DITE A TRUMP CHE L’INCIDENTE AEREO A WASHINGTON NON È COLPA DEI “DISABILI”, MA DELLA PIPPAGINE DEI PILOTI E DELLE AUTORITÀ DI CONTROLLO! – L’ELICOTTERO BLACK HAWK CHE SI È SCONTRATO CON UN VOLO DI AMERICAN AIR LINES, VICINO ALL’AEROPORTO REAGAN DELLA CAPITALE AMERICANA, VOLAVA FUORI ROTTA E CON CIRCA UN’ORA DI ANTICIPO RISPETTO ALLA PROGRAMMAZIONE INTERNA – NON SOLO: A GESTIRE I MOVIMENTI DEI VOLI C’ERA UN SOLO CONTROLLORE INVECE DI DUE - “THE DONALD” AVEVA SUBITO PUNTATO IL DITO CONTRO LE AMMINISTRAZIONI BIDEN PER…
Estratto dell'articolo di Leonard Berberi,Viviana Mazza per il "Corriere della Sera"
Un elicottero militare che forse non doveva essere lì in quel momento, un aereo con il sistema anti-collisione disattivato (come da prassi) a bassa quota, un controllore a gestire tipi di voli diversi e su due canali radio separati, il buio e un aeroporto pensato per 500 voli al giorno che invece ne registra 820. Lo scontro di mercoledì sera vicino all’aeroporto Reagan, l’aeroporto del Congresso di Washington, tra un Black Hawk e un Crj-700 con 64 persone a bordo sembra al momento essere il risultato di una catena di errori, prassi consolidate e allarmi inascoltati.
[…] La sera del 29 gennaio il Black Hawk — in addestramento con 3 piloti — aveva ottenuto l’autorizzazione a procedere lungo la «rotta 4» nei pressi dell’aeroporto. I dati delle piattaforme di monitoraggio mostrano che invece volare a una quota massima di 61 metri l’elicottero era a circa 100 metri. Non solo. Secondo il New York Times il velivolo era a circa 800 metri lontano dal percorso ufficiale.
L’indagine — che richiederà mesi — dovrà chiarire anche questo. Come dovrà spiegare perché alle 20.30 — con un’ora di anticipo rispetto alla programmazione interna — a gestire i movimenti di aerei ed elicotteri ci fosse un solo controllore invece di due. La torre a Washington, dice la Federal Aviation Administration (l’agenzia responsabile di monitorare l’aviazione civile), conta 25 professionisti su 28 ottimali.
Pure il cambio di pista per l’atterraggio — proposto all’ultimo — potrebbe non aver aiutato: il jet di American Airlines sarebbe dovuto scendere sulla 01 invece è sceso sulla 33, peraltro più corta e più difficile. Sotto i 300 metri di quota il sistema interno anti-collisione smette di dare l’allarme per non distrarre i piloti nelle fasi delicate di atterraggio.
Sotto accusa finisce anche la pianificazione generale dei movimenti. «Far attraversare il sentiero di discesa di un elicottero così vicino alla pista di atterraggio degli aerei civili è assurdo», dice al Corriere un controllore di volo europeo con 30 anni di esperienza.
[…] Le autorità stanno discutendo di cambiare il loro percorso. Il segretario dell’Esercito nominato da Trump, Daniel Driscoll, ha detto già l’altro ieri che potrebbe essere necessario porre fine alle esercitazioni vicino a scali così trafficati come il «Reagan». […]
Intanto dopo le dichiarazioni del presidente Trump, che ha dato la colpa al personale incompetente scelto solo per garantire la diversità e l’inclusione, Jo Ellis, membro transgender della Guardia Nazionale il cui nome circolava falsamente come pilota dell’elicottero ha scritto su Facebook che le voci sono false.
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