marijuana

L’ERBA DI MILANO È SEMPRE PIÙ VERDE – BOOM DI CONSEGNE A DOMICILIO DI CANNABIS LIGHT NONOSTANTE LO STOP DI GOOGLE ALLE APP: I NEGOZI CHE VENDONO I LORO PRODOTTI ONLINE HANNO AVUTO UN IMPENNATA DI RICHIESTE, ANCHE TRA ANZIANI. MATTEO MORETTI, FONDATORE DI JUSTMARY: “NELL’ULTIMO TRIMESTRE 2020 LE VENDITE MILANESI SONO AUMENTATE DEL 300%, FORSE SPINTE ANCHE DAL CASHBACK…”

Da "www.corriere.it"

 

justmary

Milano, zona rossa, un’auto con a bordo cinque chili di «erba» si ferma a un posto di blocco. Patente e libretto della merce: cannabis light. Via libera. Infatti al volante non c’è uno spacciatore di marijuana ma un fattorino di JustMary, il principale delivery di prodotti ottenuti dalla coltivazione di canapa legale, cioè a basso contenuto di Thc (entro lo 0,6%) e quindi senza effetti psicoattivi sul consumatore, bensì rilassanti per la presenza del cannabidiolo: «Non è un eccitante ma una sostanza calmante utilizzata anche nella terapia del dolore — spiega la dottoressa Maria Grazia Manfredi, consigliera all’Ordine dei medici –, eppure lo scorso ottobre il ministero della Salute ha varato un decreto, poi sospeso, per inserirla tra gli stupefacenti».

 

justmary

Ad attendere in casa i rider, che coprono anche l’hinterland e Monza, c’è chi ha fatto la spesa online sull’ unico «negozio» digitale rimasto da quando Google ha deciso di non distribuire le app che incentiverebbero la diffusione di droghe. Pregiudizio o prevenzione? «Un retaggio culturale più solido delle norme» commenta il fondatore di JustMary, Matteo Moretti, tra gli operatori di un settore sbocciato grazie a una recente legge che però non autorizza il commercio per «uso umano» di fiori, resine e oli. «Uso tecnico» riporta allora l’etichetta a tutela degli esercenti.

 

justmary 1

L’offerta della sua azienda dipende esclusivamente dalla fornitura degli agricoltori, «che sono sparsi tra Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana», e prevede infiorescenze, tisane, oli e birra. Invece la domanda, decollata con le limitazioni agli spostamenti, è espressa per la metà dalle donne: «Nell’ultimo trimestre 2020 le vendite milanesi sono aumentate del 300%, forse spinte anche dal cashback di Stato a cui i clienti possono accedere pagando alla consegna con il Pos» conclude Moretti esibendo un fatturato di oltre due milioni. Nel 2019 si era arrestato a 220 mila euro. Una crescita che si è parzialmente tradotta in investimenti sportivi, nel calcio e nel basket, con JustMary a fare da sponsor a Sampdoria, Udinese e Hellas Verona, giusto per restare sui campi d’erba.

 

boom vendita cannabis light milano

La concorrenza non manca. A Milano ha da poco messo radici una startup fiorentina, Weedfly, una bottega online che consegna a domicilio cannabis «leggera» e derivati (anche cosmetici e integratori) purché siano made in Italy e di alta qualità. «Abbiamo stretto accordi con 15 produttori, crediamo molto in questo progetto, ancora di più da quando l’Onu ha riconosciuto le proprietà terapeutiche della canapa — afferma Fabrizio Ciaurro, uno dei fondatori —. Il mercato legale ha le potenzialità per espandersi in modo ecosostenibile».

 

justmary 2

Ma non tutti gli imprenditori sorridono. I titolari dei negozi, per esempio, piangono gli affari andati in fumo per colpa della pandemia. Tra questi c’è Sergio Murgo, che gestisce il Cannabis store Amsterdam di via Medici, vicino al Duomo: «Metà della mia clientela era composta da turisti stranieri, ormai fantasmi, e durante il primo lockdown non ho mai lavorato, adesso entra chi vuole avere qualche informazione in più prima di fare acquisti».

 

cannabis light

 Nell’ultimo anno, in Lombardia, si è arresa una ventina di commercianti, forse sfiduciata anche per un quadro normativo ancora troppo scivoloso e interpretabile. I sequestri non aiutano. «A questo punto dovrebbe essere noto che non vendiamo droga — esorta Murgo —. Servo persone adulte in cerca di qualcosa che le aiuti a rilassarsi, persino badanti in missione per i più anziani».

coltivazione cannabiscannabis lightthe botanist

Ultimi Dagoreport

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO