croazia isola di pag

L’ISOLA DEL CONTAGIO – VOLETE SAPERE COSA STA SUCCEDENDO A PAG, IN CROAZIA? I RAGAZZETTI VANNO LÌ PER FESTEGGIARE LA MATURITÀ, TRASCORRONO UNA SETTIMANA TRA LOCALI E DISCOTECHE SENZA USARE PRECAUZIONI E CI PORTANO A CASA IL VIRUS – LA CROAZIA SE NE FOTTE E PER ARGINARE L’INCREMENTO DEI CASI INTRODUCE LA REGOLA MINCHIONA DI BALLARE INTORNO AL TAVOLO – L’OMS AVVERTE I GIOVANI E ANCHE IN ITALIA È SCONTRO SULLE DISCOTECHE: IL GOVERNO VORREBBE CHIUDERLE, MA LE REGIONI…

1 - CROAZIA, LO STRANO CASO DI PAG NELL'ISOLA È BOOM DI CONTAGI E ORA IBIZA PROVA A BLINDARSI

 

Marco Evangelisti per “il Messaggero”

spiaggia zrce all'isola di pag

Ma cosa diavolo sta succedendo a Pag, in Croazia, la nuova mecca delle vacanze per ventenni di mezza Europa, tra birre a due euro, cocktail a cinque, discoteche dove entri con due spicci? A decine i ragazzi stanno tornando positivi: ieri l'ultimo gruppone, sette giovani di Brescia, tutti in vacanza a Pag, tutti positivi; a questi se ne aggiungono tre del Lodigiano, che viaggiavano in una comitiva di 150 giovani.

 

Bum: in un solo giorno, nella sola Lombardia, dieci tornati infetti da quella che i ragazzi chiamano l'Ibiza dei poveri, perché il ticket della discoteca costa circa un decimo di quello per il Pacha o l'Amensia nell'isola delle Baleari. Andrebbe studiato dagli scienziati il focolaio croato dei ventenni europei: ci sono decine di segnalazioni dalla Germania, dall'Austria, dalla Slovenia.

isola di pag 1

 

Ieri le autorità sanitarie croate, di fronte all'incremento di nuovi casi, non hanno chiuso le discoteche, ma hanno annunciato un nuovo sistema di controllo, dalla dubbia efficacia: si potrà continuare a ballare, ma attorno a un tavolino in modo da mantenere la distanze, un po' come avviene nelle discoteche asiatiche. Il direttore dell'Istituto croato della sanità pubblica ha spiegato ai giovani che il ballo attorno al tavolino «è la nuova normalità».

 

giovani ragazze a pag

Ecco, chissà se nelle notti sfrenate di Pag lo stratagemma funzionerà. Nei gruppi su Facebook degli italiani che vanno in vacanza a Pag ci sono anche madri di ragazzi, tornati con il Covid, che lanciano l'allarme e invitano a fare attenzione. Ma sembra inutile: da fine luglio Pag e il fulcro del divertimento per giovanissimi di Zrce Beach restituiscono costantemente nuovi ragazzi positivi.

 

Gli italiani ci vanno soprattutto per la maturità, perché costa poco e perché fino all'altro giorno club come il Kalypso, il Noa, il Papaya erano una sequela di feste, alcol, urla, abbracci, incontri, tutte cose bellissime a vent' anni, se non fosse che questo è il 2020 e c'è una pandemia in corso. Quest' estate magari non ci sono i dj superstar, come negli anni passati, ma si ricorre a quelli locali.

termoscanner

 

E la formula consolle, musica e centinaia di ragazzi ravvicinati che si agitano e si abbracciano, offre il migliore degli scenari al coronavirus che si sposta da un corpo all'altro, dalla ragazza italiana che parla con il coetaneo tedesco, dal giovane arrivato da Bratislava che balla vicino alla nuova amica slovena: malgrado il Covid, a Pag si stanno incontrano i ragazzi di mezza Europa nati all'inizio del millennio.

 

spiaggia zrce all'isola di pag 1

Le autorità sanitarie della vicina Slovenia ieri hanno spiegato: «La maggior parte dei casi importati in Slovenia sono il risultato di comportamenti irresponsabili da parte di giovani che visitano locali notturni e feste sulla costa croata, in particolare l'isola di Pag e la sua spiaggia Zrce». Ieri la Croazia ha registrato 134 casi, che sono moltissimi per una Nazione che ha meno abitanti del Lazio.

 

Ecco, a proposito del Lazio: qui sono stati contati cinque casi positivi in arrivo da Ibiza, in due gruppi distinti, tutti della fascia di età 30-40 anni, che è quella più caratteristica dell'isola, anche perché il bilancio comprende anche chi va nella vicina Formentera, turisticamente colonia italiana. Rispetto ai casi di ritorno della Croazia siamo nell'ordine di uno a 20, però anche nell'isola balearica, che fino ad oggi aveva avuto un tasso di infezioni tra i più bassi, non paragonabile con quello della Spagna, la preoccupazione aumenta.

