puy du fou

"L'ANTI-DISNEY" FRANCESE CHE PIACE AI CONSERVATORI - IL "PUY DU FOU", PARCO DIVERTIMENTI CREATO DA PHILIPPE DE VILLIERS, EX SEGRETARIO ALLA CULTURA E SOSTENITORE DI ERIC ZEMMOUR, E' DIVENTATO UN CENTRO DI PRODUZIONE CULTURALE CHE SPINGE I "VALORI TRADIZIONALI" - LA SOCIETÀ CHE GESTISCE IL PARCO HA CREATO UNA CASA DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA SPECIALIZZATA IN FILM SULLA STORIA FRANCESE - ZEMMOUR: "POTREBBE FORNIRE RACCONTI EPICI AL CINEMA FRANCESE, SE SOLO QUESTO SI DEGNASSE DI INTERESSARSI DI PIÙ ALLA STORIA DI FRANCIA INVECE DI MIGRANTI VEGANI TRANSGENDER"

vaincre ou mourir 3

Estratto dell'articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

Il giudizio quasi unanime degli storici e dei critici cinematografici — «un disastro» — non scoraggerà certo i produttori di Vaincre ou mourir (Vincere o morire), uscito ieri nei cinema francesi. [...]

 

Vaincre ou mourir, a metà strada fra documentario e fiction, racconta uno degli episodi più sanguinosi della Rivoluzione francese, la repressione della rivolta vandeana, mettendosi chiaramente dalla parte degli sconfitti. [...]

PHILIPPE DE VILLIERS

 

Questa è la visione di Philippe de Villiers, 73 anni, ex segretario alla Cultura di Jacques Chirac, ex deputato francese e poi europeo, due volte in corsa alle presidenziali, l’anno scorso convinto sostenitore del candidato di estrema destra Eric Zemmour ma prima, nel 1989, fondatore del Puy du Fou, il parco di divertimenti ispirato alla storia di Francia che è diventato in pochi anni il secondo più frequentato del Paese, superando il Parc Asterix e arrivando a insidiare il primato di Disneyland Paris.

 

puy du fou 6

Sull’immaginario della Francia pre-rivoluzionaria, eroica e valorosa, de Villiers sta costruendo un impero, finanziario e anche culturale e politico. [...] Nel 2022 il Puy du Fou, con i suoi tornei di condottieri a cavallo, le celebrazioni di Giovanna d’Arco e gli spettacoli sul Medio Evo, ha battuto il proprio record con 2,34 milioni di visitatori. [...]

 

puy du fou 5

Il Puy du Fou sta diventando una macchina di produzione culturale, capace di espandersi all’estero (in Spagna, a Toledo) e all’interno della società francese: l’ambizione è offrire una precisa visione della storia e quindi del mondo, invitando i professori in gita scolastica, offrendo materiale didattico e aprendo sempre in Vandea, 500 km a ovest di Parigi, una «Puy du Fou Académie», una scuola privata dalle elementari al liceo ispirata ai valori tradizionali della Francia eterna.

puy du fou 4

 

[...]L’8 gennaio 2022, già in piena campagna presidenziale, Eric Zemmour suggerì che «la Vandea potrebbe fornire racconti epici al cinema francese, se solo questo si degnasse di interessarsi un po’ di più alla Storia di Francia invece di proporre film d’autore su migranti vegani transgender!».

 

Un anno dopo, ecco Vaincre ou mourir , prima opera della neonata casa di produzione «Puy du Fou Films» che si avvale dell’aiuto della Canal Plus di Vincent Bolloré, a sua volta proprietario e attento editore di CNews , la rete di notizie e dibattiti che in televisione propugna gli stessi valori a dir poco conservatori. Nicolas de Villiers dice che Vaincre ou mourir è solo il primo di una serie di film «per famiglie».

 

vaincre ou mourir 2

Niente commedie o fantascienza ma «racconti ispirati alla favolosa storia di Francia». Se Disney negli Stati Uniti si attira le ire dei repubblicani con la sua sensibilità per le minoranze etniche e Lgbt, una specie di anti-Disney reazionaria arriva dalla Francia. Un bel paradosso, per il Paese di Liberté, Égalité, Fraternité , il motto della Rivoluzione .

puy du fou 1puy du fou 2vaincre ou mourir 5vaincre ou mourir 4vaincre ou mourir 1PHILIPPE DE VILLIERS puy du fou 7puy du fou 3

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…