“LA RUSSIA E’ UN OBIETTIVO NATURALE DEI TERRORISTI ISLAMICI” - L'EX CAPO DELLA CIA IN MEDIO ORIENTE, ROBERT BAER: “MOSCA HA SEMPRE CONDOTTO UNA POLITICA DI REPRESSIONE DURISSIMA NEI CONFRONTI DELLE REALTÀ ISLAMICHE, BASTI RICORDARE LE DUE GUERRE IN CECENIA E LA CAMPAGNA MILITARE IN SIRIA A SOSTEGNO DEL REGIME DI ASSAD. NON BISOGNA DIMENTICARE QUANDO L'UNIONE SOVIETICA INVASE L'AFGHANISTAN NEL 1979: DA ALLORA L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL JIHADISMO HA CONSENTITO LA PROLIFERAZIONE DI DIVERSE ENTITÀ TERRORISTICHE NEL PAESE”
Estratto dell’articolo di fra. sem. per “la Stampa”
«Una cooperazione tra Washington e Mosca sul contrasto al terrorismo c'è già, ma deve fare i conti con lo scetticismo di Vladimir Putin e l'utilizzo strumentale degli attacchi terroristici a suo uso e consumo». A parlare è Robert Baer, già capo degli operativi della Cia in Medio Oriente […]
Che idea si è fatto della strage al Crocus City Hall?
«È chiaro che ci sia Isis-K dietro l'attacco terroristico. Voglio però sottolineare che quanto accaduto non ha nulla a che fare con l'Ucraina, non c'è nessuna connessione tra gli ucraini e lo Stato islamico».
Perchè colpire proprio ora?
shamsuddin fariddun, uno dei terroristi della crocus city hall picchiato dai soldati russi
«L'Isis si sta riorganizzando come abbiamo già avuto modo di vedere nel caso dell'attacco terroristico in Iran di gennaio a Kerman. E come confermano gli attacchi a Kandahar in Afghanistan a danno dei talebani con cui sono in aperto contrasto».
Perchè la Russia?
«È un obiettivo naturale perché ha sempre condotto una politica di repressione durissima nei confronti delle realtà islamiche, basti ricordare le due guerre in Cecenia e la campagna militare in Siria a sostegno del regime di Bashar al-Assad. E non bisogna dimenticare quando l'Unione sovietica ha invaso l'Afghanistan nel 1979, sin da allora l'esperienza di condivisione e internazionalizzazione dell'ideologia jihadista ha consentito la proliferazione di diverse entità terroristiche nel Paese».
uno dei terroristi della strage della crocus city hall di mosca
È attuabile una cooperazione Usa-Russia nella lotta al terrorismo?
«Esiste già una collaborazione in questo senso, Washington aveva in qualche modo messo in guardia Mosca sul rischio di imminenti azioni terroristiche. […] tuttavia […] la Russia non crede nei moniti degli Stati Uniti […]. Credo inoltre che Vladimir Putin badi al lato a lui più favorevole di tutta questa vicenda, ovvero il fatto che possa utilizzare il pugno di ferro come misura repressiva […] E questo lo renderà più forte all'interno del Paese». […]
i presunti terroristi della strage della crocus city hall di mosca 5muhammadsobir fayzov uno dei terroristi arrestati per la strage di mosca attentato alla crocus city hall di mosca 1uno dei terroristi arrestati per l attentato alla crocus city hall ROBERT BAERi presunti terroristi della strage della crocus city hall di mosca 9attentato alla crocus city hall di mosca