IL CANTO DEL “NINNO” - ANTONIO IOVINE RIVELA ANCHE DI COME RIUSCIVA AD “AGGIUSTARE” I PROCESSI TRAMITE IL SUO STORICO AVVOCATO MICHELE SANTONASTASO - “FU LUI A PARLARE DI SAVIANO E DELLA CAPACCHIONE CON IL BOSS BIDOGNETTI, UNO DAVVERO SPIETATO”

Dario Del Porto e Conchita Sannino per “la Repubblica”

Antonio IovineAntonio Iovine

Trema l’ambiente giudiziario. Il boss pentito Antonio Iovine apre con la Procura antimafia di Napoli il capitolo dei verdetti da “addomesticare”. Parla di «processi aggiustati». E puntando il dito contro il suo storico avvocato Michele Santonastaso, già accusato di minacce per aver letto in aula quell’istanza di remissione contro lo scrittore Roberto Saviano e la giornalista (oggi senatrice del Pd) Rosaria Capacchione, dice: «Io non so se l’avvocato Santonastaso si rendeva conto di quanto fosse pericoloso discutere con Francesco Bidognetti (l’altro padrino, oggi all’ergastolo, ndr) di queste cose.

Roberto Saviano Roberto Saviano

Cose che avrebbero potuto, per l’indole di Bidognetti, scatenare davvero una reazione pericolosa per Saviano e Capacchione». Aggiunge Iovine: «Bidognetti è un vero mafioso, una persona spietata», uno che si serve di chiunque «per gli scopi più crudeli e le azioni più efferate».

Altre dodici pagine. Cariche di omissis. Iovine, nell’ambito del piano di collaborazione coordinato dal procuratore Giuseppe Borrelli, viene sentito dal pm Antonello Ardituro il 28 maggio. Racconta dei suoi rapporti con Santonastaso: il legale detenuto per collusioni e sotto processo — con Bidognetti, con lo stesso Iovine e con l’altro avvocato Carmine D’Aniello — per aver letto, nel 2008, in Corte d’Assise d’Appello, quell’istanza dai contenuti ritenuti intimidatori nei confronti dei magistrati Federico Cafiero de Raho e Raffaele Cantone, e di Saviano e Capacchione. Episodio per il quale il pm ha chiesto l’assoluzione di Iovine che, a verbale, ribadisce di non aver voluto minacciare nessuno.

rosaria capacchione rosaria capacchione

Racconta il pentito: «Santonastaso, per i suoi onorari, riceveva 30mila euro l’anno solo per la mia posizione, attraverso tre rate di 10mila, a Natale, Pasqua e Ferragosto. C’erano poi pagamenti a parte per la situazione processuale dei miei familiari », tutti arrestati nel 2008, e tutti affidati alla difesa dello stesso Santonastaso, «anche attraverso altri legali». Poi il padrino squarcia il velo sull’ambiguo rapporto che era stato intrecciato tra il legale e il boss Bidognetti.

«Santonastaso, di cui conosco i grandi sacrifici che ha fatto per diventare un avvocato importante, è persona di grande ambizione — sottolinea il pentito — a causa della quale può aver commesso errori e anche dei delitti». E aggiunge: «Ci ho sempre tenuto che si occupasse solo dei processi, ma sono certo che se avessi avuto bisogno di lui per qualsiasi cosa estranea al rapporto cliente-avvocato, sarebbe stato disponibile. Convinzione che io traggo proprio dal fatto che si è reso disponibile ad aggiustare i processi cui ho fatto riferimento», e qui seguono gli omissis. Pagine bianche che preoccupano i complici dei camorristi nell’amministrazione della giustizia.

NICOLA COSENTINO jpegNICOLA COSENTINO jpeg

Intanto un altro pentito accusa in aula l’ex intoccabile, ritenuto legato ai casalesi, Nicola

Cosentino, tornato in carcere il 3 aprile scorso. Il collaboratore Roberto Vargas, nel corso dell’udienza di uno dei processi a carico dell’ex sottosegretario Pdl, dice: «Cosentino, tra il ‘93 e il ‘94 si incontrava con il boss Schiavone detto Sandokan per parlare di appalti e aveva chiuso la tangente della centrale di Sparanise, per circa 15-20 mila euro».

IL PROCURATORE CAFIERO DE RAHO E A DESTRA IL PM ALESSANDRA CERRETI IL PROCURATORE CAFIERO DE RAHO E A DESTRA IL PM ALESSANDRA CERRETI FRANCESCO BIDOGNETTI FRANCESCO BIDOGNETTI

Sullo stesso fronte politica e camorra, arriva un’altra collaborazione eccellente: sta parlando con i magistrati antimafia anche Giuseppe Valente, l’ex vertice del consorzio Ce4-Eco4 per lo smaltimento rifiuti, l’uomo già in passato accusato di collusioni che, stando alle accuse, con la complicità del boss Bidognetti, fece aggiudicare una gara d’appalto agli amici di Gomorra . È il consorzio di cui Cosentino diceva: «La Eco4 songh’ io».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…

giorgia meloni donald trump - immagine creata con grok

DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRIMA DEL VERTICE BY MACRON, LA DUCETTA AVREBBE AVUTO LA TENTAZIONE DI CHIAMARE TRUMP, MA POI CI HA RIPENSATO. PERSINO LEI HA CAPITO CHE DALL'"IMPERATORE DEL CAOS" AVREBBE RICEVUTO SOLO ORDINI, VISTO CHE CONSIDERA I PAESI EUROPEI SOLO DEI VASSALLI - DAVANTI A UN PRESIDENTE AUTORITARIO CHE DIFFONDE MENZOGNE E RIBALTA LA REALTÀ (“ZELENSKY È UN DITTATORE MAI ELETTO. L’UCRAINA NON DOVEVA INIZIARE LA GUERRA. L'EUROPA HA FALLITO”), SIAMO SICURI CHE L’ANTIPATICO GALLETTO FRANCESE MACRON E L’EUROPA MATRIGNA (CHE COMPRA BTP E DA' 209 MILIARDI DI PNRR) SIANO PEGGIO DI UN INAFFIDABILE AFFARISTA TRAVESTITO DA PRESIDENTE?