lifting renee zellweger

FILLER DI BUONA DONNA - UN LIFTING, SE ESEGUITO CORRETTAMENTE, NON ALTERA I TRATTI SOMATICI DEL VISO E DURA NEL TEMPO - SONO SEMPRE DI PIU’ LE INCARTAPECORITE CHE RICORRONO A INZIEZIONI E FILI SOTTOCUTANEI SPAVENTATE DA RISULTATI INNATURALI

Antonio Ottaviani per la Repubblica - Salute

 

rene zellwegerrene zellweger

Sempre più spesso si parla di metodiche non invasive in medicina e chirurgia estetica, in contrapposizione ad interventi chirurgici apparentemente più aggressivi e meno efficaci. Senza nulla togliere alla validità dei vari "fillers" e "treads" usati in medicina estetica e alle varie tecniche chirurgiche mini-invasive, sarebbe utile chiarire che queste non rappresentano una alternativa agli interventi chirurgici veri a propri, ma ne possono rappresentare un valido complemento.

 

mickey rourkemickey rourke

Infiltrazioni (fillers) e fili sottocutanei (treads), ad esempio, sono proposti in alternativa all' intervento di lifting del viso. Chiariamo subito che l' intervento di lifting del viso, eseguito secondo i canoni corretti, permette di eliminare la cute rilassata e trattare i piani sottocutanei (Smas) in modo da ottenere risultati naturali e duraturi. Così può migliorare sensibilmente anche il rilassamento del collo e la regione frontale del viso, sempre a patto che venga eseguito da mani esperte e in ambiente protetto (sala operatoria e struttura sanitaria adeguata).

 

meg ryanmeg ryan

Questi risultati non possono essere ottenuti con semplici iniezioni e ancor meno con l' uso di fili sottocutanei, che invece possono attenuare in maniera palliativa i segni dell' età. Un' altra considerazione riguarda i risultati di un lifting chirurgico non eseguito correttamente e che si evidenziano con un aspetto eccessivamente "tirato" e innaturale, altre volte con incongruenza tra la pelle del viso troppo tirata e un collo rilasciato perché non è stato trattato chirurgicamente in maniera adeguata. Questi sono i "cattivi" risultati, che essendo particolarmente evidenti diventano le "icone" sbagliate del lifting del viso e portano le persone ad aver paura di assumere un aspetto artificiale dopo un intervento di questo tipo.

 

donatella versacedonatella versace

Una reazione assolutamente giustificata. Ma un lifting eseguito correttamente non dovrebbe alterare le caratteristiche somatiche, bensì dovrebbe eliminare i segni dell' età in maniera armonica e naturale. Un dubbio che assilla spesso i pazienti è relativo alle cicatrici. La paura è quella che i segni restino visibili per sempre. Ma va detto che le incisioni necessarie per eseguire questo intervento vengono fatte in corrispondenza di pieghe cutanee già esistenti; e quindi dopo qualche settimana diventano praticamente invisibili. Spesso mi viene detto che i lifting "si vedono". Non mi stanco di ripetere che i lifting che "si vedono" sono il risultato di interventi eseguiti da mani inesperte, mentre i risultati corretti sono quelli che danno un aspetto riposato e naturale.

centri chirurgia estetica centri chirurgia estetica

 

Risultati poco naturali si ottengono, invece, anche quando il chirurgo non considera nel contesto del viso che va a ridisegnare, anche l' eventuale appesantimento delle palpebre sulle quali il passare degli anni fa sentire il suo effetto. Le palpebre superiori di solito hanno cute in eccesso che può avere come effetto anche difficoltà di apertura degli occhi con conseguente stanchezza.

 

Medicina estetica Medicina estetica

Quelle inferiori, invece, possono apparire gonfie per la presenza di borse adipose; anche qui ci può essere pelle in eccesso, che può essere eliminata insieme alle borse, con risultati estremamente vantaggiosi. Insomma, nel momento in cui si decide di affidare al chirurgo il ringiovanimento del viso, si dovrebbe considerare anche un' eventuale blefaroplastica da associare al lifting, per ottenere un risultato più armonico e naturale.

Chirurgia estetica e interventi che vanno di moda Chirurgia estetica e interventi che vanno di moda

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME