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MISTERO ROMANO: LA MOLTIPLICAZIONE DEI PESCI MORTI NEL TEVERE – CENTINAIA DI CARPE E PESCE GATTI, GONFI E IN PUTREFAZIONE, SONO STATI AVVISTATI SULLE SPONDE LE FIUME: UN’OCCASIONE GHIOTTA PER CORNACCHIE E GABBIANI CHE SI SONO RITROVATI IL PRANZO SERVITO – I PESCATORI SONO IN ALLARME: “ABBIAMO PAURA DI UNA CONTAMINAZIONE” - AL MOMENTO LE CAUSE DELLA MORIA SONO IGNOTE…

Raffaella Troili per “il Messaggero”

 

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Galleggiano senza vita nel Tevere. Centinaia di pesci morti, da Ponte Milvio a Ponte Marconi, sotto Castel Sant'Angelo, Ponte della Musica, nel centro di Roma. Un mistero, oltre che una scena inquietante per chi ha deciso nel weekend di farsi una passeggiata lungo il fiume, tra runner, ciclisti e semplici cittadini che si sono trovati davanti a questa inspiegabile strage di pesci sulla maggior parte delle sponde del Tevere.

 

Proprio dove attraversa il centro abitato, che rischia di costituire anche un problema di salute pubblica. I pescatori sono in allarme: «Abbiamo paura, chissà se c'era contaminazione nei giorni scorsi».

 

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La scena è terrificante: centinaia di pesci di varie specie, dalle carpe ai pesce gatti, senza vita, gonfi, in putrefazione, costeggiano le sponde del fiume, gabbiani e cornacchie spiluccano i poveri resti: a lanciare l'allarme sabato era stata una volontaria dell'Oipa, associazione ambientalista a tutela degli animali, quando nel tratto tra Castel Sant'Angelo e Trastevere si è imbattuta nei pesci morti.

 

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Li ha fotografati e avvisato una pattuglia della Polizia di Roma Capitale. Ora l'Oipa chiede alle istituzioni preposte un intervento urgente per accertare le cause all'origine della strage dei poveri animali, anche a tutela della salute pubblica.

 

POCHI INDIZI

«Non abbiamo molti indizi - spiega Claudio Locuratolo, coordinatore delle guardie zoofile dell'Oipa Roma - purtroppo già in passato ci sono stati episodi di questo tipo legati a sversamenti. Abbiamo mandato una richiesta urgente di accertamenti all'Arpa, al dipartimento ambiente di Roma capitale, al gabinetto della sindaca, al I gruppo di Roma Capitale e al dipartimento prevenzione della Asl Roma 1.

 

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Di solito queste morìe possono avvenire dopo forti temporali che però non ci sono stati, la cosa dunque è molto sospetta, se sono morti per avvelenamento è il caso di approfondire anche per un problema di salute pubblica. Vorremmo che qualcuno accertasse se una sostanza tossica ha causato la morte di centinaia di pesci, è necessario un intervento urgente per effettuare campionamenti delle acque e analisi approfondite».

 

E Rita Corboli, delegata romana dell'Oipa: «Che sia fatta luce su questo grave episodio che colpisce la biodiversità della capitale. «Oggi sulla ciclabile le persone erano attonite». Sabato c'è stata una ricognizione della Fluviale della municipale, che ha attivato gli organi competenti per avviare le analisi: saranno eseguite dalla Asl Roma 1 servizio zooprofilassi già oggi.

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Intanto il Reparto Tutela Tevere della Polizia Locale ha dato avvio agli opportuni accertamenti per escludere eventuali sversamenti di sostanze sul Tevere, al momento non è emerso nulla. Per ora resta il mistero sulla causa della strage di pesci nel Tevere: inquinamento da sostanza tossica che ha contaminato l'acqua, malattie parassitarie e infettive, che in tempi di covid aprono scenari impensabili.

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