KILLER SMARTPHONE - UNA MADRE STAVA DORMENDO CON IL FIGLIO DI 3 ANNI QUANDO IL TELEFONO SOTTO CARICA SI È INCENDIATO - “UN BOTTO ENORME, LA STANZA PIENA DI FUMO, NON RIUSCIVAMO A RESPIRARE” - IL MARITO LI HA SALVATI
Lei si chiama Lucy Pinder, ha 28 anni e stava dormendo beatamente insieme al suo figlioletto Joseph, di 3 anni. Il suo smartphone, collegato alla presa di corrente per ricaricare la batteria, ad un certo punto le ha giocato uno scherzetto che poteva costarle carissimo: il dispositivo ha preso improvvisamente fuoco.
«Mi sono svegliata per colpa di un botto enorme - ha ammesso Lucy -. La stanza era piena di fumo denso e non riuscivamo a respirare. Joseph urlava, impaurito e disperato: quella situazione era surreale».
Fortunatamente il marito era in casa e, sentendo il trambusto venire dal piano superiore dell'abitazione, è arrivato prontamente nella camera ed è riuscito a spegnere agevolmente le fiamme provocate dallo smartphone che non si erano propagate.
«Siamo così scossi - ha raccontato Lucy - Se il telefono fosse stato in carica sotto il cuscino invece che sul pavimento, saremmo gravemente ustionati. Ora non lascio più il mio telefono in carica tutta la notte».
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La ditta produttrice dello smartphone non è riuscita a capire il motivo dell'incidente: ha inviato alla mamma un telefono nuovo oltre ad un rimborso di 1500 euro per sostituire i mobili bruciati a causa dell'incendio.