terapia intensiva

L’ALLARME DEGLI ANESTESISTI: “NELLE PROSSIME 2-3 SETTIMANE CI ASPETTIAMO UN AUMENTO DEL 70 PER CENTO DEI POSTI LETTO OCCUPATI IN INTENSIVA DA MALATI COVID, RAGGIUNGENDO COSÌ CIRCA 1.700 PAZIENTI” – PER EVITARE SOVRAFFOLLAMENTI NEGLI OSPEDALI, L’ASSOCIAZIONE ANESTESISTI RIANIMATORI OSPEDALIERI ITALIANI SPINGE PER L’INTRODUZIONE DI MISURE PIÙ RESTRITTIVE E MINACCIA “AZIONI DI PROTESTA MOLTO FORTI”, COMPRESO UNO SCIOPERO CHE POTREBBE AVERE DELLE CONSEGUENZE DEVASTANTI SULLA TENUTA DELL'INTERO SISTEMA SANITARIO…

Da "il Giornale"

 

TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS

La curva dei contagi, che sembrava flettere verso il basso nelle precedenti settimane, improvvisamente è tornata a impennarsi, probabilmente a causa della variante omicron, da noi ancora sottovalutata in termini numerici. Non sono tanto i 16.213 nuovi casi registrati ieri, e nemmeno l'aumento dei morti (137, record dai 166 del 25 maggio), delle terapie intensive (987, +21) e dei ricoveri in area non critica (8.101, +375) a preoccupare, quanto l'andamento tendenziale. 

 

TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS

Nell'ultima settimana, quella dal 13 al 19 dicembre, i casi complessivi sono aumentati addirittura del 40,47 per cento rispetto al 6-12 dicembre, mentre nelle quattro settimane precedente gli incrementi su base settimanale erano andati dal 14,99 per cento al 27,33. Un vero boom che per fortuna non riguarda gli ospedali: le terapie intensive occupate da pazienti Covid sono aumentate del 16,53 per cento e i ricoveri in area non critica del 15,37, entrambi dati in linea con quelli delle ultime settimane. 

 

Anziano in terapia intensiva 2

Numeri che confermano come a una maggiore trasmissibilità della nuova variante isolata per la prima volta in Sudafrica non corrisponda fortunatamente una sua maggiore pericolosità in termini di malattie ed esiti ferali. La situazione negli ospedali, insomma, appare ancora sotto controllo. Anche se ieri è arrivato la angosciante profezia dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), per cui «nelle prossime 2-3 settimane ci aspettiamo un aumento del 70 per cento dei posti letto occupati in intensiva da malati Covid, raggiungendo così circa 1.700 pazienti ricoverati nelle terapie intensive». 

 

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

In realtà secondo i nostri calcoli in base all'andamento attuale ci vorrebbe un mese perché questo avvenga. ma la tendenza è quella. «Attualmente - spiega il presidente dell'associazione Alessandro Vergallo - i posti in intensiva sono 9 mila, ma non tutti effettivi, e ne sono occupati circa mille. Ma è irrealistico pensare di poterne aumentare il numero ulteriormente perché mancano i medici. Non è questa la soluzione, non si può spremere ancora il sistema». 

 

Terapia intensiva 3

Secondo gli anestesisti la soluzione è introdurre al più presto misure più restrittive, come quel lockdown per i non vaccinati che il governo sembra al momento voler escludere. Per questo l'associazione minaccia «azioni di protesta molto forti», compreso uno sciopero che potrebbe avere delle conseguenze devastanti sulla tenuta dell'intero sistema sanitario. 

 

Terapia intensiva 2

Sempre in tema di numeri, si iniziano a compulsare la percentuale per immaginare quale siano le regioni che potrebbero passare il Capodanno in giallo, oltre a quelle che ci sono già: Friuli-Veneiza Giulia, provincia autonoma di Bolzano, Calabria e, da ieri, Liguria, Marche, Veneto e provincia autonoma di Trento. 

 

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

Sopra al 10 per cento di terapie intensive ci sono L'Emilia-Romagna (11,36), il Lazio (12,62), la Lombardia (10,65), la Toscana (10,70) e l'Umbria (10,23), ma tutte sono per il momento salve grazie ai ricoveri in area non critica inferiore al 15 per cento: l'Emilia-Romagna è al 12,10, il Lazio al 14,08, la Lombardia al 12,28, la Toscana al 6,85 e l'Umbria all'8,01. Per le prime tre il rischio è concreto.

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...