1. LETTERA DEGLI AVVOCATI DI FRANCESCA DELLERA PER SMENTIRE LA LIAISON CON IL BOSS DELLA PIZZA CONNECTION CONTINI RIPRESA DAI VERBALI DEI PM DA “REPUBBLICA” E PUBBLICATA DA DAGOSPIA: “LA NOTIZIA È FALSA E COME TALE DESTITUITA DI OGNI FONDAMENTO” 2. AVVISATE LA DELLERA CHE OGGI SULLA STORIACCIA TORNA A INZUPPARE IL BISCOTTO IL ‘’CORRIERE DELLA SERA’’: “CHISSÀ QUANTO C’È DI CONTRAPPASSO NEL RITROVARSI O’ ROMANO TRA I FLIRT ATTRIBUITI DOPO EMANUELE FILIBERTO, CHRISTOPHER LAMBERT, YANNICK NOAH E JOHN BRYAN, IL PLAYBOY TEXANO NOTO PER AVER BACIATO NIENTEMENO CHE L’ALLUCE A SARAH FERGUSON. I SITI DI GOSSIP L’HANNO ADDIRITTURA INSERITA TRA I “DIECI ROSPI” CHE DOVETTE INGOIARE VERONICA. PETTEGOLEZZO CHE TROVEREBBE APPOGGIO SU UNA VOCE DAL SEN (!) FUGGITA A TINTO BRASS: “BERLUSCONI SI INVAGHÌ DELLA DELLERA QUANDO VIDE UNA SUA FOTO SUL SET DEL MIO FILM, ‘’CAPRICCIO’’. UN GIORNO LE MANDÒ UN VISONE TUTTO BIANCO E FRANCESCA CHIESE CONSIGLIO A MIA MOGLIE: “CHE DEVO FARE?”. MIA MOGLIE RISPOSE: “PRENDILO, CARA, PRENDILO”. E LEI LO PRESE””

1. LA LETTERA DI SMENTITA DI FRANCESCA DELLERA
Spett.le
Dagospia.com



Via e-mail all'indirizzo rda@dagospia.com

c.a. dottor Roberto D'Agostino

Egregio Direttore,

nell'interesse della signora Francesca Dellera, che ci conferisce mandato professionale, dobbiamo rappresentarLe quanto segue.

In data odierna è stato pubblicato un articolo dal titolo: "1. FERMI TUTTI! DALLA ‘PIZZA CONNECTION' DEI 23 RISTORANTI ROMANI SBUCA UNA VECCHIA RELAZIONE SEGRETA TRA L'ATTRICE FRANCESCA DELLERA E IL BOSS EDOARDO CONTINI - 2. UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA, FONDAMENTALE PER RICOSTRUIRE GLI AFFARI DELLA CAMORRA, HA RACCONTATO ANCHE DI "DEBOLEZZE" DEL BOSS EDOARDO CONTINI, SPIETATO NELLE SUE PUNIZIONI, MA TENERO CON LA SUA AMANTE, L'ATTRICE FRANCESCA DELLERA - 3. "ERA L'ANNO DEI MONDIALI, IL '90, ERAVAMO DETENUTI INSIEME IN CARCERE; EDOARDO MI CONFIDÒ DI AVERE AVUTO UNA RELAZIONE EROTICA CON FRANCESCA DELLERA E MI DISSE CHE LUI GLI AVEVA PROCURATO ANCHE DELLA COCAINA CHE CONSUMAVANO INSIEME'' in cui è dato leggere, per quello che qui interessa, quanto segue:

 

"L'ATTRICE E IL BOSS. Un collaboratore di giustizia, fondamentale in questa inchiesta per ricostruire gli affari della camorra, ha raccontato anche di "debolezze" del boss Edoardo Contini, spietato nelle sue punizioni, ma tenero con la sua amante, l'attrice Francesca Dellera. «Era l'anno dei Mondiali, il ‘90 - dice il collaboratore ai pm - eravamo detenuti insieme in carcere; Edoardo mi confidò di avere avuto una relazione erotica con la nota attrice Francesca Dellera e mi disse che lui gli aveva procurato anche della cocaina che consumavano insieme. Fu proprio Salvatore (mi sembra) Righi a presentare a Edoardo la".

Tale notizia è falsa e come tale destituita di ogni fondamento; è altresì lesiva dell'onore, della reputazione, della identità personale e dell'immagine della signora Francesca Dellera che non ha mai conosciuto Edoardo Contini né tanto meno Salvatore Righi.

Si tratta di diffamazione gravissima in contrasto con quelli che sono i diritti personalissimi della signora Francesca Dellera che, pertanto, si riserva di agire nelle opportune sedi giudiziarie a propria tutela.

Si chiede, dunque, l'immediata rimozione dal sito dell'articolo diffamatorio e che tale smentita venga pubblicata ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 8 della legge 47 del 1948, così come modificato dall'art. 42 della legge 416 del 1981.


2. IL BOSS CHE IN CARCERE RACCONTÃ’ AI COMPAGNI L'AMORE CON FRANCESCA DELLERA
Goffredo Buccini per il Corriere della Sera

La pupa e il boss, variante pulp della «Bella e la Bestia», è archetipo che funziona sempre: nella sceneggiata napoletana e nei tribunali. Dunque ecco che dalle carte della nuova Pizza Connection, dov'è narrato lo sbarco camorrista nella Capitale, spuntano una bellona storica che ha fatto sognare almeno due generazioni di maschietti e uno storico Malamente, incubo di almeno quattro generazioni di guaglioni e povere vittime.

