turisti a venezia

PIOVE SUL BAGNATO - L'ALLARME DELL'UNESCO PER INSERIRE VENEZIA NELLA LISTA DEI "PATRIMONI DELL'UMANITÀ A RISCHIO" NON RIGUARDA SOLAMENTE I PERICOLI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO PER LA CITTÀ - NEL MIRINO DEL "WORLD HERITAGE CENTRE" C'È ANCHE LA SCARSA EFFICACIA DEL COORDINAMENTO TRA AUTORITÀ LOCALI E NAZIONALI PER FAR FRONTE AI PROBLEMI CHE MINACCIANO LA "SERENISSIMA", COME QUELLO DEL TURISMO SELVAGGIO, CHE STA DIVENTANDO INSOSTENIBILE, E LA COSTRUZIONE DI "EDIFICI ALTI, DAL NOTEVOLE IMPATTO VISUALE NEGATIVO" NEL CENTRO STORICO…

Estratto dell'articolo di Laura Berlinghieri per "la Stampa"

 

venezia 3

[...] l'Unesco lancia un nuovo allarme per Venezia. Precisamente, a farlo è stato il World Heritage Centre, che ha chiesto di inserire la città lagunare nella lista dei «patrimoni dell'umanità a rischio». Il motivo: i temuti «danni irreversibili» che Venezia potrebbe subire, conseguenza diretta «del continuo deterioramento, dovuto all'intervento umano, compresi il continuo sviluppo urbanistico, gli impatti del cambiamento climatico e il turismo di massa». Tutte ragioni che hanno spinto l'organismo dell'Onu a chiedere l'iscrizione di Venezia, città patrimonio Unesco, nella sua "black list". E non sarebbe tanto una punizione, quanto un tentativo di salvarla.

 

venezia 2

Stava per accadere, appunto, anche due anni fa. Ma in quel caso la città riuscì a salvarsi, con l'intervento del Governo Draghi, che proibì il passaggio delle navi da crociera [...]Questa volta, i problemi evidenziati dall'organismo delle Nazioni Unite appaiono di difficile soluzione. E comunque, lamenta l'Unesco, le misure messe in atto fino a questo momento dall'Italia per cercare di arginare questi fenomeni si sono rivelate "insufficienti".

 

turisti a venezia 3

Certo, è stata apprezzata la messa in funzione del Mose, così come la realizzazione delle barriere contro l'acqua alta a protezione della Basilica di San Marco: interventi il cui valore è riconosciuto dallo stesso organismo dell'Onu. Ma non basta. E Venezia rischia di soccombere, sotto i colpi di problemi «annosi ma urgenti», la cui risoluzione è ostacolata dall'assenza di una comune visione strategica globale e da una scarsa efficacia del coordinamento» tra autorità locali e nazionali. Nel documento redatto dal World Heritage Centre dell'Unesco si parla di acqua alta, della minaccia dei «fenomeni meteorologici estremi».

turisti a venezia 2

 

Ma anche della realizzazione di «edifici alti, dal notevole impatto visuale negativo», e che di conseguenza non andrebbero costruiti nel perimetro del centro storico. E poi di un turismo dalle dimensioni troppo vaste per essere sopportato da una città fragile.

 

È un punto su cui l'agenzia si spende molto, chiedendo, ad esempio, un monitoraggio attento sul progetto della nuova linea ferroviaria per l'aeroporto di Venezia, sul nuovo terminal intermodale per le imbarcazioni veloci tra le isole di Burano, Mazzorbo e Torcello, sui due nuovi parcheggi che dovrebbero essere realizzati alle porte di Venezia, al San Giuliano e ai Pili. [...]

venezia 1

 

Dal canto suo, il Comune di Venezia, risponde facendo sapere che «leggerà con attenzione la proposta di decisione pubblicata dal Centro per il Comitato per il Patrimonio mondiale dell'Unesco, e si confronterà con il governo, che è lo Stato parte con il quale l'Unesco si relaziona». [...]

Articoli correlati

L\'UNESCO RACCOMANDA DI INSERIRE VENEZIA NELLA LISTA DEI PATRIMONI DELL\'UMANITA IN PERICOLO...

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…