“ERDOGAN HA UN TUMORE” - DA ISRAELE ARRIVANO SPIFFERI SULLA MALATTIA DEL DITTATORE TURCO - I SONDAGGI LO DANNO IN CALO IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL 26 GIUGNO (POTREBBE ESSERE COSTRETTO AL BALLOTTAGGIO) - LE VOCI SULLE SUE CONDIZIONI DI SALUTE CIRCOLANO DA NOVEMBRE 2011, QUANDO SI SOTTOPOSE AD UNA COMPLICATA QUANTO MAI CHIARITA OPERAZIONE CHIRURGICA, ALLA QUALE È NE È POI SEGUITA UN' ALTRA NEL FEBBRAIO 2012
Carlo Nicolato per “Libero Quotidiano”
Secondo gli ultimi sondaggi la vittoria di Erdogan alle elezioni del prossimo 26 giugno non sarà una passeggiata. Viene accreditato tra il 42 e il 48 per cento, il che significa che potrebbe essere costretto al ballottaggio, un' eventualità che forse nessuno aveva ritenuto possibile solo qualche mese fa. A quanto pare però quello delle elezioni e della sublimazione tirannica della sua carriera non è più il problema principale del presidente turco al quale, secondo voci non ancora confermate, non resterebbero nemmeno troppi anni, se non mesi, di vita.
Si dice infatti, e non è una novità, che Erdogan sia seriamente malato e che le sue condizioni siano peggiorate proprio in prossimità delle prime elezioni dopo la riforma. Effettivamente, anche senza l' imbeccata della presunta malattia, a tanti è parso che ultimamente il sultano non abbia affatto una bella cera (vedasi la foto con Ozil e altri calciatori turchi in Germania), che sia oltremodo stanco e assolutamente privo di quella verve e di quella cattiveria politica che lo hanno sempre caratterizzato, specie in campagna elettorale. I risultati dei sondaggi lo dimostrano, Erdogan sta a poco a poco indietreggiando proprio perché è lui a indietreggiare, a non farcela più.
L'OPERAZIONE
Ma da dove arriva per l'appunto la notizia della malattia? Le voci in Turchia girano dal lontano novembre del 2011, da quando cioè Erdogan si sottopose ad una complicata quanto mai chiarita operazione chirurgica, alla quale è ne è poi seguita un' altra nel febbraio dell' anno successivo. Si parlò, senza mai alcuna conferma, di cancro al colon; si disse che gli furono asportati 20 centimetri di intestino crasso e che il tumore originario si era già metastatizzato al fegato.
Un quotidiano turco dell' opposizione confermò la notizia allegando un rapporto preciso e dettagliato. Leggende metropolitane sussurravano anche di aree delle sue residenze ad Ankara e a Istanbul adibite ad ambulatorio affinché fosse segretamente curato con la chemio. Ma non erano quelle le uniche voci.
Prima ancora del cancro si diceva che soffrisse dalla nascita di epilessia, ipotesi formulata da alcuni giornali turchi quando nel 2006 era stato ritrovato quasi incosciente in macchina di fronte all' ospedale Guven di Ankara.
Le illazioni sono riesplose lo scorso anno quando, sempre secondo voci poi smentite, il presidente turco sarebbe svenuto in moschea durante le preghiere del Eid al-Fitr, cioè di fine Ramadan.
Fonti ufficiali dissero che aveva avuto solo un leggero mancamento dovuto proprio al digiuno. Mentre secondo fonti israeliane la metastasi aveva iniziato a interessare anche il cervello e al presidente non sarebbero rimasti che due anni di vita.
MEDICINE
Forse però gli israeliani si riferivano a un vecchio documento di Wikileaks che sosteneva un' identica diagnosi nel 2012. Va da sé che nel frattempo il presidente non è certamente stato operato al cervello e per quanto si sappia non ha ricevuto alcun trattamento.
Delle condizioni di Erdogan ha scritto anche il giornalista turco Soner Yalçin del Sözcü, secondo cui le malattie del presidente non sono in realtà una o due, ma ben di più, e che di conseguenza moltissime sono le medicine che è costretto a prendere con contraccolpi drammatici anche sulle sue decisioni da capo di Stato. Yalçin si riferisce in particolare ai farmaci per l' epilessia che «possono avere effetti collaterali sul sistema nervoso centrale, poiché colpiscono il cervello e le cellule nervose».
Al di là dei presunti gravi problemi di salute ad Erdogan, come dicevamo, aspetta forse l' elezione più complicata della sua carriera politica. Che vinca, sia pure al ballottaggio, non sembra vi siano grossi dubbi, ma è quasi certo che non otterrà quella vittoria che decreterebbe il passaggio a pieno titolo a repubblica presidenziale, e che traghetterebbe la Turchia verso mete sempre meno democratiche. Anzi, a quanto pare sono le opposizioni a farsi sotto, tanto che, quello sì, la maggioranza parlamentare del blocco il blocco AKP-MHP non è affatto scontata.