joe biden made in italy

L’ITALIA NON PAGA PIÙ DAZIO - LA TREGUA COMMERCIALE TRA EUROPA E USA SUL CASO AIRBUS-BOEING VALE ALMENO 500 MILIONI PER IL MADE IN ITALY. MA NON TUTTI FESTEGGIANO: SE I PRODUTTORI DI FORMAGGI E LIQUORI TRICOLORI POSSONO TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO, IL DISCORSO È DIVERSO PER VINO E OLIO. LA MANNAIA DI TRUMP DAL 2019 A OGGI AVEVA INFATTI AZZOPPATO I GRANDI RIVALI FRANCESI E SPAGNOLI. E ORA CHE LE REGOLE TORNANO UGUALI PER TUTTI DOVRANNO FARE A MENO DEL MINI-DOPING FISCALE DEI DAZI SUGLI ALTRI…

mario draghi joe biden al g7 1

1 - LA TREGUA VALE 500 MILIONI PER IL MADE IN ITALY

Ettore Livini per “la Repubblica”

 

La tregua commerciale tra Europa e Usa divide in due la tavola tricolore: festeggiano parmigiano-reggiano, gorgonzola, limoncello e salame - le vittime innocenti e collaterali del caso Airbus e Boeing - pronti a tornare in forze sul mercato nordamericano senza la zavorra dei super-dazi del 25% imposti nel 2019 da Donald Trump.

 

Ursula Von Der Leyen Joe Biden

(…)  Se formaggi e liquori tricolori ridono, vino e olio italiani invece sono un po' più preoccupati. Il discorso, per loro, è l'inverso. La mannaia di Trump ha azzoppato dal 2019 ad oggi i loro grandi rivali, con le etichette francesi, l'olio spagnolo e persino lo Champagne oberati di un sovrapprezzo rispetto ai prodotti made in Italy.

 

agroalimentare made in italy

(…) Oggi però le regole sono tornate uguali per tutti e prosecco, amarone e supertuscan vari dovranno farsi strada contando sulle loro forze, senza il mini-doping fiscale dei dazi che avevano colpito i rivali. La pace (a tempo) sul fronte Airbus e Boeing non significa però la fine delle guerre commerciali che penalizzano in un modo o nell'altro il made in Italy.

 

ursula von der leyen joe biden

Joe Biden, lo stesso uomo che ha firmato l'accordo sugli aiuti agli aerei, ha varato una raffica di tariffe al 25% sui prodotti di sei paesi tra cui l'Italia rei di aver approvato la web-tax che colpisce i colossi hi-tech Usa. Queste sanzioni sono state sospese per sei mesi in attesa di un possibile accordo che però - grazie alla prima intesa transatlantica sulla minimum tax per le aziende al 15% sembra a portata di mano.  (…)            

 

ARTICOLO INTEGRALE:

https://www.repubblica.it/esteri/2021/06/15/news/e_per_parmigiano_e_limoncello_gran_ritorno_sulle_tavole_d_america-306230689/

 

airbus vs boeing

2 - UE E USA, LO STOP AI DAZI GIOISCE IL «MADE IN ITALY»

Gabriele Rosana per “Il Messaggero”

 

La prima visita di Joe Biden da presidente Usa nella capitale belga e delle istituzioni europee porta in dono un'insperata tregua al termine di una contesa dei cieli lunga 17 anni sul dossier Boeing-Airbus. Per ora è più un cessate il fuoco fra i due contendenti che una vera e propria pace, non ancora a portata di mano: mentre procederà il negoziato, Washington e Bruxelles sospenderanno per i prossimi cinque anni i dazi legati alla lite iniziata nel 2004 sui sussidi pubblici concessi ai rispettivi giganti dell'industria aeronautica, l'americana Boeing e l'europea Airbus.

parmigiano reggiano

 

«Usa e Ue rafforzano la propria alleanza, consolidando una nuova stagione di cooperazione: un ulteriore passo verso il ritorno a una piena collaborazione nei fori multilaterali ha detto il premier Mario Draghi - Molte produzioni italiane d'eccellenza potranno beneficiare della sospensione dei dazi».

