tullio pironti

LIBRI, PROSTITUTE E CAZZOTTI - SE NE VA A 84 ANNI TULLIO PIRONTI, IL PUGILE-EDITORE PIÙ IRREGOLARE, CORAGGIOSO E ARMATO D'INTUITO DEL NOSTRO PANORAMA LETTERARIO – AMATO DA NANDA PIVANO E ERMANNO REA, HA PUBBLICATO DELILLO E CARVER, EASTON ELLIS E ANNA RICE - LA RACCOLTA DI POESIE EROTICHE NAPOLETANE, PUBBLICATE SOTTO FALSO NOME. IL LIBRO-REPORTAGE "LA LUNGA NOTTE DEI FEDAYN" E LA STORIA DELL’AVVENENTE MARIA 'A LONGA' E DELLE SIGARETTE "CU' O SFIZIO” - VIDEO

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/libri-cazzotti-ndash-prostitute-boxe-bestseller-ottant-39-anni-149557.htm

 

 

 

Riccardo De Palo per "il Messaggero"

 

tullio pironti 99

Tullio Pironti ebbe il fiuto di lanciare per primo, in Italia, scrittori del calibro di Bret Easton Ellis, Don DeLillo, Raymond Carver, il Premio Nobel egiziano Naghib Mahfuz. L'editore, che si è spento ieri all'età di 84 anni, era uno dei simboli di piazza Dante, a Napoli, dove sorgevano la libreria e la sede della casa editrice.

 

Come non ricordare, nel 1986, la prima edizione di Meno di zero di un ancora giovanissimo Ellis, con la stessa copertina (molto punk) dell'edizione americana di Simon & Schuster, e l'anno seguente (su consiglio di Fernanda Pivano) la pubblicazione di Rumore bianco, di DeLillo, stampato in trentamila copie, e forse più? Erano anni in cui gli autori stranieri emergenti ancora facevano sensazione, e ogni nuova tendenza finiva subito in classifica. L'intuito fu geniale.

tullio pironti 14

 

LA NAZIONALE Pironti era stato, in gioventù, un discreto pugile, convocato anche dalla nazionale italiana: sono almeno cinquanta gli incontri da lui disputati nella sua categoria, i pesi welter. Ma l'editoria ce l'aveva nel sangue. I suoi avi, come raccontò lui stesso, iniziarono l'attività, finché suo padre, Antonio, gli lasciò la libreria. Il resto è storia. Pironti decise di lanciare una raccolta di poesie erotiche napoletane, pubblicate sotto falso nome. Il grande balzo arrivò nel 1972, con il libro-reportage La lunga notte dei Fedayn scritto dal giornalista Domenico Carratelli all'indomani della strage di atleti israeliani durante i Giochi di Monaco. Da allora, Pironti non si è più fermato.

tullio pironti 19

 

Tra gli autori italiani, pubblicò anche Il camorrista, il libro sul bandito Raffaele Cutolo, di Giuseppe Marrazzo. Nella sua autobiografia Libri e cazzotti raccontò una vita affrontata con uno stile tra il corsaro e il paladino. Gli anni da scugnizzo, la boxe, l'editoria. L'uomo che pubblicava romanzi meravigliosi era, a sua volta, un romanzo straordinario. Aveva un carattere da guascone, ma allo stesso tempo un po' timido. Pironti raccontava in quel libro i tram con gli scugnizzi, i venditori ambulanti come l'avvenente Maria a longa, che vendeva sigarette di contrabbando, sciolte. «Nella scollatura generosa - ricordava Pironti - con miracoli di equilibrio poneva e tratteneva una decina di sigarette». Le chiamavano «le sigarette cu' o sfizio».

 

GLI AMICI C'era, anche in quel libro, una prefazione di Fernanda Pivano, che l'amava di un amore totalmente ricambiato: «Un'amicizia più dolce e preziosa non l'ho mai avuta», confessava l'editore. Nanda fu uno dei suoi numi tutelari, uno dei suoi più preziosi consiglieri. La sua è stata una vita di successi, ma anche di cazzotti dolorosi, intesi come flop, grane giudiziarie. Pironti fu un protagonista dell'editoria meridionale, che ebbe sempre la sensazione di «avere mancato l'ultimo traguardo».

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