portland scontri trump black lives matter

COME LA METTIAMO ORA? L’UOMO UCCISO A PORTLAND ERA UN SOSTENITORE DI TRUMP! – INDOSSAVA UN CAPPELLO CON LE INSEGNE DEL GRUPPO DI ESTREMA DESTRA “PATRIOT PRAYER”, CHE GIÈ IN PASSATO SI È SCONTRATO CON I MANIFESTANTI “BLACK LIVES MATTER” – SE L’ANARCHIA E IL CAOS PER LE STRADE NON CESSANO BIDEN RISCHIA GROSSO ALLE ELEZIONI – VIDEO

 

Da www.ilsole24ore.com

 

uomo ucciso a portland

Una persona è stata uccisa sabato sera a Portland a seguito di scontri tra manifestanti di Black Lives Matter e sostenitori del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha reso noto la polizia. La città dell'Oregon è stata un epicentro delle proteste da quando la polizia ha ucciso George Floyd nel Minnesota a fine maggio. La sparatoria è avvenuta intorno alle 20:45 in centro, ha detto la polizia. E' in corso un'indagine per omicidio.

 

scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 7

Il raduno pro-Trump ha attirato in città centinaia di camion pieni di sostenitori di estrema destra del presidente americano. I fan di Trump e i contromanifestanti si sono scontrati per le strade, con persone che sparavano con pistole da paintball dai camioncini e manifestanti che lanciavano oggetti contro di loro.

 

Un video, ripreso dal lato più lontano della strada, mostra un piccolo gruppo di persone in strada all'esterno di quello che sembra essere un parcheggio. Scoppia uno sparo e un uomo crolla in strada.

scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 1

 

La polizia di Portland ha twittato che una manifestazione politica stava “percorrendo tutto il centro della città e che “ci sono stati alcuni casi di violenza tra manifestanti e contro-manifestanti. Gli ufficiali sono intervenuti e in alcuni casi hanno effettuato arresti”. OregonLive ha riportato “scontri” e “momenti di tensione” tra i gruppi, sebbene la polizia non abbia detto se la sparatoria fosse collegata alle manifestazioni.

 

uomo ucciso a portland 1

L'uomo colpito e ucciso indossava un cappello con le insegne di Patriot Prayer, un gruppo di estrema destra che in passato si è scontrato con i manifestanti di Black Lives Matter. Patriot Prayer, fondato a Portland nel 2016 da Joey Gibson, si descrive come sostenitore della libertà di parola e oppositore della presenza pubblica nell’economia e nella società. I nazionalisti bianchi e i gruppi di estrema destra, come Proud Boys e Hell Shaking Street Preachers hanno partecipato ai raduni organizzati da Patriot Prayer, scatenando polemiche e disordini.

scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 4

 

La sparatoria giunge al termine di una settimana di forti tensioni negli Stati Uniti, iniziata quando la polizia di Kenosha, Wisconsin, ha sparato ripetutamente a un nero, Jacob Blake, provocando nuove proteste contro il razzismo e la brutalità della polizia, tra cui il rinvio delle partite dei professionisti dello sport, a cominciare dai playoff dell’Nba di basket. Trump ha risposto alle proteste affermando la necessità di una risposta più dura da parte dello Stato.

scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 5

 

Portland è stata teatro di manifestazioni notturne dopo la morte per soffocamento di George Floyd per opera di un poliziotto a Minneapolis a maggio.

scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 3scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 12manifestanti blm picchiano un uomo 2scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 10alex kyzik, uno degli organizzatori del corteo di portland scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 8scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 9scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 13scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 11supporter di trump al lago allatoonascontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 2supporter di trump al lago allatoona 1supporter di trump al lago allatoona 3supporter di trump al lago allatoona 2scontri a portland tra supporter di trump e black lives matter 6

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…