al sisi giuseppe conte giulio regeni

AL SISI CI PRENDE PER IL CAIRO – DOPO AUTOSTRADE, ALITALIA E LA LETTERA DI BABBO NATALE ARRIVA L’ENNESIMA PRESA PER IL CULO DI CONTE, ANCHE SU REGENI – “GIUSEPPI” AVEVA PROVATO A VENDERE LA SVOLTA SUL CASO DEL RICERCATORE ITALIANO TORTURATO E UCCISO AL CAIRO E IN UNA TELEFONATA CON AL SISI AVEVA FINTO IL PUGNO DURO, CONVINTO CHE GLI EGIZIANI COOPERASSERO. NEMMENO PER SOGNO: LA PROCURA D’EGITTO RITIENE INSUFFICIENTI LE PROVE PORTATE DAI NOSTRI PM E DOPO ANNI NON C’È ANCORA UN RESPONSABILE…

 

DAGONOTA

AL SISI GIUSEPPE CONTE

Dopo Autostrade, Alitalia e la lettera di Babbo Natale arriva l’ennesima presa per il culo di Conte anche su Regeni. Nei giorni scorsi Giuseppi aveva provato a vendere la svolta sul caso del ricercatore italiano torturato e ucciso a Il Cairo e in una telefonata con Al Sisi aveva finto il pugno duro convinto che gli egiziani cooperassero con Roma.

 

giulio regeni

Nemmeno per sogno, la Procura d’Egitto ritiene insufficienti le prove portate dai nostri pm e dopo anni non c’è ancora un responsabile. 

 

genitori di giulio regeni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 – REGENI:PM ROMA,ANDIAMO AVANTI.EGITTO, PROVE INSUFFICENTI

 

(ANSA) - ROMA, 30 NOV - La Procura di Roma va avanti ed è pronta a chiudere le indagini a carico di cinque appartenenti ai servizi segreti egiziani accusati del sequestro di Giulio Regeni. E' quanto comunicato oggi dal procuratore Michele Prestipino al procuratore generale d'Egitto, Hamada al Sawi, nel corso di un incontro svolto in videoconferenza.

 

MICHELE PRESTIPINO

"Il procuratore generale egiziano - è detto in una nota congiunta - nel prendere atto della conclusione delle indagini preliminari italiane, avanza riserve sulla solidità del quadro probatorio che ritiene costituito da prove insufficienti per sostenere l'accusa in giudizio. In ogni caso la procura generale d'Egitto rispetta le decisioni che verranno assunte, nella sua autonomia, dalla procura della Repubblica di Roma".

 

3 – REGENI, L’ITALIA VUOLE PROCESSARE GLI 007 EGIZIANI. LA REPLICA: «PROVE INSUFFICIENTI»

Da www.corriere.it

 

AL SISI

Si profila un nuovo scontro giudiziario tra Italia ed Egitto sulla morte dello studente Giulio Regeni. Da un lato la procura di Roma ha annunciato di voler processare alcuni 007 egiziani ritenuti responsabili dell’uccisione del giovane studente; dall’altro la magistratura del Cairo ritiene che le prove a carico degli agenti egiziani siano insufficienti e che il responsabile dell’omicidio è ancora ignoto.

 

I procuratori dei due Paesi, incaricati delle indagini hanno dialogato oggi in videoconferenza e in quella circostanza è emersa l’opposta differenza di vedute. Il pm romano Michele Prestipino ha affermato di voler chiudere le indagini a carico di cinque appartenenti ai servizi segreti egiziani ma in una nota congiunta emessa con il suo omologo al Cairo Hamada al Sawi emerge la differente valutazione: «Il procuratore generale egiziano, nel prendere atto della conclusione delle indagini italiane, avanza riserve sulla solidità del quadro probatorio che ritiene costituito da prove insufficienti per sostenere l’accusa in giudizio. In ogni caso la procura generale d’Egitto rispetta le decisioni che verranno assunte nella sua autonomia dalla procura di Roma».

giulio regeni 1

 

La magistratura egiziana, anzi, rincara la dose dichiarando che , dopo cinque anni «l’esecutore materiale dell’assassinio di Giulio Regeni è ancora ignoto». Il procuratore Hamada al Sawi ha comunicato di «avere raccolto prove sufficienti nei confronti di una banda criminale accusata di furto aggravato degli effetti di Regeni che sono stati rinvenuti nell’abitazione di uno dei membri della banda criminale».

 

GIULIO REGENI E AMICI

La frattura tra i due fronti giudiziari non poteva che provocare che l’amarezza da parte della famiglia Regeni: «Prendiamo atto dell’ennesimo incontro infruttuoso tra le due procure - dice una dichiarazione rilasciata da papà e mamma di Giulio e dal loro avvocato Alessandra Ballerini - . Le strade tra le due procure non sono mai state cosi divise. In questi anni abbiamo subito ferite e oltraggi di ogni genere da parte egiziana, ci hanno sequestrato, torturato e ucciso un figlio, hanno gettato fango e discredito su di lui, hanno mentito, oltraggiato e ingannato non solo noi ma l’intero Paese».

LA SALMA DI GIULIO REGENIgiulio regeniFIORI PER GIULIO REGENIGiulio RegeniGIULIO REGENI CON LA FAMIGLIAgiulio regeni giulio regeni paz zarate

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