L’EUROPA SI RIARMA E LEONARDO VOLA IN BORSA (NONOSTANTE LE BALZANE IDEE DI PROFUMO) - IL COLOSSO ITALIANO DELLA DIFESA GUADAGNA IL 16,98% A PIAZZA AFFARI DOPO L’ANNUNCIO DI URSULA VON DER LEYEN SULL’ACQUISTO DI ARMI PER L’UCRAINA - E DIRE CHE L'AD PROFUMO VOLEVA DISMETTERE GLI ARMAMENTI E INVESTIRE NEL SETTORE DELL’ELETTRONICA PER DIVENTARE FORNITORE DEI PROGETTI EUROPEI - MISSILI STINGER, MITRAGLIATRICI BROWNING, MUNIZIONI: LE ARMI CHE L’ITALIA INVIERÀ IN UCRAINA. INTANTO SONO 1.350 NOSTRI MILITARI SONO PRONTI A PARTIRE PER UNGHERIA E ROMANIA…
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1 - LEONARDO: STOP RIALZO IN PIAZZA AFFARI, +10% TEORICO
(ANSA) - Leonardo è sospesa al rialzo in Piazza Affari. Il titolo, che segna un progresso teorico del 10,94% a 7,5 euro non riesce a fare prezzo dopo l'annuncio della presidente Ursula dell'Ue Ursula von der Leyen sulla consegna e sul finanziamento all'Ucraina per acquisto di armi.
2 - LEONARDO, AMMESSA A SCAMBI BORSA GUADAGNA IL 16%
(ANSA) - Leonardo è stata ammessa agli scambi in Piazza Affari, dopo un prolungamento dell'asta di pre-apertura, e segna un rialzo del 16,98% a 8,11 euro. Il titolo è spinto dall'annuncio dell'Ue, pronta a inviare armi in Ucraina e a finanziarne l'acquisto da parte del Paese invaso dalla Russia.
3 - MISSILI, MITRAGLIATRICI E MUNIZIONI COSÌ L'ITALIA AIUTERÀ GLI UCRAINI
Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"
Missili Stinger antiaerei, missili Spike controcarro, mitragliatrici Browning, mitragliatrici Mg, munizioni: sono le armi che l'Italia invierà in Ucraina. Il decreto del governo è pronto, sarà approvato questo pomeriggio. E la novità riguarda proprio il rapporto diretto con Kiev. Gli armamenti saranno ceduti «alle autorità governative ucraine», come è specificato nel provvedimento.
La Nato dovrà occuparsi soltanto della consegna logistica. Un segnale forte che arriva mentre i primi 1.350 militari sono pronti a partire per l'Ungheria e la Romania, così come il materiale bellico. Una scelta fatta con il via libera dell'Unione Europea, dopo i colloqui del premier Mario Draghi con il presidente Volodymyr Zelensky, che ha convinto l'Italia ad essere tra i primi Stati dell'Ue a chiudere lo spazio aereo alla Russia.
Le armi
Armi da guerra per aiutare l'Ucraina a difendersi dall'attacco di Mosca: saranno centinaia i missili e migliaia le mitragliatrici. Il provvedimento preparato dal ministero della Difesa che va oggi in Consiglio dei ministri si basa sugli articoli 3 e 4 del Trattato nordatlantico che consente agli Stati «di resistere a un attacco armato» agendo insieme «ogni volta che, nell'opinione di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata».
È appunto quanto sta accadendo all'Ucraina e per questo ogni Paese provvede alla cessione delle armi a Kiev mentre sarà la Nato a organizzare il ponte aereo per trasferirle fino alla frontiera e poi consegnarle con un convoglio terrestre. Lo spazio aereo La chiusura dello spazio aereo riguarda qualsiasi tipo di velivolo civile o militare che provenga da qualsiasi parte della Russia o che sia di una compagnia russa.
Il materiale bellico
Il decreto già approvato venerdì scorso stanzia 12 milioni di euro per la fornitura di materiale bellico. Nella lista già allegata al provvedimento ci sono giubbotti in kevlar, elmetti in kevlar, metal detector portatili, robot per lo sminamento. Anche questo materiale sarà consegnato dalla Nato.
alpini in addestramento in lettonia.
I soldati
Fino al 30 settembre vengono messi a disposizione della Nato per la missione nell'est Europa circa 4.000 soldati. I primi 1.350 sono già pronti a partire e fanno parte dei nuclei speciali: lagunari, paracadutisti, alpini, incursori del Comsubin. Andranno a potenziare la «Baltic Guardian» in Lettonia, dove ci sono già 240 militari; in Romania, dove saranno 12 gli aerei schierati e circa 130 gli uomini; nel Mediterraneo orientale, dove ci sono 235 unità di personale, due navi e un aereo che sorveglia anche il Mar Nero.
Il costo sarà di 154 milioni di euro, ma se l'impegno dovesse proseguire sarà necessario rifinanziare le missioni.
Gli hacker
Non ci sono provvedimenti ufficiali, ma l'intelligence italiana sta fornendo aiuto all'Ucraina sulla cybersicurezza, per fronteggiare gli attacchi informatici che mirano a paralizzare reti e infrastrutture.
Un monitoraggio costante e uno «scudo» per contribuire a garantire la protezione digitale. L'energia Il governo approverà una norma che consente di «diversificare le fonti di energia» se e quando il gas dovesse scarseggiare tenendo conto che l'importazione dalla Russia equivale a circa il 45% del fabbisogno nazionale. Per questo si pensa alle alternative che consentano di tenere al riparo le scorte se il conflitto avesse tempi lunghi.
alpini in addestramento in lettonia 1lorenzo guerini in visita a riga in lettoniaalessandro profumo hensoldt