censura arte

IL REGIME DELL’ARTE – GUAI AD AVERE UN'IDEA DESTRORSA, NE' UNA IDEOLOGIA CONSERVATRICE, NESSUNA CRITICA AL FINANZIATORE E MASSIMA ATTENZIONE A NON AFFRONTARE ARGOMENTI SCOMODI COME SESSO E RELIGIONE: È LO STATO DELL’ARTE CHE EMERGE DAL SONDAGGIO DI "ARTSPROFESSIONALS" SULLA (POCA) LIBERTÀ TRA GLI ARTISTI CONTEMPORANEI

DAGONEWS

 

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Nessuna idea diversa da quella dominante, nessuna critica al finanziatore e massima attenzione a non affrontare argomenti scomodi. È quanto emerge da un sondaggio di ArtsProfessionals sulla libertà nell’arte e nella cultura: otto persone su 10 che lavorano nel settore dicono che condividere opinioni considerare controverse potrebbe portare a "essere ostracizzati professionalmente" o a essere vittima di bullismo. Dal sondaggio emerge che c’è una tendenza all’autocensura per paura di finire nel mirino dei colleghi.

 

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In particolare a finire nel mirino sarebbe chi esprime un sostegno a ideologie di destra, chi appoggia partiti conservatori e anche chi ha appoggiato la Brexit. Religione e sessualità sono campi minati e c’è anche chi ha raccontato di aver firmato accordi di non divulgazione, in alcuni casi per non rivelare pratiche corrotte di finanziamento a livello UE, altri per mettere a tacere le voci di molestie sessuali su qualche collega.

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Quasi il 70 percento delle persone ha dichiarato di non criticare un finanziatore per paura di bloccare gli investimenti futuri e il 40 percento ha dichiarato di essere stato sotto pressione dai finanziatori per aver parlato apertamente.

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