“PUNIREMO ISRAELE MA NON VOGLIAMO L'ESCALATION” - AUMENTANO LE PRESSIONI DI BIDEN E PER ORA TEHERAN NON AFFFONDA IL COLPO SU TEL AVIV E HAIFA: IN BALLO C'E' IL NEGOZIATO PER LA FINE DELLE SANZIONI USA CHE STANNO DISSESTANDO L'ECONOMIA IRANIANA - NETANYAHU, UN "MACELLAIO" FUORI CONTROLLO: FA FUORI ANCHE IL “MINISTRO DELL’ECONOMIA” DI HAMAS, ABDEL-ZARIL (CONTROLLAVA L'ARRIVO DI BENI UMANITARI NELLA STRISCIA DI GAZA)...
IRAN, 'PUNIREMO ISRAELE MA NON VOGLIAMO L'ESCALATION'
'Ci sarà un'azione decisa che punta alla deterrenza'
(ANSA) - ISTANBUL, 05 AGO - L'Iran ha ribadito che intraprenderà un'azione per "punire" Israele a causa dell'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran ma "non cerca di aumentare le tensioni nella regione".
Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, come riporta Mehr. "L'Iran, basandosi sul suo diritto intrinseco fondato sui principi del diritto internazionale di punire l'aggressore, intraprenderà un'azione seria e deterrente con forza, determinazione e fermezza", ha detto il funzionario, aggiungendo che "l'Iran non cerca di aumentare le tensioni nella regione".
ALI KHAMENEI AI FUNERALI DI ISMAIL HANIYEH
ISRAELE, 'UCCISO IL MINISTRO DELL'ECONOMIA DI HAMAS'
Idf, 'era un operativo chiave della milizia terroristica'
(ANSA) - TEL AVIV, 05 AGO - L'Idf ha annunciato che ieri aerei dell'aeronautica militare hanno ucciso Abdel-Zarii, ministro dell'Economia di Hamas, con un ruolo significativo nella gestione del controllo dell'arrivo di beni umanitari nella Striscia e nella gestione dei mercati controllati dalla milizia islamica.
Inoltre, era responsabile della distribuzione di carburante, gas e fondi per le operazioni terroristiche. Secondo l'Idf, "il quartier generale della produzione di armi a Gaza sta lavorando per rafforzare le capacità degli armamenti, tra l'altro attraverso lo scambio di conoscenze con altre organizzazioni terroristiche in tutto il Medio Oriente".
benjamin netanyahu con i soldati israeliani a gaza
TEHERAN RESPINGE TUTTE LE MEDIAZIONI PER EVITARE IL RISCHIO DI GUERRA REGIONALE
Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”
C’è una vecchia foto, è del 1990, a Teheran: Haniyeh accanto a Khamenei e una nutrita delegazione di Hamas intorno. Si scorge, defilato, un giovane Sinwar. È l’immagine che gira tra funzionari e giornalisti iraniani a riassumere la gravità del momento. Haniyeh era l’alleato dell’Iran dentro Hamas, amico personale di Khamenei. Con il suo “martirio” Israele ha superato tutte le linee rosse, violando la sovranità nazionale dell’Iran e imbarazzandone la leadership, nella regione e all’interno del Paese.
ismail haniyeh con ali khamenei
Facile dunque capire perché alla fila di mediatori che in queste contattano Teheran invocando moderazione […] la diplomazia iraniana consegni la stessa risposta: Israele sarà colpito, con durezza e in profondità e sarà così anche se questo dovesse scatenare «una guerra regionale».
La differenza con il 13 aprile è tutta qui. Una parte dell’establihsment iraniano è disposto a correre il rischio di una guerra regionale, pur di ripristinare la deterrenza del Sistema. […]
Le intelligence occidentali ragionano sulla possibilità di un attacco multifronte, da 5 Paesi - Iran, Libano, Iraq, Siria, Yemen – e prolungato nel tempo, che scatenerebbe una rappresaglia israeliana difficile da contenere.
Per scongiurare questa sequenza di guerra, ieri è arrivato a Teheran il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, una visita storica, l’ultima era stata nel 2005, quasi 20 anni fa. Il 13 aprile Amman aveva fatto parte della difesa coordinata di Israele con gli Usa e altri stati arabi, abbattendo droni e missili iraniani e giustificando quella mossa come difesa della propria sovranità.
ali khamenei vota alle elezioni
L’Iran l’accusò di aver “tradito” i palestinesi e minacciò di attaccarla se avesse di nuovo aiutato il “nemico sionista”. In pace con Israele dal 1994, la Giordania ha metà della popolazione di origine palestinese ed è custode dei luoghi sacri a Gerusalemme.
Ospita una base militare statunitense, ma condivide i confini con Siria e Iraq, pressata dalle milizie filo-Iran. Una guerra aperta rischierebbe di destabilizzare il regno hashemita, che ad aprile ha già denunciato un tentativo di destabilizzazione della Fratellanza Musulmana, legata ad Hamas. […]
khamenei con i guantiali khamenei visita la famiglia di qassem soleimaniayatollah ali khameneiBENJAMIN NETANYAHU ALL ONU DENUNCIA IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO