KISS ME HARDY – LE LETTERE D’AMORE DI BOB DYLAN A FRANCOISE HARDY, SCRITTE DA UN CAFFÈ DEL GREENWICH VILLAGE E MAI SPEDITE – IL BARISTA LE HA CONSERVATE E DUE SUOI AMICI ALLA FINE LE HANNO INVIATE – BOB LA CONOSCEVA SOLO GRAZIE A UNA FOTO, POI SI SONO INCONTRATI, NEL 1966, A PARIGI: “MI HA FATTO ASCOLTARE 'JUST LIKE A WOMAN' E 'I WANT YOU'
Francesca Pierantozzi per il Messaggero
Lei cantava «tutti i ragazzi che han la mia età» e lui «Just like a woman», ma che importa: lui la amava, follemente. Di lei aveva solo una foto, era tutto quello che aveva conosciuto e sapeva di lei, ma l'amava e le scriveva lettera d' amore in un caffè a Greenwich Village: «For Françoise Hardy».
Quelle lettere il poco più che ventenne Bob Dylan non le ha mai spedite, di lei sapeva solo la bellezza, ma nemmeno l'indirizzo. Le scriveva con la stessa macchina che si portava dietro per scrivere canzoni, e poi stropicciava i fogli e li buttava via. Non sapeva che poi li recuperava il patron del bar, tutti, scrupolosamente. Un tesoro che il barista ha lasciato a due amici, che alla fine hanno pensato di spedirle davvero quelle lettere, for Françoise Hardy. Ai tempi di Internet, l'indirizzo è stato più facile da trovare.
La cantante le ha ricevute poco tempo fa, a 78 anni. «È doloroso quello che scrive, ha raccontato ieri Françoise Hardy a France Inter, parla della distanza geografica, del fatto che questa distanza rende le cose impossibili e che magari non serve innamorarsi tanto di una foto. Ma dice anche che non ha bisogno di conoscermi per sapere chi sono».
LA FOTO
A quei tempi, l'inizio degli anni Sessanta, lui sta per far uscire The Freewhilin', lei ha appena registrato Tous les garçons et les filles. Bob ha visto una foto di lei e ne è rimasto folgorato. Non sarà l'unico: David Bowie, Mick Jagger, John Lennon sono pazzi di lei, di questa ragazza con la frangia, con la voce così calda, dolce, sempre imbronciata, che si scrive le canzoni da sé. «Una fissazione romantica da adolescente - dice oggi Françoise dell'amore ragazzino del futuro Nobel.
L' ALBUM
Della cantante è appena uscito il 28esimo album, Personne d'autre. Lei e Bob si sono incontrati una sola volta, la sera del 24 maggio 1966. Françoise sta girando Grand Prix di John Frankenheimer: implora il regista di farle saltare un giorno di riprese: c'è Bob Dylan all'Olympia. (Saprà cinquant' anni dopo che lui le ha già scritto lettere d' amore).
Il concerto comincia. A metà, lui decide di improvvisare alla chitarra elettrica. Fischi del pubblico. Lui se ne va. Sa che nel pubblico c' è Lei e chiede di farla venire in camerino, altrimenti non se ne parla: non esce più sul palco. Lei va, lui la vede, lei ragazza amata della foto, e lo convince a finire.
bob dylan e francoise hardy nel 1966
Françoise ha ricordato ieri: «Adoravo le sue canzoni, ma quando l'ho visto mi ha fatto paura, sembrava che stesse molto male, mi sono detta che stava per morire, non potete immaginare quanto fosse magro. Il concerto fu un fiasco, il pubblico era deluso».
La invita a un party nella sua suite, al George V. «Non ero a mio agio - ha raccontato Hardy all'Express - A un certo punto mi ha chiesto di andare con lui nella sua camera, mi ha fatto ascoltare Just like a Woman e I Want You. Solo tanti anni dopo, scrivendo la mia autobiografia, mi sono detta che forse voleva dirmi qualcosa. Ero molto ingenua». Non si sono mai più rivisti.
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