stupro

“LA RAGAZZA NON VOLEVA. FURONO PRESI DA ISTINTI NORMALMENTE CONTROLLABILI” – ARRIVA LA MOTIVAZIONE DELLA CONDANNA IN CORTE DI APPELLO DELL’EX CARABINIERE PIETRO COSTA, CONDANNATO A 4 ANNI PER AVER VIOLENTATO UNA STUDENTESSA AMERICANA A FIRENZE. INSIEME A LUI QUELLA NOTTE C’ERA L’EX APPUNTATO MARCO CAMUFFO, GIÀ CONDANNATO A 4 ANNI E 2 MESI IN VIA DEFINITIVA: “LA RICOSTRUZIONE DEI CINQUE-SEI MINUTI INCRIMINATI NON PUÒ CHE RICONDURSI ALLE INIZIATIVE PARALLELE DEI DUE MILITARI CHE IN UN CORTOCIRCUITO MENTALE HANNO MESSO A RISCHIO LA…”

Da www.repubblica.it

 

stupro 2

"Furono presi da istinti normalmente controllabili". Un "cortocircuito mentale" lungo sei minuti. E' questa la motivazione della sentenza della Corte di Appello con cui l'ex carabiniere Pietro Costa era stato condannato a 4 anni, accusato di violenza sessuale su una studentessa americana nella notte tra il 6 e 7 settembre 2017 a Firenze. Il verdetto dei giudici era arrivato lo scorso 5 aprile. Quella notte assieme a Costa c'era anche l'ex appuntato Marco Camuffo che con il rito abbreviato era già stato condannato però a 4 anni e 2 mesi in via definitiva. 

 

stupro 1

"La ricostruzione dei cinque-sei minuti incriminati non può che ricondursi alle iniziative parallele dei due militari che in un cortocircuito mentale e presi da istinti normalmente controllabili hanno messo a rischio la loro stessa carriera nell'Arma oltre a commettere un reato dallo stesso Costa definito mostruoso. Le conseguenze - scrive la presidente della seconda sezione, Angela Annese - sul piano personale oltre alla destituzione dall'Arma sono state immaginabili: entrambi i carabinieri sono stati condannati a 5 mesi e 10 giorni di reclusione militare, pena sospesa, dalla Cassazione per il reato militare di violata consegna, per aver lasciato l'auto di servizio incustodita e con all'interno le armi".

stupro 3

 

Secondo la ricostruzione dei fatti, la pattuglia dei due ex carabinieri quella notte si fermò per una sosta a un locale a piazzale Michelangelo. Costa e Camuffo diedero poi un passaggio a due ragazze incontrare sul posto, entrambe studentesse Usa, per riaccompagnarle a casa. Le giovani vivevano in un appartamento del centro storico fiorentino. Salirono tutti nell'abitazione e a quel punto, denunciarono poi le giovani, sarebbe avvenuta la violenza sessuale. 

 

stupro 2

Per la sentenza della Corte d'Appello "non si può parlare di un corteggiamento iniziato in discoteca suggellato con un bacio che in una manciata di minuti avrebbe travolto ogni censura giungendo a un rapporto sessuale completo". Nelle motivazioni viene scritto che su quel "bacio la sentenza di primo grado ha focalizzato la cesura tra il voluto e il subito, il confine tra il lecito e l'illecito in un rapporto sessuale". Per questo motivo "l'accusa a carico di Pietro Costa risulta da una serie di elementi di fatto che l'appello difensivo non è riuscito a smontare". 

stupro 4stupro 1

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”