
“LA GENTE SEMBRAVA PARLARE SOLAMENTE DEL MIO PESO. È STATO ORRIBILE” – A 45 ANNI KATE WINSLET NON SI È ANCORA RIPRESA DALLE BATTUTE VELENOSETTE SUL SUO FISICO DOPO AVER GIRATO TITANIC: “QUELLE CONTINUE OSSERVAZIONI SUL MIO PESO HANNO DANNEGGIATO LA FIDUCIA IN ME STESSA. DI SICURO È PASSATO, MA CREDO MI ABBIA FATTO CAPIRE CHE PROBABILMENTE ALL’EPOCA NON ERO PRONTA PER LA CELEBRITÀ” – VIDEO
Simona Marchetti per "www.corriere.it"
kate winslet e leonardo di caprio in titanic 2
Quando nel 1997 è uscito «Titanic», Kate Winslet aveva 21 anni e si ritrovò giudicata non tanto per la sua performance accanto a Leo DiCaprio, quanto per il suo peso. Non a caso la comica Joan Rivers la prese in giro ai tempi, chiosando sul fatto che «se avesse perso anche solo un paio di chili, Leo sarebbe riuscito a restare sulla zattera».
Una battuta fuori luogo, ma nemmeno la più cattiva di tutte quelle che la 45enne attrice si sentì ripetere in quegli anni e che hanno comprensibilmente minato la sua sicurezza, al punto da farle passare la voglia di andare a Hollywood «perché pensavo “se è questo che mi dicono in Inghilterra, cosa succederà quando arriverò lì” – ha confessato la Winslet, ora paladina della "body positivity", in una lunga intervista al Guardian - . Quelle continue osservazioni sul mio peso hanno danneggiato la fiducia in me stessa e hanno anche alterato la mia idea di bellezza.
Mi sono sentita molto sola e ricordo di aver pensato che quello che stavo vivendo era orribile e che volevo che passasse in fretta. Di sicuro è passato, ma credo mi abbia fatto capire che probabilmente all’epoca non ero pronta per la celebrità».
Non riesce da darsi pace
Ripensandoci adesso, dopo oltre 20 anni, l’attrice non riesce ancora a darsi pace di certi commenti crudeli sulla stampa e non solo. «La gente sembrava parlare solamente del mio peso e nelle interviste non mancavano mai di mettere l’accento sul mio fisico in carne o sulla mia taglia. È stato orribile. Mi hanno affibbiato l’etichetta di coraggiosa e schietta, ma in realtà stavo solo difendendo me stessa».
kate winslet e leonardo di caprio in titanic 4
Allargando invece il discorso sulla sua carriera, il premio Oscar per «The Reader» del 2008 ha ammesso che il suo attuale rammarico è di aver lavorato con Roman Polanski per «Carnage» del 2011 e con Woody Allen per «La Ruota delle meraviglie» del 2017, viste le accuse di violenza sessuale mosse in seguito contro di loro.
«Non avrei dovuto lavorare con Woody o Roman e sarò sempre alle prese con questi rimpianti. È semplicemente incredibile per me pensare che quegli uomini siano stati tenuti in così grande considerazione nell’ambiente e per così tanto tempo, ma al tempo stesso sfido chiunque nell’industria cinematografica a negare che avere una parte nei loro film non fosse una cosa molto ambita».
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