NON AVRÀ TENTATO IL SUICIDIO? L’EX NUNZIO A SANTO DOMINGO JOZEF WESOLOWSKI É STATO RICOVERATO IN OSPEDALE IN TERAPIA INTENSIVA - QUESTA MATTINA DOVEVA APRIRSI IL PROCESSO CHE LO VEDE IMPUTATO PER ABUSO SU MINORI E PEDOPORNOGRAFIA
1 - WESOLOWSKI: IMPUTATO IN OSPEDALE, SI RINVIERÀ PROCESSO
(ANSA) - L'ex nunzio a Santo Domingo Jozef Wesolowski é stato ricoverato in ospedale in terapia intensiva. IL processo a suo carico per pedofilia e pedopornografia, si aprirà senza di lui questa mattina in Vaticano e dovrebbe essere subito rinviato.
2 - WESOLOWSKI:IMPUTATO MALATO,PROCESSO A DATA DESTINARSI
(ANSA) - L'ex arcivescovo Jozef Wesolowski non è stato presente stamane al Tribunale vaticano alla prima udienza del processo per abusi su minori e pedopornografia per un "improvviso malore" che ne ha comportato il ricovero in terapia intensiva in un ospedale romano. La corte ha quindi subito rinviato il dibattimento "a data da determinarsi".
La prima udienza del processo nel Tribunale della Città del Vaticano, davanti alla corte presieduta dal giudice Giuseppe Dalla Torre, è stata aperta alle 9.32 ed è durata in tutto sei minuti. Dopo la lettura da parte del cancelliere dei cinque capi d'imputazione, il promotore di giustizia Gian Piero Milano ha comunicato alla corte che l'imputato era "assente per un impedimento dovuto a un improvviso malore che ne ha comportato il ricovero in una struttura ospedaliera pubblica, nel reparto di terapia intensiva" e si è "rimesso alle decisioni del collegio".
La documentazione sanitaria è stata quindi consegnata alla corte. Dopo di che, l'avvocato difensore Antonello Blasi ha espresso "rammarico" per quanto accaduto, poiché "l'imputato era disponibile a partecipare al processo", e si è associato alla richiesta dell'accusa. Dopo aver brevemente esaminato la certificazione ospedaliera, il presidente Dalla Torre ha quindi stabilito, in base all'articolo 471 del Codice di Procedura Penale vaticano, che "il Tribunale rimanda il dibattimento a data da determinarsi".
3 - WESOLOWSKI: CINQUE CAPI ACCUSA, ANCHE RICETTAZIONE E LESIONI
(ANSA) - Sono cinque i capi d'imputazione di cui deve rispondere l'ex nunzio a Santo Domingo Joze Wesolowski nel processo aperto e subito rinviato stamane in Vaticano. Oltre alla detenzione di materiale pedopornografico e agli abusi sessuali su minori, ci sono anche la ricettazione (per aver acquistato o ricevuto il materiale pedopornografico, quindi proveniente da un delitto), le lesioni gravi (per il perturbamento mentale provocato a adolescenti) e la condotta che offende la religione e la morale cristiana (per l'accesso ai siti pornografici).
Il primo dei capi d'imputazione, letti in aula dal cancelliere in apertura di udienza, è quello di detenzione di materiale pedopornografico, che fa riferimento alla legge vaticana n. 8 del 2013, cioè di aver detenuto ed essersi procurato da siti internet immagini pornografiche di minori di 18 anni, in certi casi anche di adolescenti con gli organi sessuali esposti (il tutto fino al 22 settembre 2014, giorno dell'arresto).
Il secondo è quello degli abusi sessuali su minori, in almeno un caso compiuto in concorso con il suo ex diacono Francisco Occi Reyes, cioè di aver corrotto minori fra i 13 e i 16 anni a fini di atti sessuali; in un caso tale delitto sarebbe stato compiuto in un luogo esposto al pubblico (il tutto a Santo Domingo fino all'agosto 2013, cioè fino alle dimissioni e al ritorno a Roma). Il terzo capo è quello della ricettazione, cioè di aver acquistato, ricevuto e nascosto materiale pedopornografico, cioè "cose provenienti da un delitto".
Il quarto capo d'accusa sono le lesioni gravi, per aver appunto causato "perturbamento mentale" nelle sue vittime adolescenti. Il quinto, in base come il primo alle nuove leggi introdotte in Vaticano da papa Francesco, è la condotta che offende la religione e la morale cristiane per aver fatto accesso ai siti pornografici sul web (anche questo fino al 22 settembre 2014).