LA VITA DI UNA PERSONA VALE 7 ANNI DI CARCERE - L’OMICIDIO NAUTICO DIVENTA LEGGE ED ENTRA NELL’ORDINAMENTO ITALIANO: CHI UCCIDE UNA PERSONA MENTRE GUIDA UN’IMBARCAZIONE SI FA SETTE ANNI DI CARCERE CHE POSSONO ARRIVARE A 18 SE SI PROVOCA LA MORTE DI PIÙ PERSONE - NEL TESTO SONO PREVISTE ALCUNE AGGRAVANTI COME AVER COMMESSO IL FATTO IN STATO DI EBBREZZA O SOTTO L’EFFETTO DI STUPEFACENTI O...
Estratto dell'articolo di www.blitzquotidiano.it
L’omicidio nautico diventa legge: carcere fino a 7 anni per chi, guidando un’imbarcazione, nel mancato rispetto delle norme sulla navigazione, provochi per colpa la morte di qualcuno. E’ quanto prevede il progetto di legge approvato definitivamente dalla Camera con 268 sì e un solo contrario, che introduce nell’ordinamento italiano il reato di “omicidio nautico”, paragonandolo di fatto a quello stradale.
Il provvedimento, che porta la firma dei senatori di Fratelli d’Italia Alfredo Balboni e Guido Quintino Liris, aveva già ottenuto il via libera dal Senato a febbraio e, non essendo intervenuta alcuna modifica a Montecitorio, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sarà dunque legge.
Nel testo, si prevedono anche alcune aggravanti come l’aver commesso il fatto in stato di ebbrezza; sotto l’effetto di stupefacenti; senza avere la patente o se l’imbarcazione, con la quale si è provocata la morte di una persona, sia sprovvista di assicurazione. La pena cala fino alla metà se il decesso non è provocato esclusivamente per colpa del conducente, mentre può arrivare fino a 18 anni di detenzione se, con la medesima condotta criminosa, si cagiona la morte di più persone.
La pena aumenta, invece, da un terzo a due terzi se il conducente scappa dopo l’incidente. [...]
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