ANCHE GLI OPERAI POSSONO ESSERE FELICI – IL CASO LAMBORGHINI, DOVE OGGI SI VOTA IL NUOVO PIANO INTEGRATIVO CHE PREVEDE UNA SETTIMANA DI PERMESSI SPECIALI IN PIÙ: I LAVORATORI SCEGLIERANNO SE SFRUTTARE IL TEMPO LIBERO O GUADAGNARE PIÙ SOLDI. PERCHÉ MEGLIO STA IL DIPENDENTE E MEGLIO LAVORA – E IL SINDACATO GONGOLA…
Franco Giubilei per “la Stampa”
lamborghini sant'agata bolognese
C' è chi andrà a correre la mezza maratona lontano da casa, chi si farà una vacanza, chi ne approfitterà per passare più tempo con i figli, ma la parola chiave resta comunque il tempo, una settimana di permessi speciali retribuiti all' anno (a condizione di aver esaurito le ferie), e l' uso che i lavoratori della Lamborghini vorranno farne.
Sempre che, in totale libertà, non decidano di tenersi l' equivalente in busta paga e sempre ammesso, naturalmente, che i 1.600 dipendenti dell' azienda di Sant' Agata Bolognese approvino con un referendum il nuovo patto integrativo siglato fra Fiom Cgil e proprietà.
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Le operazioni di voto saranno ultimate oggi, ma la sensazione è che i punti contenuti nella bozza di contratto - una novità assoluta in Italia - siano largamente condivisi. Del resto, questa fabbrica che fila col vento in poppa di vendite e fatturati (rispettivamente più 10% e più 11% nel 2017) e nuove assunzioni (più 200 l' anno scorso cui stanno per aggiungersene altre 150) «è un laboratorio unico nel nostro Paese», gongola il sindacato, autore della proposta sui permessi aggiuntivi.
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I diretti interessati approvano: «Voterò sicuramente sì - dice Riccardo D' Angelo, 25 anni, addetto alla linea di produzione della Huracàn -. Alcune persone hanno bisogno di avere più ore per se stesse, e questa è un' opportunità molto utile». Giovane, molto motivato, aggiunge che l' acconto sulla tredicesima che serve per finanziare i giorni di riposo supplementari probabilmente lo lascerà al suo posto nella retribuzione ma, come si dice, mai dire mai: «Potrei approfittarne per passare qualche giornata al di fuori dal lavoro, per staccare la spina e avere più tempo per la mia compagna e gli amici».
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Raffaele Mazzucco, che ha un anno in più e lavora al collaudo, è in sintonia con lui: «Io ho già votato sì all' accordo, la cosa veramente positiva è che si sceglie liberamente e non è più una cosa imposta, a seconda dei bisogni e della situazione che ci si trova in casa. A me può dare la possibilità di fare una vacanza in più in un periodo in cui è difficile o impossibile farla».
La prospettiva muta con l' avanzare dell' età, quando la presenza di figli o genitori anziani può rendere preziosissimi quei cinque giorni lavorativi di permessi in più, che molto probabilmente saranno frazionabili in ore: «La vedo come una cosa molto, molto positiva - spiega Carlo Remondi, 51 anni di cui 28 trascorsi in Lamborghini, operaio alla linea montaggio motori Ventador -. Ho due figli di 9 e 11 anni, e questa è un' occasione che l' accordo mi dà di gestire il mio tempo al meglio. Penso che lo impiegherò nello stare con loro, perché mi accorgo che crescono e che non ci sono stato. Ci giocherò a pallone, andrò in bicicletta insieme ai ragazzi, se no diventano grandi e poi te ne rendi conto quando ormai è troppo tardi».
Del resto, la filosofia che ispira le politiche aziendali concordate col sindacato, spiegano i delegati Fiom, che qui a Sant' Agata hanno firmato 49 accordi in tre anni, discende da un felice connubio fra forte tradizione sindacale emiliana e un concetto tutto tedesco di cogestione con le rappresentanze dei lavoratori (la Lamborghini è del gruppo Audi Volkswagen): dopo le 100 ore di diritto allo studio in più rispetto alle 150 del contratto nazionale, dopo i corsi di pilates gratis per i dipendenti, per citare solo due esempi, è in arrivo lo smart working, cioè la possibilità di lavorare da remoto, da una sede diversa da quella dell' azienda.
Tutto questo in ossequio al principio che «meglio sta il dipendente e meglio lavora».
Emilio Veronese, 43 anni, addetto alla selleria, racconta: «Io ho tre figli di 3, 10 e 14 anni, hanno età ed esigenze diverse che vanno messe d' accordo. Qui c' è un concetto di fabbrica nuovo, e dev' essere così, perché vivo senza il pensiero di non sapere come accompagnare il bimbo il giorno dopo, e se sono sereno lavoro bene. Ho anche la mia passione che è la corsa, corro i 10mila e i 5mila e così ho la possibilità di praticarla».
L' accordo coinvolge anche gli impiegati come Gemma Cazzante, neo-delegata Fiom: «Sono mamma single di una figlia di sei anni, sicuramente poter scegliere di avere accesso a una settimana di ferie in più ti dà la possibilità di organizzare più liberamente la tua vita.
Poter stare con tua figlia o anche solo il fatto di andare in vacanza con lei, il passare più tempo con loro quando sono piccoli, aiuta a sentirti più libero mentalmente e a lavorare meglio. E lo decidi tu».