roberto speranza vaccino

“ENTRO L'ESTATE TUTTI QUELLI CHE LO VORRANNO POTRANNO VACCINARSI” - L’ANNUNCIO RASSICURANTE DEL MINISTRO DELLA SALUTE, SPERANZA, DEVE FARE I CONTI CON GLI APPROVVIGIONAMENTI DI VACCINI E LA PENURIA DI PERSONALE - LE VARIANTI DEL VIRUS GALOPPANO E IN NOVE REGIONI OLTRE IL 30% DEI POSTI DI TERAPIA INTENSIVA SONO OCCUPATI DA MALATI COVID, SOGLIA CHE RAPPRESENTA IL CAMPANELLO D'ALLARME…

Alessandro Di Matteo per “la Stampa”

 

ROBERTO SPERANZA

Grande preoccupazione per i contagi che continuano a crescere, occhi puntati sui dati - soprattutto a quelli dei ricoveri in ospedale che aumentano di nuovo - ma anche grande prudenza su quella stretta invocata da giorni da molti esponenti della comunità scientifica: Mario Draghi, spiegano, segue con la massima attenzione l'andamento dell'epidemia, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza monitora «costantemente» la situazione, pronto anche a intervenire «se i contagi andassero fuori controllo», ma con l'augurio che possano bastare i meccanismi definiti con l'ultimo Dpcm entrato in vigore venerdì scorso, anche grazie all'accelerazione della campagna vaccinale.

coronavirus - vaccinazioni all ospedale militare di baggio

 

Anzi, su questo il ministro della Salute dà un messaggio rassicurante: «Entro l'estate tutti quelli che lo vorranno potranno vaccinarsi». Ma da qui all'estate mancano ancora parecchi mesi, anche perché Speranza si riferisce alla fine della stagione calda, a settembre, e non certo all'inizio.

 

E nel frattempo bisogna fare i conti con le varianti del virus, soprattutto quella inglese, che ormai da due-tre settimane stanno facendo risalire la curva dei contagi: ieri i nuovi casi sono stati 20.765, un numero alto per la domenica, che sconta sempre una flessione rispetto ai giorni feriali. Il tasso di contagiati sui tamponi fatti sale ancora - al 7,7% contro il 6, 7% del giorno prima - e aumentano i ricoveri, sia nei reparti ordinari (+443) che nelle terapie intensive (+34).

 

vaccino covid 2

Allarma soprattutto il fatto che in ben nove regioni siano occupati da malati Covid oltre il 30% dei posti di terapia intensiva, soglia che rappresenta il campanello d'allarme. Unico elemento relativamente positivo è quello dei decessi, che ormai sfiorano i 100mila da inizio epidemia: ieri sono stati 207, sempre tantissimi in termini assoluti, ma di fatto il dato migliore da quattro mesi a questa parte, dopo quello registrato il 28 febbraio.

 

Come spiega uno degli esperti del Cts «è evidente che epidemia sta correndo, i dati sono preoccupanti e ormai sappiamo qual è la soluzione migliore: quando si dichiara "zona rossa" la curva decresce». Ma, ammette l'esperto, «il lockdown come quello dell'anno scorso è improponibile e, peraltro, l'andamento della curva dei decessi ci fa pensare che si comincino a vedere gli effetti delle vaccinazioni sugli over 80, le persone più fragili».

 

ROBERTO SPERANZA PRESENTA IL DPCM

Il sistema previsto dal Dpcm, spiega del resto una fonte di governo, prevede già una serie di automatismi, come quello sulla chiusura delle scuole oltre un certo tasso di contagio e il potere delle Regioni di intervenire anche su singole realtà. Per questo si aspetta prima di valutare misure come l'anticipazione del coprifuoco dalle 22 alle 20 o addirittura alle 18.

 

«Man mano che i contagi aumentano le regioni passano in zona rossa o arancione, dunque di fatto le restrizioni sono automatiche», è il ragionamento. Questo, ovviamente, non esclude che ci possano essere interventi già nei prossimi giorni in caso di ulteriore escalation. Già oggi passano in zona rossa la regione Campania e in arancione Friuli Venezia Giulia e Veneto. Di fatto, restano in giallo solo 6 regioni (Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta). Unica bianca la Sardegna. In pratica, se la curva procede come negli ultimi giorni, tra una settimana quasi tutta Italia rischia di essere rossa o arancione anche senza bisogno di nuove misure da parte del governo.

 

prenotazione vaccino covid 8

Peraltro, la vice-presidente della Lombadia Letizia Moratti definisce «giusta» la «decisione del governo Draghi di accentrare (la cabina di regia sul Covid, ndr) rispetto ai territori». La scommessa è ora tutta sui vaccini e di questo potrebbe occuparsi di nuovo oggi Speranza, la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, il Cts e il commissario per l'emergenza. La priorità è accelerare. Dal primo aprile «aspettiamo l'arrivo di oltre 50 milioni di dosi, e puntiamo a raggiungere almeno metà della popolazione», sottolinea Speranza. Inoltre, a oggi o domanni potrebbe esserci il via libera anche per la somministrazione di Astrazeneca agli over 65, mentre il ministro della Salute si dice anche «aperto» a valutare il vaccino russo Sputnik.-

terapie intensive

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...