i soldati russi tagliano l orecchio al terrorista della crocus city hall e glielo fanno mangiare attentato mosca russia

LA LEGGE DEL TAGLIONE DI PUTIN: ORECCHIO CHIAMA ORECCHIO – I SOLDATI RUSSI HANNO ARRESTATO UN PRESUNTO TERRORISTA DELLA CROCUS CITY HALL DI MOSCA, GLI HANNO TAGLIATO L’ORECCHIO DESTRO E L’HANNO COSTRETTO A MANGIARLO – LE QUATTRO PERSONE FERMATE SONO IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO: IMMIGRATI DEL TAGIKISTAN E POVERI IN CANNA, SI SONO FATTI RECLUTARE DA ANONIMI "PREDICATORI" PER APPENA 5MILA EURO...

IL VIDEO QUI: 

https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/attacco-a-mosca-arrestato-secondo-terrorista-tagliano-orecchio-e-glielo-fanno-mangiare/465517/466474

 

I SOLDATI RUSSI TAGLIANO L ORECCHIO AL TERRORISTA DELLA CROCUS CITY HALL E GLIELO FANNO MANGIARE

ATTACCO A MOSCA, ARRESTATO SECONDO TERRORISTA. IL VIDEO SHOCK: TAGLIANO ORECCHIO E GLIELO FANNO MANGIARE

Estratto da www.repubblica.it

 

Un video di pochi secondi pubblicato sui social media e rilanciato dai canali Telegram del media indipendente russo Meduza e del sito bielorusso Nexta mostra quello che viene presentato come l'arresto di uno dei sospettati dell'attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca.

 

Nel filmato shock, uno dei soldati taglia l'orecchio destro all'uomo e lo costringe a mangiarlo. […] Meduza scrive che il breve video è stato diffuso da canali Telegram russi: "La registrazione di 24 secondi mostra un uomo in abiti mimetici che tiene l'arrestato a terra, poi gli punta un coltello all'orecchio destro e ne taglia un pezzo. Quindi l'ufficiale tenta più volte di mettere il pezzo di orecchio tagliato nella bocca del sospetto terrorista, dopodiché lo colpisce in faccia". […]

 

I TAGIKI PUNITI COL TAGLIO DELL'ORECCHIO E LA DUMA INVOCA: "PENA DI MORTE"

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”

 

ATTENTATO ALLA CROCUS CITY HALL DI MOSCA

Un uomo viene schiacciato a terra, e una mano armata di coltello gli taglia con un colpo solo un pezzo di orecchio e cerca di infilarglielo in bocca. La vittima prova a sputarlo, fuori campo si sentono risa. Un altro video mostra un uomo con la testa fasciata come un uovo di Pasqua, il sangue che gli inzuppa la maglietta dal lato destro, e l'interrogatore gli intima di rispondere perché «ti è rimasto ancora un orecchio».

 

Poche ore dopo che il video ha sconvolto il segmento russo di Internet, il canale Telegram di TopaZ, al secolo Evgeny Rasskazov, un militante del gruppo neonazista "Rusich", ha messo all'asta il coltello «tagliaorecchio» insanguinato, sostenendo che a tenerlo è la mano di un suo follower, e promettendo di versare parte dei soldi ricavati – attualmente tre mila euro, ma il tetto massimo dell'offerta è di 100 mila – in beneficenza per le vittime della strage nel centro Crocus.

i presunti attentatori della corcus city hall di mosca 5

 

[…] Esibire le facce degli arrestati con evidenti segni di pestaggi è una consuetudine dei programmi di cronaca nera, ma il taglio dell'orecchio è qualcosa di inedito, che esce direttamente dalle leggende oscure della guerra.

 

A torturare l'arrestato sono uomini in uniforme, forse agenti russi, forse ceceni del battaglione Ahmat, il corpo scelto di Ramzan Kadyrov. È una strana alleanza, quella tra i musulmani ceceni, i suprematisti bianchi russi e i reparti d'assalto dei servizi russi, ma sembra che l'operazione per catturare i quattro sospetti terroristi in fuga abbia coinvolto decine di uomini (più i bielorussi che vantano di aver contribuito a bloccare la cellula).

 

attentato alla crocus city hall di mosca

È una vittoria che ha molti padri, e quattro volti (anche se la Bbc sostiene che almeno altri due attentatori sarebbero morti dentro il Crocus, e di essere in possesso del documento di uno di loro), pesti, insanguinati, terrorizzati, dei tagiki che confessano di essere stati reclutati dall'Isis per uccidere il maggior numero di russi nel minor tempo possibile.

 

Le lunghe ore di attesa per una dichiarazione di Vladimir Putin erano state verosimilmente dedicate dal Cremlino a scegliere dove dirigere l'odio che si sarebbe potuto distillare dalla carica di paura e rabbia che Mosca sta provando. La pista ucraina […] era una scelta quasi scontata, già anticipata da propagandisti altolocati.

 

LA FUGA DEGLI ATTENTATORI DELLA CROCUS CITY HALL - MOSCA

Ma anche se Putin sta attento a indicare gli ucraini – almeno per ora – come solo dei complici di «terroristi che non hanno nazionalità», i volti, e i nomi, degli arrestati parlano da soli, e rappresentano un capro espiatorio perfetto per molti russi. Il tagiko, l'immigrato (clandestino o legale) dall'Asia Centrale, il "nero", la mano d'opera più numerosa, sfruttata e peggio pagata della Russia, l'esercito di spazzini, muratori, tassisti e scaricatori che in cambio di pochi euro accetta lavori che i russi considerano troppo sporchi e poveri.

 

attentato alla crocus city hall di mosca 18

Sono i protagonisti principali delle morti in cantiere, delle aggressioni dei naziskin, e dei micro-scontri di civiltà con i russi, e le russe, e eventuali misure contro l'immigrazione – probabilmente devastanti per una economia già a corto di braccia di maschi mandati in guerra – verrebbero applaudite fragorosamente da milioni di elettori. Un pericolo che probabilmente è stato già colto da qualcuno al Cremlino, almeno a giudicare dal rapper pro-putiniano Timati che ha fatto appello contro il montare dell'odio interetnico: «I tagiki non hanno nessuna colpa di quello che hanno fatto questi bastardi».

i presunti attentatori della corcus city hall di mosca 1

 

Restano molte domande, per esempio, perché i membri dei commando hanno utilizzato per una fuga di 400 chilometri la stessa auto già segnalata al Crocus, e come mai si sono fatti reclutare da anonimi "predicatori" che li avrebbero «contattati in chat su Telegram» per appena 5 mila euro «versati sulla mia carta».

 

Resta il contrasto stridente tra gli arrestati, giovanotti magri che a malapena parlano russo, aspiranti tassisti e mancati parrucchieri, collezionisti di ordini di espulsione e di pignoramenti per debiti di poche decine di euro, e i commandos spietati che poche ore prima avevano ucciso quasi 150 persone in un blitz di appena 18 minuti, maneggiando i mitra con la sicurezza che viene soltanto da una lunga esperienza militare. La Russia ferita però non ha bisogno di domande, ma di risposte, e di certezze […]

I SOLDATI RUSSI TAGLIANO L ORECCHIO AL TERRORISTA DELLA CROCUS CITY HALL E GLIELO FANNO MANGIAREattentato alla crocus city hall di moscaattentato alla crocus city hall di moscaattentato alla crocus city hall di moscaattentato alla crocus city hall di moscaattentato alla crocus city hall di mosca

 

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...