 

festival all'isola di pag

Dalla penisola iberica stanno arrivando migliaia di turisti, era impossibile che il virus non iniziasse a circolare: i casi quotidiani sono saliti nell'ordine di 10-20 giornalieri. Ibiza ha fatto una scelta opposta a Pag: le discoteche - le più famose e che macinano più profitti al mondo - sono chiuse, i bar sono aperti solo fino alle 2. E l'altra sera, nella zona di Sa Penya, dove si era riunita la folla dei frequentatori dei locali, è intervenuta la polizia, che ha chiuso la strada, multato i bar e una trentina di persone che non indossavano la mascherina (nell'isola, al contrario dell'Italia, è obbligatorio anche all'aperto).

isola di pag

 

LE ALTRE METE Tra l'Ibiza dei poveri - Pag in Croazia - e l'Ibiza originale dei meno poveri, altre due destinazioni hanno caratterizzato l'estate del Covid. Corfù, in Grecia, raggiunta anche con i traghetti da Ancona, è l'altra meta di viaggi della maturità: come numero di ragazzi tornati con il Covid, si avvicina alla Croazia, tanto che le autorità locali hanno deciso di limitare le attività delle discoteche. In parallelo, Malta, dove il virus è tornato a correre e la movida non ha avuto pochi freni: solo nell'ultima settimana il governo è intervenuto per arginare gli eventi con molte persone.

 

2 - SULLE DISCOTECHE È SCONTRO E L'OMS "AVVISA" I GIOVANI

Marco Evangelisti per “il Messaggero”

 

movida isola di pag

Scontro Governo-Regioni sulle discoteche. La sintesi è semplice: il Governo vuole chiuderle, molti governatori vogliono tenerle aperte. Il decreto del 7 agosto in realtà già vieta quel tipo di attività, ma le Regioni, in deroga, hanno riaperto i locali da ballo. Visto che ora il numero di contagi è in risalita, Speranza torna alla carica per imporre lo stop. Nel vertice di ieri non si è trovata un'intesa e la trattativa proseguirà oggi. Tutto questo avviene nel giorno in cui l'Organizzazione mondiale della Sanità chiede a Italia e Spagna di impegnarsi per fermare subito l'incremento dei nuovi casi positivi, alimentato anche dagli effetti della movida estiva e dal mancato rispetto delle regole.

 

giovani ragazze a pag

RICHIAMO Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma per le emergenze sanitarie, chiede ai due Paesi (che per la verità hanno due situazioni epidemiologiche assai differenti, con l'Italia che comunque ha assai meno casi giornalieri di Francia e Germania) di raddoppiare gli sforzi, «adesso dobbiamo spingere il virus verso il basso, questo non avverrà spontaneamente».

 

Spiagge, folla, nightlife, discoteche all'aperto: i ragazzi rischiano di diventare moltiplicatori del virus e per questo anche il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in occasione dell'International Youth Day, lancia un richiamo: «I giovani hanno un grande ruolo nel contenere l'epidemia di Covid-19, e anche se la maggior parte di loro non è a rischio di avere la malattia in forma grave, hanno la responsabilità di aiutare a fermare la trasmissione del virus».

covid party 4

 

In questo scenario, che ha portato a una drastica riduzione dell'età media dei nuovi positivi, si inserisce il braccio di ferro tra le Regioni e il Governo sulle discoteche in questa seconda parte del mese di agosto. La linea del ministro della Salute, Roberto Speranza, è quella di un richiamo a maggiore prudenza, le immagini che, ad esempio, arrivano dalla Puglia, con concerti e feste nei locali sulla spiaggia affollati, simili a quelle che si vedevano in epoca pre Covid, preoccupano. Speranza ha insistito sul problema delle «discoteche e degli stabilimenti affollati durante questo tipo di eventi, è necessario prendere ulteriori provvedimenti».

 

covid party 5

BALLI PROIBITI Anche il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha spiegato nel vertice con i presidenti e gli assessori delle Regioni, in videoconferenza, che su discoteche e luoghi da ballo il Governo chiede maggiori controlli, vigilanza massima. Ma alla linea del rigore quasi tutte le Regioni hanno risposto con una frenata: chiudere tutto oggi causerebbe danni economici sia ai gestori dei singoli locali, sia a tutto il settore del turismo in generale.

 

Si potrebbe trovare una soluzione di compromesso con un rafforzamento dei controlli e un maggiore rigore nel non consentire l'uso, per nessuna ragione, delle zone al chiuso. Il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, lo dice apertamente: «Alla fine non c'è stata una decisione, il confronto continua. L'Abruzzo, ma lo stesso vale per buona parte delle Regioni che hanno espresso la mia stessa linea, ritiene che si debba consentire l'attività delle discoteche, all'aperto.

covid party 3

 

In Abruzzo, più della metà dei casi che abbiamo registrato nell'ultima settimana sono immigrati che ci hanno portato nei Centri di accoglienza o stranieri e italiani che rientrano dall'estero dalle ferie. Francamente non ho ancora focolai che nascano da una discoteca, mettersi a fare gli arcigni contro chi balla non va bene. Il Governo vuole una linea più dura, ma molte regioni non sono d'accordo».

 

IL MURO Dalla Puglia, il governatore Michele Emiliano parla della necessità di ulteriori misure di prevenzione e dell'allarme per le foto che mostrano assembramenti, ricorda che «sino ad oggi in Puglia non c'è nemmeno un caso Covid legato alle discoteche» anche se ora bisogna alzare la guardia a causa dei casi di rientro che hanno alimentato l'epidemia.

covid party 2

 

Ma dalla Sardegna alla Liguria, dalla Romagna al Veneto, tutti concordano sulla necessità di maggiori controlli, garantendo però l'attività anche in vista del giorno più importante dell'estate, Ferragosto. Su una linea della prudenza, più vicina a quella di Speranza, c'è il Lazio, ma la partita si concluderà solo oggi

covid party 1

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