alessandro impagnatiello giulia tramontano

“L'HO UCCISA IO A COLTELLATE E HO TENTATO DI BRUCIARE IL CADAVERE” – LA CONFESSIONE DI ALESSANDRO IMPAGNATIELLO, FIDANZATO DI GIULIA TRAMONTANO, SCOMPARSA A SENAGO - DECISIVE LE TRACCE DI SANGUE RITROVATE NELL'AUTO DELL'UOMO – LA TENTATA MESSINSCENA: C’È IL SOSPETTO CHE SIA STATO PROPRIO IMPAGNATIELLO A SCRIVERE GLI ULTIMI SMS INVIATI DAL CELLULARE DELLA RAGAZZA SABATO SERA… - VIDEO

Estratto dell'articolo di Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio per corriere.it

 

alessandro impagnatiello

Era nascosto in un'intercapedine di un edificio che ospita alcuni box in via Monte Rosa il corpo della 29enne Giulia Tramontano, incinta al settimo mese e scomparsa da cinque giorni da Senago.

 

È stato il compagno Alessandro Impagnatiello - fermato per omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso - a far trovare il corpo della giovane. La confessione è arrivata dopo una giornata di frenetiche ricerche e sviluppi investigativi improvvisi.

 

L’appartamento in cui viveva la coppia era stato messo sotto sequestro dopo che sul Suv del 30enne, barman del lussuoso «Armani Bamboo» di via Manzoni a Milano, erano state trovate tracce di sangue. Poi, quando i carabinieri della sezione Rilievi scientifici e della squadra Omicidi hanno analizzato l'appartamento sono emerse moltissime tracce di sangue, soprattutto sulle scale condominiali e sul pianerottolo. Aveva anche tentato di ripulirle, ma non sono sfuggite alle analisi scientifiche. 

 

giulia tramontano

A quel punto il 30enne ha confessato e permesso di ritrovare il cadavere: «L'ho uccisa io». La scoperta quando è ormai l'una di giovedì notte. Secondo un primo esame avrebbe anche tentato di bruciare il corpo, trovato avvolto in modo posticcio da alcuni sacchi di plastica. Ma è bastato uno sguardo ai carabinieri per notare il grosso tatuaggio sul braccio destro della giovane e riconoscere senza dubbi il cadavere.

 

Giulia tramontano era scomparsa da casa nella notte tra sabato e domenica. Cinque giorni in cui non sono arrivati segnali di vita. Nonostante la debole speranza della sorella Chiara che sui social lancia l’ennesimo disperato appello: «Cerchiamo Giulia viva, aiutateci a trovarla». Poco prima dell'una di notte la conferma definitiva che non c'era più nulla da fare.

 

giulia tramontano

Il fascicolo aperto dal pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella ora prevede le ipotesi di omicidio aggravato, soppressione di cadavere e procurata interruzione della gravidanza. Tutto succede nella serata di mercoledì. I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano mettono sotto sequestro l’appartamento di via Novella dove Giulia viveva con il compagno. È quasi buio quando i Ris entrano in casa, vengono effettuati per la prima volta esami scientifici e medico-legali nell’appartamento. La svolta decisiva. 

 

(...) Nel pomeriggio era scattata la perquisizione dell’auto di Impagnatiello ed erano  emerse una tracce di sangue. Il barman ha confessato d'aver ucciso la compagna e di aver caricato il corpo sul so Suv Volkswagen T-roc. Poi avrebbe vagato per alcuni chilometri, tanto da far ipotizzare agli investigatori che potesse aver raggiunto un'area boschiva. Non era così e il cadavere è stato trovato a seicento metri da casa. 

 

Nella notte Impagnatiello è stato interrogato dai magistrati Mannella e Menegazzo e dai vertici dei carabinieri di Milano, il generale Iacopo Mannucci Benincasa, i colonnelli Antonio Coppola e Fabio Rufino. Confessa tutto, scatta il fermo: in mattinata è trasferito a San Vittore.

 

Agli atti dell'indagine ci sarebbe anche un’immagine decisiva del momento in cui lui esce di casa tra sabato e domenica. Sui suoi spostamenti, a Senago e Milano, la notte della scomparsa si concentrano le indagini. 

 

alessandro impagnatiello

C’è il sospetto che sia stato proprio Impagnatiello a scrivere gli ultimi sms inviati dal cellulare della ragazza sabato sera. L’ultimo intorno alle 21.30 quando avrebbe scritto a un’amica di essere turbata dopo una discussione con il fidanzato e di voler solo andare a dormire. Una messinscena

 

Le ultime tracce di vita di Giulia sono immortalate in una telecamera che riprende la 29enne vicino a casa tra le 19.30 e le 20 di sabato. Mentre il compagno ha raccontato agli inquirenti che la fidanzata era a letto e stava dormendo quando lui è uscito domenica mattina alle 7. 

 

Dalle indagini era subito emerso che Giulia aveva avuto una pesante discussione con il fidanzato dopo la scoperta di una relazione parallela con una giovane straniera. Una ragazza che mesi fa era anche rimasta incinta prima di decidere di interrompere la gravidanza. Le due donne avevano avuto anche un confronto, proprio nella giornata di sabato. 

 

L’ipotesi degli investigatori è che i due fidanzati abbiano poi avuto una lite nel corso della quale Impagnatiello avrebbe ucciso la 29enne per poi disfarsi del suo corpo. 

Non è ancora chiaro come sia stata uccisa. Ma sembra che abbia infierito sul cadavere con diverse coltellate e successivamente abbia anche tentato di dare fuoco al corpo. Le indagini proseguono sull'ipotesi che il 30enne possa aver avuto un complice, anche se nella sua confessione ha raccontato di aver fatto tutto da solo.

giulia tramontano

 

 

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...