partinico

"NEGRI DI MER*A, DOVETE MORIRE" - MAZZE, PISTOLE E UN BIMBO IN BRACCIO, L’AGGHIACCIANTE VIDEO DEL RAID RAZZISTA CONTRO I 16ENNI GAMBIANI A PARTINICO - I PM: "SCENE BRUTALI E RIPUGNANTI" - A LUGLIO IL PESTAGGIO DI UN 19ENNE SENEGALESE -  VIDEO

 

Felice Cavallaro per il Corriere della Sera

partinico

 

È saltata fuori anche una pistola nella notte del raid razzista di Ferragosto a Partinico. Con due famiglie all' inseguimento di sei ragazzi gambiani cacciati dalla spiaggia di Trappeto. Inseguiti prima a piedi. Poi tallonando con le auto il pulmino della comunità che li ospita. Bloccando la fuga della ragazza italiana alla guida, terrorizzata da una macchina piazzata di traverso come in un posto di blocco, mentre a un incrocio comparivano mazze di ferro e l' arma.

 

«Da queste auto sono scese 20 o 25 persone - ha raccontato Maria Lo Castro, l' educatrice della comunità chiamata dai ragazzi aggrediti per portarli in salvo -. Ho cercato di telefonare al 113 ma una donna mi ha strappato il cellulare e ha iniziato a picchiarmi». Come si intravede nei video delle telecamere dei negozi vicini.

 

partinico

Registrazioni analizzate dai carabinieri che, dopo due settimane di indagini, hanno arrestato ieri cinque uomini dai 28 ai 71 anni e due donne di 62 e 71 anni con l' accusa di lesioni aggravate e, scrivono i magistrati di Palermo, per avere agito «con la finalità dell' odio etnico e razziale».

 

È il sigillo giudiziario all' estate nera di Partinico cominciata a luglio con il pestaggio di un senegalese di 19 anni, Dieng Khalifa, il volto e un orecchio tumefatti a colpi di bastone mentre due manovali poi arrestati gridavano: «Via da qui sporco negro». E continuata con il raid di Ferragosto e nuove urla: «Negri di m... dovete morire». Agghiaccianti le scene dell' aggressione con Antonio Rossello e i fratelli Roberto e Salvatore Vitale in azione.

 

I più violenti, in carcere perché accusati di avere anche brandito l' arma. Tutti e tre con precedenti per rapina, furti, spaccio di stupefacenti e porto abusivo di armi. Ed un eloquente soprannome, «Spavento», agli atti delle passate bravate di Roberto Vitale, indicato come il più violento: «Falli scendere che te li riporti in comunità tutti morti».

 

partinico

E tutti a dargli man forte, compresi i suoi genitori, Giacomo Vitale e Rosa Inverga, affiancati da Emanuele Spitaleri e dalla moglie Valentina Mattina, un bimbo di cinque anni in braccio. Indagata a piede libero un' altra cinquantenne, Maria Cristina Schirò, mentre continua la caccia al resto della banda, composta anche da ragazzini che si dileguavano dopo i colpi di mazza e dopo i primi insulti scattati per cacciarli dalla spiaggia.

 

«Vogliamo solo divertirci come voi», avevano replicato i ragazzi di colore sul muretto davanti al pub di contrada Ciammarita rispondendo alle invettive con sorrisi interpretati «come una sfida», si sono giustificati gli indagati.

 

partinico aggressione razzista

Un Far West che allarma il procuratore aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Giorgia Spiri in sintonia con il giudice che ha firmato gli arresti, Walter Turturici: «Gli aggressori hanno considerato i giovani extracomunitari come soggetti appartenenti ad una razza inferiore...». Incastrati dai video allegati al fascicolo dai carabinieri, agli aggressori viene addebitata «una prolungata e selvaggia aggressione, dettata da abiette finalità di discriminazione razziale e posta in essere con modalità brutali e ripugnanti...».

partinico aggressione razzista

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…