julen rosello

JULIEN È MORTO SUL COLPO – L’AUTOPSIA SUL BAMBINO CADUTO IN UN POZZO IN SPAGNA: HA BATTUTO LA TESTA DURANTE LA CADUTA DI 71 METRI E POI LE ROCCE GLI SONO CROLLATE ADDOSSO – LE URLA DI DOLORE DEI GENITORI: “UN’ALTRA VOLTA, NO!”. SOLO DUE ANNI FA AVEVANO PERSO L’ALTRO FIGLIO PER UN ARRESTO CARDIACO IN SPIAGGIA… – VIDEO

 

Susana Villaverde e Javier Negre per “El Mundo” (pubblicato dal “Corriere della Sera” con la traduzione di Rita Baldassarri”

 

i genitori di julen rosello 9

Il piccolo Julen non avrebbe potuto sopravvivere. Il suo corpo senza vita è stato trovato nel pozzo di 25 centimetri di diametro nel quale era precipitato il 13 gennaio scorso nel comune di Totalán, in provincia di Málaga. È successo all' 1.25 dell' alba di ieri, coordinate temporali già marchiate a fuoco nella vita delle oltre trecento persone che hanno partecipato senza tregua alle operazioni di soccorso per quasi tredici giorni, in un intervento senza precedenti.

 

Julen è morto a causa dei molteplici traumi, «compatibili con la caduta» nel pozzo, come hanno dichiarato a El Mundo le fonti investigative che hanno avuto accesso alla relazione preliminare dell' autopsia avvenuta ieri. Il bimbo di due anni era precipitato di piedi nel pozzo illegale di Totalán, in caduta «libera e rapida», da quanto si è potuto desumere dalla posizione del suo corpo, secondo la dichiarazione rilasciata da Alfonso Rodríguez Gómez de Celis, procuratore della regione dell' Andalusia.

i genitori di julen rosello 8

 

Gli investigatori sono convinti che il bambino sia morto sul colpo ed è quanto hanno riferito ai genitori, per assicurarli che il figlio «ha sofferto il meno possibile». Il corpo del bambino presentava «un politrauma cranico gravissimo», compatibile con una caduta fino a 71 metri di profondità e con il crollo delle rocce su di lui. Le stesse operazioni di soccorso hanno causato varie fratture al corpo del bambino, reso fragile dal trascorrere dei giorni. Oltre alle analisi di medicina legale, il corpo è stato sottoposto a esami radiologici nell' ospedale clinico universitario di Málaga per determinare, tra le altre cose, la data del decesso.

julen rosello

 

Ieri a tarda sera gli investigatori non avevano ancora trovato tracce di sangue di Julen nel pozzo, le analisi «millimetriche» sono ancora in corso. «Non è facile né rapido esplorare settanta metri di un pozzo talmente stretto. Chiediamo rispetto per la famiglia e che venga messa a tacere ogni congettura», ha dichiarato un agente a El Mundo .

 

julen rosello le ricerche 1

Solo dopo la quarta microesplosione effettuata venerdì scorso nella galleria orizzontale, scavata dai tecnici della Guardia Civil, si è potuto passare all' intervento finale. I minatori, che ieri sono stati salutati come eroi dal paese confinante di Rincón de la Victoria, dove erano stati alloggiati, hanno dovuto trapanare, picconare e asportare con estrema cura ogni scheggia di pietra per poter raggiungere Julen senza ulteriori intralci.

 

i genitori di julen rosello 7

In uno spazio di dimensioni ridottissime e a circa 50 metri nel sottosuolo, gli specialisti - due degli otto minatori della squadra soccorsi di Hunosa provenienti dalle Asturie - hanno fatto delle prove per determinare il punto esatto dove si trovava il bambino, e lì lo hanno trovato. Era bloccato a 71 metri di profondità, tra il tappo di terra che aveva riempito il foro fino ai 107 metri di profondità complessivi e tutto il materiale che gli era precipitato addosso. L' unica aria disponibile «era tra i piedi e la testa», secondo il procuratore.

 

julen rosello le ricerche

È stato un agente dell' Ereim (squadra di soccorso e intervento in montagna) della Guardia Civil, in qualità di polizia giudiziaria, a procedere con il prelievo della salma. Sul caso indaga il giudice istruttore di Málaga per conoscere le cause e le «potenziali responsabilità» della caduta e del decesso del bambino, ha dichiarato Gómez de Celis.

 

yulen bimbo caduto nel pozzo in spagna

La montagna si era opposta, testarda, alla liberazione del bambino e quando ha finalmente ceduto, ormai trasformata in cava, ha provocato soltanto sgomento e disperazione. In quel momento, circa sessanta persone erano all' opera nella zona dei soccorsi, ha riferito ieri il procuratore in conferenza stampa, e tutti sono piombati in un «silenzio assoluto, rispettoso e rassegnato».

 

Innanzitutto è stata informata la famiglia, compito toccato come ogni giorno al viceprocuratore del governo di Málaga, María Gámez, e al colonnello capo del comando della Guardia Civil della provincia.

 

i genitori di julen rosello 5

Un compito che non è mai stato facile, in tutti questi giorni, ma ieri notte è stato il momento peggiore. Dall' esterno della casa del paese, dove una vicina aveva accolto generosamente la famiglia di Julen, sono state udite le grida di dolore, «un' altra volta, no!» e il pianto della giovane coppia che in poco più di due anni ha perso i suoi due figli. Di lì a poco, la notizia ha fatto il giro del mondo.

i genitori di julen rosello 4

 

Oltre 85.000 metri cubi di terreno sono stati asportati per estrarre Julen dal ventre della montagna in un' operazione definita «colossale», conclusasi poco prima delle 4.30 del mattino, quando il carro funebre ha trasportato i resti del piccolo all' Istituto di medicina legale di Málaga.

julen spagnayulen bimbo caduto nel pozzo in spagnajulen rosello 1

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…