coltello accoltellamento

LEGGE SENZA GIUSTIZIA - IN PROVINCIA DI RIMINI UN 23ENNE EGIZIANO ACCOLTELLA QUATTRO PASSANTI, UN CARABINIERE INTERVIENE, SPARA E LO UCCIDE E ORA E’ INDAGATO PER ECCESSO DI DIFESA - LA PROCURA SOSTIENE SIA UN ATTO DOVUTO MA IL MILITARE HA AGITO CON SCRUPOLO: HA ESPLOSO DIVERSI COLPI DI AVVERTIMENTO IN ARIA MA IL 23ENNE HA REAGITO AI TENTATIVI DI FERMARLO - QUANDO SI È SCAGLIATO CONTRO IL CARABINIERE COL COLTELLO IN MANO, QUESTI PER DIFENDERSI HA SPARATO PRIMA A TERRA E POI AL CORPO - IL 23ENNE AVREBBE POTUTO FARE UNA STRAGE: INSEGUIVA I PASSANTI CON IL COLTELLO IN MANO…

Estratto dell’articolo di Micol Lavinia Lundari Perini per www.repubblica.it

 

Notte di terrore nel Riminese, con quattro persone accoltellate e l’aggressore che resta ucciso da un colpo di pistola dopo l’intervento dell’Arma. Un carabiniere, il comandante della stazione di Verucchio Luciano Masini, è ora indagato con l’ipotesi di reato di eccesso di difesa. “Un atto dovuto” secondo la Procura. Sul corpo del giovane sarà svolta l’autopsia.

 

AGGRESSIONE CON IL COLTELLO

A Villa Verucchio un uomo di origini egiziane di 23 anni è stato ucciso nella notte di Capodanno da un carabiniere dopo aver compiuto una serie di aggressioni in strada colpendo passanti con un coltello da cucina e reagendo ai tentativi dei carabinieri di fermarlo. Sono quattro (e non cinque come sembrava inizialmente) le persone ricoverate negli ospedali della zona a seguito delle aggressioni in strada e un testimone racconta: “Ha ferito due miei amici, noi scappavamo, non volevamo ci inseguisse tra la folla, sarebbe stato un disastro”. “Onore al carabiniere”, scrive su Facebook Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti.

 

AGGRESSIONI IN SERIE NELLA NOTTE DI CAPODANNO

Un’escalation di violenza così concitata che in un primo momento aveva fatto pensare a cinque feriti, risultati poi quattro. Prima di mezzanotte il giovane ha colpito per primo, assalendolo alle spalle, un 18enne che stava acquistando sigarette a un distributore automatico: cinque le coltellate fra schiena e volto. La vittima è stata raggiunta dagli amici e soccorsa, ma l’aggressore li ha inseguiti.

AGGRESSIONE CON IL COLTELLO

 

Tornato poi sui suoi passi, il 23enne avrebbe colpito un altro 18enne, al busto e alla schiena; e anche una coppia di turisti romani sessantenni, lui colpito in maniera più grave. I feriti sono stati portati tutti al Bufalini di Cesena – uno di loro è stato operato – e a quanto risulta non versano in pericolo di vita.

 

Non è chiaro perché il giovane abbia aggredito persone in strada che stavano festeggiando la fine dell’anno. All'arrivo della pattuglia il comandante dei carabinieri avrebbe esploso diversi colpi di avvertimento in aria, ma il 23enne ha reagito ai tentativi di fermarlo e si è scagliato contro il militare col coltello in mano: questi per difendersi ha sparato prima a terra e poi contro la figura e il giovane egiziano è morto. Sarebbero dodici, in totale, i colpi esplosi. Sono al vaglio degli inquirenti video e registrazioni audio in cui l’egiziano pronuncerebbe frasi in arabo, in queste ore oggetto di traduzione. In tasca gli sono stati trovati un cellulare, un Corano tascabile e una corona per pregare.

 

CHI ERA L’AGGRESSORE

AGGRESSIONE CON IL COLTELLO

Il 23enne ucciso potrebbe essere lo stesso che due giorni fa in strada Villa Verucchio minacciava i passanti con un coltello da cucina. Era entrato irregolarmente in Italia circa due anni fa prima di presentare sul territorio richiesta di protezione internazionale, richiesta che era stata poi accolta. Era stato aiutato da una cooperativa sociale della zona a trovare un appartamento che condivideva con altri ragazzi e stava cercando un impiego stabile dopo avere fatto lavori saltuari anche come muratore. […] In casa sono stati trovati dei farmaci ma non si sa se fossero suoi.

 

Emerge intanto una testimonianza di quanto successo la notte scorsa: a parlare è un 18enne. "Ci seguiva con il coltello in mano, ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. Noi scappavamo e lui dietro che ci inseguiva. […]".

 

AGGRESSIONE CON IL COLTELLO

[…] Secondo alcuni testimoni pare che l'egiziano prima di colpire il 18enne al distributore e poi l'amico mentre scappavano, abbia aggredito, senza ferirlo, un uomo ad un bancomat.

L’iscrizione nel registro degli indagati del comandante è “un atto dovuto - ha detto la procuratrice capo, Elisabetta Melotti - che darà anche la possibilità al comandante di nominare un difensore e un perito per seguire l'autopsia".

 

[…] I sindacati: “Gratitudine verso servitore dello Stato”

"Se c'è un sentimento che dovrebbe prevalere in questo momento, quello è la gratitudine nei confronti di un servitore dello Stato che ha evitato una strage", è il commento di Massimiliano Zetti, segretario del Nuovo sindacato carabinieri (Nsc). “[…]

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…