 

mario draghi joe biden al g7 2

Di «primi risultati del nostro nuovo rapporto con i partner americani» ha parlato anche il leader francese Emmanuel Macron, mentre per la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen la decisione «apre un nuovo capitolo nelle nostre relazioni: passiamo dal contenzioso alla collaborazione».

mario draghi al g7

 

«Ora abbiamo tempo e spazio per trovare una soluzione duratura, mentre risparmiamo miliardi di dazi alle nostre imprese», il commento del suo vice e responsabile del Commercio Valdis Dombrovskis.

 

IL CASO

Per quasi due decenni, infatti, Stati Uniti e Unione europea si sono accusati di aver indebitamente agevolato i due campioni dell'aviazione civile. Una contesa che s' è consumata davanti all'Organizzazione mondiale del commercio: proprio il Wto ha riconosciuto che entrambe le parti hanno sussidiato in maniera illecita Boeing e Airbus, e ha autorizzato negli ultimi due anni l'imposizione di dazi riparatori per un valore complessivo di 11,5 miliardi di dollari sui rispettivi export (7,5 miliardi sulle merci europee, 4 su quelle americane), colpendo varie categorie merceologiche esterne al settore dell'aviazione.

 

DONALD TRUMP FIRMA I DAZI CON I LAVORATORI DELL ACCIAIO E DELL ALLUMINIO

Tutto bene, quindi, ma la prudenza è d'obbligo. La rappresentante Usa per il Commercio Katherine Tai ha avvertito infatti che i dazi potrebbero ben tornare a essere applicati nel caso in cui il sostegno europeo ad Airbus «dovesse alterare la concorrenza sul mercato» con Boeing.

 

L'IMPATTO

L'accordo di ieri è nuovo e concreto segno della distensione transatlantica, iniziata a gennaio con l'insediamento di Biden alla Casa Bianca dopo quattro turbolenti anni con Trump, e proseguita questa settimana durante la missione del presidente Usa nel Vecchio continente, tra G7 e vertice Nato all'insegna del rilancio del multilateralismo. Ma, fuori dalla dimensione geopolitica, rappresenta anche una buona notizia per l'agroalimentare made in Italy.

 

Joe Biden

La moratoria decisa ieri, dopo giorni di intense trattative sottotraccia, salva circa mezzo miliardo di euro di esportazioni italiane verso gli Stati Uniti, il primo mercato di sbocco fuori dall'Ue per l'agrifood del nostro Paese, dicono Confagricoltura e Coldiretti, che festeggiano insieme agli altri rappresentanti del comparto. Tutta una lista di eccellenze dal Grana Padano al Pecorino Romano, passando per succhi di frutta, vini, liquori e salumi - che negli ultimi due anni era stata colpita da tariffe aggiuntive del 25% imposte dall'amministrazione Trump.

 

IL VERTICE

made in italy

Nell'incontro di ieri - il primo summit fra Ue e Usa dopo 7 anni -, Biden ha ricordato che l'Europa è «un partner naturale» per gli americani. E non è mancato il riferimento alla Cina, il grande leit motiv del viaggio europeo del presidente: l'impegno a «superare divergenze di vecchia data» su Boeing-Airbus cui fa riferimento il documento finale si accompagna alla necessità di far squadra per «affrontare in modo più efficace la sfida posta dalle economie non di mercato», con un riferimento tutt' altro che velato a Pechino e alle imponenti sovvenzioni statali a sostegno della nascente industria dell'aviazione civile del Dragone. Il vertice è anche servito per lanciare il Consiglio commercio e innovazione, organo congiunto per tener testa alla sfida per la supremazia tecnologica posta dalla Cina.

joe biden vertice nato 1

 

IL NODO ACCIAIO

Se tutti celebrano la ritrovata sintonia fra le due sponde dell'Atlantico, c'è un altro pesante dossier bilaterale su cui ieri s' è però registrato un nulla di fatto, e riguarda i dazi che gli Usa di Trump avevano imposto su acciaio (25%) e alluminio (10%) in provenienza dall'Europa: un mese fa Bruxelles aveva rinunciato ad aumentare le contromisure, un'apertura di credito verso Washington che però richiede ulteriori momenti di confronto, ha spiegato von der Leyen, per colmare le divergenze.

airbus vs boeing 2made in italy agroalimentare 2made in italy

 

alice martinelli da' un pezzo di parmigiano a mike pompeo e giuseppe conte la fulmina 1parmigiano reggianorilocalizzazione made in italy

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!