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"I MIEI GENITORI MI HANNO CACCIATA DI CASA. ADESSO GUADAGNO UN MILIONE DI DOLLARI ALL'ANNO CON 'ONLYFANS'" - JASMINE TEAA, STELLINA 26ENNE DELLA PIATTAFORMA PER CONTENUTI PORCELLI, RACCONTA COME IL SUO LAVORO LE SIA COSTATO IL RAPPORTO CON LA SUA FAMIGLIA: "QUANDO ERO UNA RAGAZZINA MI HANNO SEMPRE TENUTA IN UNA SPECIE DI BOLLA E NON MI LASCIAVANO USCIRE O ANDARE ALLE FESTE. QUANDO HANNO SCOPERTO LE MIE FOTO SEXY HO CAPITO QUANTO FOSSERO NARCISISTI: NON VOLEVANO CHE IO MI "ESIBISSI" IN QUEL MODO. LA SVOLTA È ARRIVATA QUANDO…"

Estratto da www.leggo.it

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Jasmine Teaa è una modella 26enne di Los Angeles, Stati Uniti, che ha cominciato a scattare e, poi, pubblicare contenuti sexy su Onlyfans per cercare di guadagnare qualche soldo in più quando era all'università. […]. Questa sua scelta, però, ha avuto ripercussioni sul rapporto con i genitori che non le parlano più. Ma andiamo con ordine.

 

[…] la modella ha voluto raccontare la sua storia che è, poi, stata riportata dal Daily Star: «Ho cominciato a scattare foto sexy e pubblicarle sui siti per adulti perché volevo verificare se tutto ciò che sentivo in giro, riguardo ai guadagni di altre modelle, fosse vero. Ed è proprio così, io guadagno un milione di dollari all'anno. Sono felice e mi sento realizzata ma ciò che continua a rendermi triste è ciò che è successo con i miei genitori.

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Il rapporto è sempre stato un po' complicato, dato che, quando ero una ragazzina mi hanno sempre tenuta in una specie di bolla e non mi lasciavano uscire a bere o andare alle feste. Non avevo amici praticamente. Ma è stato solo quando hanno scoperto le mie foto sexy che ho capito quanto fossero narcisisti: non volevano che io mi "esibissi" in quel modo. La svolta è arrivata quando mi hanno dato l’ultimatum: fare il mio lavoro o far parte della famiglia. Ho capito che il loro amore era condizionato. Io ho scelto il mio lavoro e loro mi hanno cacciata di casa».

 

[…] «Solamente mia sorella prese le mie difese all'epoca e mi dimostrò il suo amore. Ora, ho recuperato anche il rapporto con i miei genitori ma ci sono voluti due anni. Comunque sia, siamo riusciti a riconciliarci e mi hanno detto che finché sarò al sicuro e felice con quello che sto facendo, lo accetteranno».

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