gaza - intifada dei coltelli

SCASSA-GAZA - L’INTIFADA DEI COLTELLI POTREBBE SCIVOLARE IN UNA GUERRA DI MISSILI AL CONFINE CON ISRAELE - NETANYAHU SCHIERA LO SCUDO ANTI-RAZZI E RICHIAMA I RISERVISTI, HAMAS SPINGE I RAGAZZI AD ATTACCARE LA RECINZIONE DELLA STRISCIA

Fabio Scuto per “la Repubblica”

gaza   intifada dei coltelligaza intifada dei coltelli

 

I copertoni in fiamme corrono anche oggi verso questo tratto di frontiera, volano le molotov e le pallottole vere, ma l' intifada dei coltelli potrebbe presto diventare l' intifada dei missili, perché la tensione sale pericolosamente lungo questi 34 chilometri di frontiera d' Israele con la Striscia. Perché Gaza e i suoi padroni islamisti vogliono essere in prima fila in questa rivolta, nella convinzione che «l' Intifada per Gerusalemme » spazzerà via insieme all' Anp anche il suo discusso presidente. E Gaza è una santabarbara di missili puntati contro Israele.

 

gaza   intifada dei coltelli 7gaza intifada dei coltelli 7

Il giorno dopo il venerdì di sangue, con sette morti, i funerali delle vittime seguiti da migliaia di persone si sono trasformate in manifestazioni a sostegno di Hamas. In diverse zone - a nord al valico di Erez, al centro a Khan Younis - i palestinesi hanno cercato di raggiungere il filo spinato e penetrare nella zona cuscinetto ma sono stati fermati dai tiri di avvertimento dei militari israeliani, dai lacrimogeni e dalle granate assordanti. I palestinesi hanno risposto con i copertoni in fiamme, le sassaiole e le molotov.

 

gaza   intifada dei coltelli 09gaza intifada dei coltelli 09

L' esercito israeliano ha poi spiegato di aver aperto il fuoco perché i palestinesi, entrati nella terra di nessuno, stavano attaccando la recinzione nel tentativo di aprire un varco e prendere d' assalto le vicine comunità israeliane. Due ragazzini di 12 e 15 anni sono morti a Khan Younis, altre decine i feriti. Le proteste si stanno estendendo verso il sud della Striscia, da Khan Younis alla zona tra il valico di Kerem Shalom e Rafah.

 

gaza   intifada dei coltelli gaza intifada dei coltelli

Questo crescere della tensione è funzionale a Hamas e alla Jihad islamica che continuano a incitare alle proteste lungo il confine conoscendo la terribile conclusione: quando si entra nella buffer zone l' Idf ha l' ordine di aprire il fuoco. La morte di questi ragazzi paradossalmente rafforza la loro presa sulla Striscia, che si era notevolmente allentata dopo la sanguinosa guerra del 2014. E forse Hamas e la Jihad islamica si preparano a un altro confronto militare con Israele.

 

gaza   intifada dei coltelli  8gaza intifada dei coltelli 8

Già venerdì notte sono stati sparati due razzi contro Israele, ma il timore dello Stato maggiore di Tshal è che si possa andare verso una escalation nella Striscia. Per questo ieri con grande urgenza è stata schierata una batteria suppletiva Iron-Dome a protezione di Beersheva, il capoluogo del Negev, e un' altra a Ofakim. La batteria di missili intercettori si va ad aggiungere alle altre già schierate a difesa delle altre città israeliane circostanti la Striscia come Ashdod, Ashkelon, Sderot, e Netivot.

 

Nonostante l' ordine di dispiegamento, i portavoce dell' Idf sottolineano che «non ci sono protocolli di emergenza in atto», e che oggi - primo giorno della settimana in Israele - le attività commerciali così come uffici pubblici e scuole manterranno la loro normale routine. Insolitamente, Israele non ha lanciato raid aerei di rappresaglia, possibile indicazione di un desiderio di non innescare una spirale di ostilità.

 

gaza   intifada dei coltelli  5gaza intifada dei coltelli 5

Per Hamas potrebbe non essere conveniente peggiorare le cose nelle Striscia, dicono gli esperti, dopo la batosta militare della guerra del 2014. Ma è anche vero il contrario: Hamas non vuole stare fuori dal movimento di proteste in corso, anzi ne vuole la guida.

Ottanta chilometri più a nord, a Gerusalemme, è stata un' altra giornata di sangue.

 

Da giorni si susseguono aggressioni contro israeliani e scontri mortali tra soldati e palestinesi. Il bilancio finora è di 5 israeliani feriti, di cui uno gravemente, due aggressori palestinesi uccisi. La prima aggressione è avvenuta a Gerusalemme, dove un 16enne palestinese ha ferito con un coltello due ebrei ultraortodossi nel quartiere di Musrara, prima di essere colpito e ucciso dalla polizia.

gaza   intifada dei coltelli  4gaza intifada dei coltelli 4

 

Nel pomeriggio, la seconda aggressione alla Porta di Damasco ai danni di due poliziotti israeliani colpiti da un palestinese, anch' egli ucciso dalle forze di sicurezza. Nel corso della colluttazione, un terzo agente delle forze speciali è stato ferito gravemente ma da fuoco amico. Dal primo ottobre sono almeno 15 le aggressioni da parte di lupi solitari palestinesi, con 4 israeliani uccisi. In campo palestinese, sono 17 le vittime e un migliaio i feriti tra Israele e i Territori occupati nell' ultima ondata di violenza. Scontri anche nella Cisgiordania occupata, a Nablus, a Hebron, a Jenin.

 

gaza   intifada dei coltelli  3gaza intifada dei coltelli 3gaza   intifada dei coltelli  10gaza intifada dei coltelli 10gaza   intifada dei coltelli  gaza intifada dei coltelli gaza   intifada dei coltelli  11gaza intifada dei coltelli 11

Negli ultimi 10 giorni sono stati arrestati circa 400 palestinesi, la metà ha tra i 14 e i 20 anni. Cento gli arresti solo nella Città Santa. Dove la notte prosegue l' intifada. Le strade vuote, le sassaiole contro le auto che attraversano i quartieri arabi, i cassonetti bruciati. Ieri sera su indicazione del premier Netanyahu sono stati richiamati centinaia di riservisti della polizia di frontiera per essere schierati nelle strade di Gerusalemme.

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...