riconoscimento facciale guerra clearview

LA ZONA DI GUERRA E' IL MIGLIOR CAMPO DI COLLAUDO DI ARMI E TECNOLOGIE MILITARI - L'UTILIZZO DELL'APP DI RICONOSCIMENTO FACCIALE "CLEARVIEW" DA PARTE DELL'UCRAINA PER "SCOPRIRE ASSASSINI RUSSI E IDENTIFICARE I MORTI" STA SOLLEVANDO POLEMICHE - IL TIMORE È CHE LO STRUMENTO POSSA ESSERE USATO PER TRASMETTERE INFORMAZIONI FALSE E CONTROLLARE LE ATTIVITA' DEI CIVILI...

Daniela Lombardi per “la Verità”

clearview ai

 

Continua a suscitare timori l'utilizzo, da parte dell'Ucraina, della app di riconoscimento facciale Clearview, alla quale il ministero della Difesa del Paese in guerra ha avuto libero accesso dopo che la società americana ha offerto i suoi servizi per aiutare a «scoprire assassini russi, combattere la disinformazione e identificare i morti». Sin da quando si è saputo che l'Ucraina si affida a questo tipo di tecnologia, sono state sollevate perplessità.

 

riconoscimento facciale 3

Le zone di guerra, è infatti noto, sono spesso campi di collaudo per gli strumenti di sorveglianza. Mezzi che nascondono una grossa insidia, quella, cioè, di poter essere, in seguito, usati per controllare le attività dei civili, con buona pace della privacy. Le paure legate a Clearview AI sono aumentate da quando si è scoperto che il governo ucraino lo usa per identificare i soldati russi uccisi in combattimento e inviare la notizia alle famiglie, come reso palese dal vice primo ministro ucraino Mykhailo Fedorov.

riconoscimento facciale 1

 

L'apparentemente nobile idea che si cerca di veicolare è che l'applicazione serva per mettere in guardia le famiglie russe, visto che, invece, Mosca tende a nascondere il numero e l'identità dei morti, utilizzando forni crematori mobili per distruggere le prove dei costi, in termini umani, della guerra. Il dubbio, però, è che lo strumento possa essere lo spunto per trasmettere informazioni false (volutamente ai fini della propaganda o involontariamente per errori del sistema) che finirebbero per esacerbare gli animi, senza fondamento.

 

riconoscimento facciale 2

Negli ultimi anni, la società Clearview ha sollevato più di una preoccupazione sull'affidabilità dei dati raccolti e sulle violazioni della privacy. Ora i critici si domandano cosa farà delle informazioni che raccoglie, comprese appunto le «foto di vittime sul campo». Come ha sottolineato Fox Cahn, direttore esecutivo del Surveillance technology oversight project, «quando il riconoscimento facciale inevitabilmente identificherà erroneamente i morti, significherà il crepacuore per i vivi». Ma c'è di più e di peggio.

 

riconoscimento facciale 3

 Secondo Evan Greer, vicedirettore del gruppo per i diritti digitali «Fight for the future», aziende come Clearview «sfruttano la crisi in Ucraina per normalizzare l'uso del loro software dannoso e invasivo». Insomma, c'è il rischio concreto che si stia sperimentando una app i cui confini potrebbero diventare molto labili, anche a guerra finita. Basti pensare che le autorità di Kiev hanno sfruttato il software per verificare che i viaggiatori in Ucraina siano chi realmente dichiarano: eventuali errori porterebbero incidenti diplomatici difficili, poi, da gestire.

 

riconoscimento facciale

 Il sistema di Clearview funziona confrontando le immagini di un soggetto con un database di 10 miliardi di volti. La società, fondata a New York nel 2017, è avversata anche dalle Big tech come Facebook, Linkedin, Youtube e Twitter, che le hanno intimato di smettere di appropriarsi delle immagini dalle loro piattaforme. Il Garante per la privacy italiano ha condannato la società per aver violato le leggi sulla privacy e ha ordinato di cancellare tutti i dati sui residenti in Italia.

riconoscimento facciale 4riconoscimento faccialericonoscimento facciale in aeroportoriconoscimento faccialericonoscimento faccialericonoscimento facciale 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…