luis armando albino

RITROVATO GRAZIE A UN COLPO DI "GENE" - L'INCREDIBILE STORIA DI LUIS ARMANDO ALBINO, RAPITO QUANDO AVEVA 6 ANNI, NEL 1951, E RINTRACCIATO DOPO 70 ANNI GRAZIE A UN TEST DEL DNA ONLINE - L'UOMO, OGGI 79ENNE, È STATO SEQUESTRATO DA UNA DONNA MENTRE GIOCAVA IN UN PARCO DELLA CALIFORNIA - LA SIGNORA L'HA PORTATO A NEW YORK, DOVE È STATO ADOTTATO DA UNA COPPIA CHE L'HA CRESCIUTO COME SE FOSSE IL SUO FIGLIO - NEL 2020, LA NIPOTE DI ALBINO HA FATTO UN ESAME GENETICO "PER DIVERTIMENTO" E HA SCOPERTO CHE…

luis armando albino

(ANSA) - Era stato rapito quando aveva sei anni, nel 1951, mentre giocava in un parco della California. Più di sette decenni dopo, è stato ritrovato grazie all'aiuto di un test del Dna online, vecchie foto e ritagli di giornale. A raccontare la storia è il Guardian che cita a sua volta il Bay Area News Group, che ha riferito come la nipote di Luis Armando Albino, con l'assistenza della polizia, dell'Fbi e del dipartimento di giustizia, sia riuscita a localizzare suo zio che viveva sulla costa orientale degli Stati Uniti.

 

Albino, padre e nonno, oggi è un pompiere in pensione e veterano del corpo dei Marines che ha prestato servizio in Vietnam. Il 21 febbraio 1951, era solo un bambino di sei anni. Quel giorno, una donna ha attirato la sua attenzione nel parco di West Oakland dove stava giocando con il fratello maggiore Roger, e gli ha promesso in spagnolo che gli avrebbe comprato delle caramelle. Invece, la donna ha rapito il ragazzino, originario di Puerto Rico, portandolo in aereo sulla costa orientale Usa dove è finito con una coppia che lo ha cresciuto come se fosse il loro figlio. Per più di 70 anni, Albino è stato considerato un bambino scomparso.

 

luis armando albino da piccolo

Sua madre è morta nel 2005, ma non ha mai perso la speranza che suo figlio fosse vivo. Articoli dell'Oakland Tribune dell'epoca raccontano che la polizia, i soldati di una base militare locale, la Guardia costiera e altri dipendenti della città si erano uniti a una grande ricerca del ragazzino scomparso. Suo fratello, Roger Albino, è stato interrogato più volte dagli investigatori, ma ha sempre ribadito la sua versione secondo cui una donna con una bandana in testa aveva rapito suo fratello.

 

Per la nipote Alida Alequin, 63 anni, il primo indizio che suo zio potesse essere ancora vivo è arrivato nel 2020 quando, "solo per divertimento", ha fatto un test del Dna online che ha mostrato una corrispondenza del 22% con l'uomo che alla fine si è rivelato essere suo zio. All'inizio di quest'anno, durante una visita alla biblioteca pubblica di Oakland, la donna ha esaminato gli articoli del Tribune trovando una foto di Luis e Roger, che l'hanno convinta di essere sulla strada giusta.

 

luis armando albino con il fratello roger

Così si è recata alla polizia di Oakland dove gli investigatori alla fine hanno convenuto che la nuova pista era concreta: Luis è stato localizzato sulla costa orientale e ha fornito un campione di Dna. Il 20 giugno, gli investigatori sono andati a casa di Alequin annunciando che suo zio era stato trovato. "Ho afferrato le mani di mia madre e ho detto: 'L'abbiamo trovato'. Ero felicissima", ha raccontato la nipote. Il 24 giugno, con l'assistenza dell'Fbi, Luis è arrivato a Oakland con la sua famiglia e ha incontrato Alequin, sua madre e altri parenti.

 

Il giorno dopo ha riabbracciato il fratello Roger nella contea di Stanislaus. Dopo essere rientrato sulla costa orientale, è tornato in California a luglio per una visita di tre settimane. E' stata l'ultima volta che ha visto Roger, morto ad agosto. "Chissà se la mia storia potrà aiutare altre famiglie che stanno attraversando la stessa cosa", ha detto Alequin. "Direi loro: non arrendetevi".

luis armando albino da piccolo con il fratello roger

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…