ai-da, robot artista

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE SFIDA DANTE - L'ARTISTA ROBOT AI-DA SARA' LA PRIMA DELLA STORIA A COMPORRE POESIE ORIGINALE E A RECITARLE, E LO FARA' OMAGGIANDO IL SOMMO POETA - IL ROBOT,  IDEATO A OXFORD, HA INFATTI STUDIATO L'INTERA DIVINA COMMEDIA NELLA TRADUZIONE INGLESE DI JG NICHOLS E POI HA UTILIZZATO QUANTO APPRESO PER COMPORRE LIRICHE ATTRAVERSO I SUOI ALGORITMI... - VIDEO

 

Da today.it

 

Ai-Da, robot artista

Era balzata agli onori delle cronache mondiali perché le autorità egiziane, dove si era recata per una performance, l'avevano arrestata sospettando che fosse una spia. Adesso, passerà alla storia perché sarà la prima artista-robot della storia che non solo compone poesie originali, ma le recita anche. E lo farà omaggiando Dante. Già, perché Ai-Da, l'intelligenza artificiale creata a Oxford, ha in qualche modo avuto come maestro di liriche il "Sommo Poeta".

 

Il robot, ideato a Oxford da Aidan Meller e intitolato alla pioniera dell'informatica Ada Lovelace, ha infatti "studiato" l'intera Divina Commedia, nella traduzione inglese di JG Nichols, racconta il Guardian. E poi ha utilizzato quanto appreso dalla lettura dei versi del poeta italiano per comporre delle liriche attraverso i suoi algoritmi. «Abbiamo alzato lo sguardo dai nostri versi come prigionieri bendati / Inviati a cercare la luce; ma non è mai arrivata», recita una delle sue poesie. «Ci sono alcune cose che sono così difficili, così incalcolabili. / Le parole non sono intelligibili all'orecchio umano; / Possiamo solo immaginare cosa significhino», scrive AI-Da in un'altra lirica.

 

ai da, robot artista 2

L'artista-robot reciterà questi versi stasera, venerdì 26 novembre, in occasione di una mostra all'Ashmolean Museum di Oxford in occasione del 700esimo anniversario della morte di Dante. Sebbene Ai-Da non sia la prima intelligenza artificiale a cui è stato insegnato a scrivere poesia, gli organizzatori hanno affermato che questa sarà «la prima volta che un robot con intelligenza artificiale scrive e recita in pubblico poesie, come farebbe un poeta umano». 

 

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Meller, uno specialista d'arte, ha affermato che le parole e la struttura della frase della poesia sono tutte generate dall'esclusivo modello di linguaggio di intelligenza artificiale di Ai-Da: «Può darci 20.000 parole in 10 secondi», spiega. ll creatore di Ai-Da ha descritto come «profondamente inquietante» il modo in cui si stanno sviluppando i modelli linguistici. «Stiamo andando molto rapidamente al punto in cui saranno completamente indistinguibili dal testo umano, e per tutti noi che scriviamo, questo è profondamente preoccupante», ha detto.

 

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I versi di Ai-Da sono stati promossi dalla poetessa (umana) Carol Rumens: «Nonostante la confusione di registri e lo strano orientamento, il ritmo delle linee sembra scorrere abbastanza bene. Penso che ci sia speranza per il poeta-robot», ha detto. Secondo Meller il confronto tra le nuove forme di intelligenza artificiale e il mondo dell'arte è fondamentale per il futuro di questo tipo di innovazione: «Speriamo che artisti, poeti, scrittori, registi eccetera si impegnino e utilizzino sempre più le nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, perché uno dei modi migliori per criticare, valutare ed evidenziare potenziali problemi è utilizzare e interagire effettivamente con queste tecnologie. Non è una questione di concorrenza, ma piuttosto una questione di confronto e di azione potenziale», dice.

 

«Tutti noi - prosegue - dovremmo essere preoccupati per l'uso diffuso dei modelli linguistici di intelligenza artificiale su Internet e come ciò influenzerà il linguaggio e, in modo cruciale, il significato di creazione, in futuro. Se sono i programmi per computer, e non gli esseri umani, che stanno creando contenuti che a loro volta modellano e influiscono sulla psiche umana e sulla società, allora siamo di fronte a un cambiamento critico nell'uso e nell'impatto del linguaggio, di cui dobbiamo discutere e riflettere».

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