figli violenti

FESTIVAL HORROR - UN 20ENNE DI SANREMO LEGAVA LA MADRE AL GUINZAGLIO - LA RIEMPICA DI SBERLE E DI INSULTI QUINDI LA PORTAVA "A SPASSO" PER CASA COME UN CANE MENTRE IL PADRE PREFERIVA NON VEDERE - LA DONNA TROVA LA FORZA DI RIVOLGERSI AGLI ASSISTENTI SOCIALI: ORA IL RAGAZZO SI TROVA IN CARCERE

LORENZA RAPINI e PAOLO ISAIA per 'www.lastampa.it'

figli violenti

 

SANREMO - È una storia di terribile degrado, quella scoperta in un appartamento della periferia di Sanremo. Botte, insulti, violenze psicologiche, richieste continue di denaro.

 

Un girone infernale che, al momento, non si sa da quando andasse avanti. E che si ripeteva sempre uguale, ogni giorno.

 

A finire nei guai, dopo una segnalazione partita dai servizi sociali, è un ragazzo di 20 anni che tormentava la madre di 57 arrivando addirittura a trascinarla in giro per casa con il guinzaglio del cane: una umiliazione reiterata, confermata al momento dai segni scoperti dagli assistenti sociali sul collo della donna. 

 

violenza dei figli 2

Esausta, ma soprattutto precipitata in un vortice di paure, la cinquantasettenne nelle scorse settimane si è rivolta ai servizi sociali del Comune. Impossibile continuare a convivere con quel figlio di appena 20 anni diventato ormai un tiranno.

 

La donna ha raccontato il suo inferno domestico entrando nei particolari. Non soltanto le sberle, gli strattoni, le parolacce: per mettere a segno il suo completo dominio psicologico sulla madre e completare l’annullamento della personalità della donna il ragazzo ha studiato un metodo da film dell’orrore.

 

violenza dei figli

Sistemava, questa la ricostruzione delle forze dell’ordine, un guinzaglio al collo della donna e, dopo le botte, la portava «a spasso», come fosse un cane, tra le stanze di casa. Il padre, anche lui terrorizzato dal ragazzo, per sfuggire alle sue angherie spesso dormiva fuori, sistemandosi in un furgone sotto l’appartamento. Preferiva non vedere, allontanarsi: dava al figlio un po’ dei soldi che questo continuamente chiedeva e lasciava l’alloggio, esasperato, terrorizzato. Non aveva nemmeno la forza di difendere la moglie. 

 

ABUSI

La mamma prima ha subìto, poi, fortunatamente, ha trovato la forza di dire no. Si è rivolta ai servizi sociali, per un aiuto. E ha trovato qualcuno che non soltanto l’ha ascoltata: gli assistenti hanno chiamato la polizia, cercando il modo di tirarla fuori dall’incubo. Troppo gravi i racconti della donna. 

 

Le indagini, tra ascolto di testimoni, pedinamenti e microspie installate nell’appartamento, hanno portato il pm Paola Marrali a chiedere una misura cautelare in carcere. Il provvedimento è stato firmato dal gip Paolo Luppi e l’altra mattina è stato eseguito. L’accusa per il ventenne sanremese è di maltrattamenti in famiglia. Per la madre, adesso, si apre un percorso di recupero. 

figli violenti 2

abuso familiare

 

abusi su parenti

sono un deficente BART SIMPSON

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