nazionale di calcio femminile

L’ODISSEA DELLA  NAZIONALE DI CALCIO FEMMINILE: BLOCCATA IN PORTOGALLO, E' RIUSCITA A TORNARE NEL NOSTRO PAESE CON UN VOLO CHARTER - LA FEDERAZIONE AVEVA DECISO DI RINUNCIARE ALLA FINALE DI ALGARVE CUP PER PRENDERE L’ULTIMO VOLO UTILE DA FARO PRIMA DELLA CHIUSURA DEI CIELI. MA L’AEREO NON È PARTITO

CALCIO DONNE: SPADAFORA "FELICE PER RIENTRO DELLA NAZIONALE" 
(ANSA) -  "Felice che la nazionale di calcio femminile sia finalmente a casa, dopo la decisione di non disputare la partita di Lisbona e il blocco aereo stabilito dal governo portoghese". Così il ministro per le Politiche positive e per lo Sport, Vincenzo Spadafora, commenta il rientro la scorsa notte delle azzurre con un volo charter che si è fermato prima a Torino e quindi a Roma per consentire a calciatrici e staff di far rientro alle rispettive sedi.

 

"Ringrazio il Ministro degli Esteri Di Maio: la collaborazione tra i nostri uffici è stata eccellente - prosegue Spadafora - .Ottimo il lavoro dell'ambasciatore italiano a Lisbona e il raccordo con le autorità portoghesi. In poche ore, con il costante e determinante impegno della Figc e del presidente, Gabriele Gravina, è stato possibile raggiungere il risultato sperato. Un abbraccio, naturalmente a distanza, alle nostre atlete: presto tornerete a giocare. Ora pensiamo solo a vincere la battaglia contro la pandemia", conclude il ministro.

 

 

Gaia Piccardi per corriere.it

nazionale di calcio femminile

Doveva essere una festa. La prima partecipazione dell’Italia alla prestigiosa Algarve Cup dopo dodici anni di assenza, la finale di stasera contro la Nazionale numero due del ranking Fifa: un Italia-Germania sempre ricca di fascino, uomini o donne che siano. E invece l’avventura dell’Italia di Milena Bertolini in Portogallo si sta rivelando un’odissea di cui nessuno sentiva l’esigenza, con la velata sensazione di essere state fatte partire per il torneo in tempi di coronavirus con un po’ troppa leggerezza (o ottimismo), pur avendo lasciato le convocate del Milan prudenzialmente a Milano. E adesso c’è il problema di riportare le azzurre, che nel frattempo si sono parecchio allarmate per le drammatiche notizie sull’epidemia che hanno letto in questi giorni sui giornali e sul web, a casa.

 

sara gamasara gama

La Federcalcio italiana ha avvisato la Federcalcio tedesca che la nostra squadra avrebbe rinunciato a giocare la finale (già prevista a porte chiuse) quando è arrivata la notizia che il Portogallo avrebbe chiuso i voli con l’Italia per arginare la diffusione del coronavirus. Ma il volo che stamane alle 9 avrebbe dovuto ospitare la delegazione calcistica italiana (non ci sono solo le giocatrici, c’è uno staff che accompagna le ragazze) non è mai partito da Faro. Le azzurre si trovano ancora in Portogallo mentre si muovono le diplomazie per studiare una soluzione. Il volo Alitalia del pomeriggio su Ginevra? Un volo su Torino, soluzione proposta dalla Juve della capitana azzurra Sara Gama? Uno scalo intermedio in un Paese che ci accolga e poi via terra? Con molte frontiere chiuse, le cancellazioni dei voli e l’impazzimento dell’Europa mentre l’epidemia dilaga non è facile aprirsi una strada verso l’Italia. Oltre il danno, insomma, mentre cresce un po’ di malumore, anche la beffa.

La capitana della Nazionale Sara Gama, la c.t. Milena Bertolini ed Elena Linari ITALIA BRASILE SARA GAMA MARTAsara gama milena bertolini

 

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