delle origini, si limitava a far visualizzare pagine web. Il web 2 ha permesso agli utenti di crearle, quelle pagine, approfittando del loro lavoro gratis. Il web 3, con gli Nft e altri modi per monetizzare, promette di ricompensarli economicamente. Se così fosse non sarebbe sbagliato. Il mio amico Jaron Lanier è stato tra i primi a denunciare lo sfruttamento e ha proposto il "mid", una valuta digitale per retribuire chi crea contenuti".

 

Le criptomonete, peraltro, sono un'altra delle sue profezie centrate...

"Mi faccia dire che non è infrequente, per chi si occupa di fantascienza, anticipare qualche tendenza. Quando ci sbagliamo nessuno ci fa caso, se indoviniamo sembriamo geni. Quando scrivevo Cryptonomicon c'erano già stati gruppi di programmatori, come il Bay Area Cypherpunks, affascinati dal creare valute indipendenti dagli Stati, accasandole nell'isola caraibica di Anguilla o su piattaforme-offshore del tipo Sealand, fuori da ogni giurisdizione.

 

neal stephenson 4

Luoghi libertari con una potenzialità letteraria che, nell'infrastruttura decentrata dei bitcoin, s'è persa. Molta della loro fortuna ha a che fare con la sfiducia delle persone nel sistema finanziario istituzionale. A torto o a ragione le criptovalute sembrano un'opportunità per l'uomo della strada".

 

Arrivando a Termination Shock lei mette nella stessa comitiva una sbrigativa regina d'Olanda, un plenipotenziario di Singapore e un mezzo nobile veneziano: non trattandosi di barzelletta sulle nazionalità, cos'hanno in comune?

"Che vivono tutti in territori sotto al livello dell'acqua e quindi sono più preoccupati degli altri rispetto alle conseguenze a breve della crisi climatica. E sono quindi pronti a rischiare di più, al punto di mettersi nelle mani del milionario che vuol perseguire la sua personale via al geoengineering".

 

neal stephenson 3

Sa benissimo che la scienza ha molte riserve sulla soluzione ingegneristica: qual è la sua posizione, al di là della fiction? E scrive con competenza anche del Mose: dov'è che studia per documentarsi?

"Non sono un attivista. Conosco le critiche e mi limito a dire che, in qualche forma, la tecnologia ci servirà per mitigare il problema climatico perché, se anche smettessimo domani di produrre CO2 e passassimo ai pannelli solari per l'elettricità, dovremmo comunque ridurre di un bel po' quella in circolazione. Potremmo piantare tanti alberi, ma servirebbe troppo spazio e non riusciremmo a farlo in tempo. Certi ambientalisti anti-tecnologici mi ricordano quelli che, dopo il naufragio del Titanic, non trovarono di meglio che far notare che navi così grandi non avrebbero dovuto essere costruite. Quanto alla documentazione, dagli anni dell'università ho l'abitudine di consultare paper scientifici e del Mose si è occupata parecchio anche la stampa anglofona".

 

neal stephenson

Visto il suo pedigree non posso perdere l'occasione di chiederle cosa prevede nei prossimi 5-10 anni.

"Ho smesso di fare qualsiasi previsione dopo l'elezione di Trump. Mi auguro, spero, che lo sforzo più grande sarà sulla cattura dell'anidride carbonica dell'atmosfera, perché non c'è cosa più urgente. Non so se saranno gli Stati a farsene carico. Dico solo che, sempre dal punto di vista letterario, se lo fa un singolo individuo, come succede nel libro, ha un potenziale narrativo maggiore".

 

Il sospetto che lei sia un libertario, piuttosto scettico nei confronti dell'azione dei governi resta. Quando fa dire al miliardario che non teme le eventuali sanzioni perché l'America è uno "zimbello globale" è T.R. Smith che parla o il suo autore? E si riferisce a oggi o a ieri?

"Guardando a ciò che è successo sino a oggi, constato che è improbabile che sia un problema che gli Stati Uniti risolveranno. Ieri era peggio, oggi meglio, ma la sostanza non cambia. Per il resto, anche se preferisco far parlare i miei libri, mi considero uno che ha fiducia nella scienza. Meno nei politici.

 

neal stephenson 2

Poca anche nei Verdi che, in Germania, sono contro il nucleare, che servirebbe a decarbonizzare e a ridurre la dipendenza di gas dalla Russia. E in New England si sono opposti alle linee d'alta tensione dal Canada non rendendosi conto che difendevano la bellezza paesaggistica di certi fortunati proprietari terrieri più che il pianeta, perché di elettricità avremo sempre più bisogno".

 

Per finire su una nota più leggera, che tecnologie usa quotidianamente?

"A parte il cellulare, con cui sto troppo su Twitter, un Mac su cui scrivo e sul quale uso Mathematica, il mio software preferito che mi serve per fare calcoli tipo quali dimensioni avrebbe dovuto avere il cannone che immagino nel libro, e una Tesla. Vado molto fiero di un tornio italiano, il Graziano Sag-17 che ho ribattezzato "bella donna", nella vostra lingua, perché è magnifico e con cui mi piace creare oggetti, in metallo o in plastica. E programmo ancora, in Python o C++". […]

 

Sensazioni nel metaverso

Ma, alla fine, lo scudo di zolfo intorno al pianeta regge? Non si spoilerano così neanche i cavalli. Ricordo soltanto che, nel domani-quasi-oggi che il nostro immagina gli umani devono andare in giro con tute termiche che impediscono ai raggi solari di friggerli, come nel remake di Dune, e trasformano il loro sudore in una sempre più preziosa acqua. E che ci sono stati almeno un Covid-23 e un Covid-27. Così rimettete l'orologio e sapete anche cosa mettervi.

Metaverso 2Metaverso 4riunioni virtuali metaverso 8riunioni virtuali metaverso 7Metaverso 3Metaverso 1

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...