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IL MONDO IN TRANS - L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ TOGLIE LA TRANSESSUALITÀ DALL’ELENCO DELLE MALATTIE MENTALI: “CLASSIFICARLA COME TALE PUÒ CAUSARE UNA ENORME STIGMATIZZAZIONE PER LE PERSONE TRANSGENDER”  

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Da www.corriere.it

 

La transessualità non è più classificata dall’Oms come malattia mentale. «L’incongruenza di genere è stata rimossa dalla categoria dei disordini mentali dell’International Classification of Diseases per essere inserita in un nuovo capitolo delle ”condizioni di salute sessuale” - , spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità - È ormai chiaro che non si tratti di una malattia mentale e classificarla come tale può causare una enorme stigmatizzazione per le persone transgender».

 

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La decisione di lasciarla in un capitolo dell’International Classification of Diseases (ICD), spiega ancora l’Oms, nasce dall’esistenza di un «notevole bisogno di importanti cure sanitarie», insomma per «garantire l’accesso agli adeguati trattamenti sanitari». Questo potrebbe «portare ad una migliore accettazione sociale degli individui» e, a cascata, «migliorare l’accesso alle cure, perché riduce la disapprovazione sociale», spiega ancora l’Oms.

 

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Negli anni scorsi erano stati diversi i Paesi che, autonomamente e senza aspettare l’Oms, avevano deciso per questo passo. Nel 2012 lo aveva fatto la Francia e nel 2017 la Danimarca e la Svezia. Si tratta di una battaglia che attivisti e attiviste transgender portano avanti da anni dopo quella che portò nel 1973 prima e nel 1990 poi, a depennare l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.

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