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VLADIMIR, BECCATE ’STA BOMBA “VERDE”! IL PADRE NOBILE DEI VERDI IN EUROPA, IL TEDESCO JOSCHKA FISCHER, ROMPE UN TABÙ AMBIENTALISTA E APRE ALLE ARMI NUCLEARI PER FRONTEGGIARE “IL RICATTO ATOMICO” DI PUTIN: “FINCHÉ ABBIAMO LA RUSSIA CHE SEGUE L’IDEOLOGIA IMPERIALE, L’EUROPA DEVE RIPRISTINARE LA SUA CAPACITÀ DETERRENTE. ANCHE SE QUESTO PENSIERO NON MI PIACE” – E SULL'IPOTESI DI UNA NUOVA GUERRA MONDIALE: “CONFIDO NELL’HOMO SAPIENS…”

Estratto dell’articolo di Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”

 

Joschka Fischer

Per contenere la Russia di Putin, l’Europa ha un’unica strada. Aumentare e potenziare le proprie armi atomiche. Le parole di Joschka Fischer, che hanno avuto un’eco notevole ieri sui siti e sui social tedeschi, rompono un tabù. Perché a pronunciarle non è qualche generale guerrafondaio, ma la più autorevole e storica voce dei verdi in Europa. Ossia, il partito che ha nella lotta al nucleare la propria origine e identità, o per essere più precisi, che negli anni Ottanta è stato fondato proprio in nome della resistenza al riarmo nucleare.

 

Ma Joschka Fischer, un realista in politica estera che si è distinto in tal senso nei 7 anni da ministro degli Esteri, ha il coraggio e il profilo per dirlo. Putin con la guerra in Ucraina ha cambiato la vita in Europa, è la sua analisi in un’intervista alla Zeit. «L’ideologia di Putin è: decide il potere, non il diritto. Se questa mentalità prevale, allora possiamo dimenticarci l’Europa».

 

PUTIN RISCHIO BOMBA ATOMICA

[…]  «Dobbiamo ripristinare la nostra capacità deterrente — dice Fischer —. No, questo pensiero non mi piace affatto, ci sono mille altre cose che preferirei finanziare. Ma finché abbiamo la Russia come vicino, la Russia che segue l’ideologia imperiale di Putin, non possiamo permetterci di rinunciare a scoraggiarla».

 

E qui una stilettata anche ai partiti tedeschi, paralizzati dalla crisi di bilancio e incapaci di reagire o progettare il futuro. «No, con il freno al debito e il bilancio in pareggio tutto questo non si potrà fare».

 

JOSCHKA FISCHER

Invece, ragiona Fischer, di fronte al «ricatto nucleare di Putin» serve che l’Ue abbia «un proprio deterrente atomico». Ma può la Germania, con la sua storia, arrivare a dotarsi di bombe atomiche? «Questa — risponde — è effettivamente la questione più difficile. La Repubblica Federale dovrebbe possedere armi nucleari? No. L’Europa? Sì».

 

Fare riferimento ai soli arsenali nucleari francese e britannico è, secondo Fischer, insufficiente e anche miope. L’ex vicecancelliere è preoccupato per la situazione in America, su quanto possa in un breve futuro disallinearsi dall’Europa. «Spero che America ed Europa restino unite. Ma cosa succederà se Donald Trump sarà rieletto?».

 

VLADIMIR PUTIN IN COLLEGAMENTO CON IL G20

In ogni caso, di fronte ai tempi necessariamente lunghi della questione nucleare, occorre cominciare con la deterrenza convenzionale. «La priorità è la capacità deterrente nel settore convenzionale: questa è la lezione che ci insegna l’Ucraina. Kiev ha un urgente bisogno di una difesa antiaerea, e noi in Europa abbiamo un urgente bisogno di una difesa aerea efficace».

 

[…] Troppo pessimista Joschka Fischer, preoccupato che si creino le condizioni del 1914 — come aveva detto in una precedente intervista — che portarono alla Prima guerra mondiale? Lui dice di no: «Confido nell’homo sapiens. Ogni volta che la situazione è diventata calda, finora abbiamo sempre reagito e trovato una soluzione». […]

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