Lei è Francesca Dellera, che Tullio Kezich descriveva con metafora verista: una fisicità parlante ; lui, Edoardo Contini, alias O' Romano , camorra imprenditrice. Un pentito controverso come O' Nasone Giuseppe Misso sostiene che il padrino gli rivelò in cella la sua storia rovente con la morbida ninfa del «Capriccio» di Tinto Brass. «Era l'anno dei Mondiali», mette a verbale O' Nasone , parafrasando Venditti: quelli di Italia ‘90.

Lei ha trascorso l'ultimo lustro a rendersi quasi invisibile - tra il rifugio di Parigi e quello dei Parioli - forse inseguita davvero troppo da quella sua fisicità. Dunque dev'essere un bell'incubo sentirsi risucchiare in quest'universo di soprannomi grotteschi, cuori tatuati e scannapecore accolti nella Roma mondana per qualche tiro di coca.

Vera o falsa che sia, si tratta di smargiassata camorristico-sessuale: gomitate bavose davanti a un poster dietro le sbarre, «chella è a' femmena mia », par di vederli; e Francesca è vittima di qualche rigo di verbale di troppo come qualsiasi donna può essere vittima dell'indiscrezione d'un uomo stolto.

Anni fa, raccontò a Cesare Lanza: «Forse per una suggestione infantile, mi piace l'uomo gangster, da cui bisognerebbe stare alla larga». Nel mondo occhiuto delle scartoffie di Procura, questa parrebbe persino una confessione stragiudiziale. Nel mondo normale, la sua liaison dangereuse dovrebbe essere ascritta alla sempre vasta categoria del chi-se-ne-frega.

Non fosse che, paradossalmente, la cronaca nera qui acciuffa la cronaca rosa, e la diva invisibile si trova sovraesposta: luci della ribalta a sua insaputa. Diceva di lei uno dei suoi mentori, Marco Ferreri, che non aveva il problema di ottenere le cose, «ma di volerle dopo averle ottenute». E infatti sappiamo che la felicità non sta nell'avere ciò che si desidera ma nel desiderare ciò che si ha. Chissà se Francesca ha desiderato tutto quello che ha avuto, dalla natia Latina a salire e scendere per curve e dossi di quell'accento pontino che un po' l'ha punita a dispetto del corpo sontuoso, costringendola a qualche doppiaggio.

Chissà quanto c'è di contrappasso nel ritrovarsi O' Romano tra i flirt attribuiti dopo Emanuele Filiberto, Christopher Lambert, Yannick Noah e John Bryan, il playboy texano noto per aver baciato nientemeno che l'alluce a Sarah Ferguson. I siti di gossip l'hanno addirittura inserita tra i «dieci rospi» che dovette ingoiare Veronica. Pettegolezzo che troverebbe appoggio su una voce dal sen (!) fuggita a Tinto Brass: «Berlusconi si invaghì della Dellera quando vide una sua foto sul set del mio film, Capriccio . Un giorno le mandò un visone tutto bianco e Francesca chiese consiglio a mia moglie: "Che devo fare?". Mia moglie rispose: "Prendilo, cara, prendilo". E lei lo prese».

Era il 1987, e quello fu il suo esordio: pescata in discoteca, lei raccontò d'aver dato persino qualche buca al maestro, pigra, svogliata e irresistibile come solo una ninfa popolana sa essere. Se non sono tutte bubbole, la relazione con O' Romano sarebbe più o meno di quegli anni, e dunque l'ignaro Cavaliere avrebbe di nuovo sfiorato un intreccio di fili ad alta tensione erotico-giudiziaria, per la gioia di procuratori comunisti e sceneggiatori.

Mito? Realtà? Lei rispose così a chi le chiedeva della relazione «con un uomo molto importante»: «Non ne parlo, la mia vita è altro». Cha peau . Come Jessica Rabbit, che impersonò per spot, la disegnano maliarda. In realtà dice cose di buonsenso che mal s'attagliano al cliché: «Preferisco farmi ricordare attraverso la pubblicità piuttosto che fare la televisione, che detesto... mai mi lascerei avvilire da un ruolo di soubrette, io sono un'attrice».

La Lollo, sul set della nuova «Ciociara », le ammollò per gelosia ceffoni dolorosi, «uso il metodo verità». Lei reagì con una spettacolare sberla figurata: «Doveva fare la madre, ma voleva ancora fare la figlia...». Quando lo scorso novembre la sorprendono a far shopping a Milano, è sparita già da un pezzo. Sicché i paparazzi si fanno sotto, curiosi e ribaldi. È ancora bella, ma il tempo ha forse reso un po' afona la fisicità parlante. Francesca apre un ombrello e si ripara: dai flash, dagli sguardi morbosi, da quei maschietti di cui O' Romano e O' Nasone sono infine caricature nere, deformi ma rivelatrici come in uno specchio di luna park.

 

 

tn francesca dellera full francesca dellera EDOARDO CONTINI EDOARDO CONTINI lch08 trionfo balconata delleradellera01delleradellera francesca 0008Tinto Brass con MoglieTinto BrassTinto Brass e Debora Caprioglio

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…