sangalli giovanna venturini

SANGALLI CEDRONI - ''LO CONSIDERAVO COME UN PADRE POI COMINCIARONO LE MOLESTIE”, IL RACCONTO DELLA EX SEGRETARIA DEL NUMERO 1 DI CONFCOMMERCIO: “COMINCIÒ A DIRMI "IO TI AMO”, SI TOGLIEVA I PANTALONI, ERO PARALIZZATA, AVEVO TIMORE E RISPETTO DI UN SUPERIORE CHE AVREBBE ANCHE POTUTO FARMI PASSARE PER PAZZA” – E SULLA DONAZIONE DI QUEI 100MILA EURO, ''NON SEMBRAVA UNO CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA'' - VIDEO

 

Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

 

carlo sangalli 2

Nonostante tutto Giovanna Venturini, 54 anni, sposata, parla di Carlo Sangalli, presidente Confcommercio, con un certo rispetto. Intervistata nella sua casa di Roma, spesso si riferisce all' uomo di cui per anni è stata la segretaria e che adesso accusa di averla molestata sessualmente, chiamandolo «il presidente».

 

Quali sono stati i vostri rapporti?

«Ottimi, è sempre stata una persona per bene. Per me era come un padre, ma alla fine del 2010 si trasformò. Cominciò a dirmi "Io ti amo, dimmi che mi ami". Gli rispondevo "Non la amo"».

 

Poi?

«Ha sempre avuto l' abitudine, quando arrivava in ufficio a Roma, di cambiarsi. Iniziò togliendosi la camicia davanti a me, poi i pantaloni, poi diceva che aveva un dolore a una spalla e aveva bisogno di un massaggio e che si sentiva tanto solo. Finché tentò di baciarmi...».

 

Cosa fece?

«Piansi, lo implorai; "sia bravo, sia buono"».

 

giovanna venturini

Avrebbe potuto uscire dalla stanza o chiamare aiuto.

«Fino a pochi mesi prima per me era stata la persona più buona del mondo. Ero paralizzata, avevo timore e rispetto di un superiore che avrebbe anche potuto farmi passare per pazza».

 

Si confidò con qualcuno?

«No, e visto quello che mi sta succedendo avrei fatto bene a sopportare in silenzio».

 

Cosa fece?

«Mi ammalai nel fisico e nella mente. La situazione mi lacerava dentro».

 

Cosa accadde?

«Un superiore, Angelo Bafundi, si accorse che stavo male. Gli raccontai tutto, mi disse di parlare anche con il direttore generale Francesco Rivolta e registrare quando ero sola con il presidente altrimenti non sarei stata creduta. Non volevo creare problemi, fare denunce, non volevo niente. Solo che finisse tutto. Il 4 aprile 2012 poggiai il cellulare che stava registrando sulla scrivania di Sangalli e gli dissi "non posso più lavorare per lei, non ce la faccio più a sostenere questa situazione tra noi"».

carlo sangalli 1

 

Nel colloquio non parla di molestie e pare trattare Sangalli con una certa gentilezza.

«Ero terrorizzata, non riuscivo a parlare. Pensavo di fare una cosa illegale. Lui disse che avrebbe smesso, che non l' avrebbe fatto più, che sarebbe andato a confessarsi. Se non aveva fatto nulla, perché lo disse?».

 

Parlò con qualcuno della registrazione?

«Con Bafundi e Rivolta. Loro lo dissero a Duilio Aragone, braccio destro di Sangalli, che sentì la registrazione e rimase sconcertato».

 

Diventò la segretaria di Rivolta.

«Ero felice, pensavo fosse finita. Ma pian piano cominciai a sentirmi perseguitata. Non ero più gradita».

Il 20 marzo 2014 scrisse ad Aragone delle molestie.

«Gli rammentai quello che gli avevo già detto. Rispose che ne avremmo parlato il giorno dopo. Se non avesse già saputo tutto, mi avrebbe chiesto spiegazioni. La mattina successiva gli ripetei che non ne potevo più, ma era un po' incattivito. Minacciai di andare dai carabinieri».

 

Non lo fece, però.

giovanna venturini

«No. Perché lui mi tranquillizzò. Ne parlai a Bafundi che confidò la situazione al vicepresidente Ugo Margini, al quale confermai tutto».

 

Quando ne parlò con la sua famiglia?

«A ottobre 2018 dopo tre anni terribili. Non volevo addolorare mio marito e i miei figli. Si sono arrabbiati. Siamo una famiglia unita, ho chiesto e avuto il loro sostegno».

 

La difesa di Sangalli sostiene che tra lei e Rivolta ci sia stata una relazione e che avete organizzato un complotto.

«Falsità, invenzioni. Mio marito ha sempre saputo dell' ottimo rapporto di stima, affetto e riconoscenza che ho con Rivolta il quale ha vissuto la tragedia della mia vita».

 

luigi di maio carlo sangalli

E le foto mentre entrate e uscite da casa sua e vi baciate sulle labbra?

«Ma quali labbra. Forse un bacio di saluto sulle guance. È un' abitazione di Confcommercio che io gestivo per il direttore generale».

 

Cosa fece Rivolta?

«Parlò con il presidente, disse che Sangalli lo voleva come mediatore, che voleva chiedere scusa, risarcire il danno con una regalia e dare le dimissioni. Eravamo contenti di questa soluzione».

 

Fu lei a chiedere i soldi?

«No. Rivolta mi disse che era un' iniziativa di Sangalli».

 

Quanto le offri?

giovanna venturini la donna che ha accusato carlo sangalli di averla molestata

«Non ne avevo idea. Il 22 dicembre 2017 mi furono accreditati sul conto 100 mila euro.

Qualche giorno prima mi aveva fatto vedere una busta chiusa dicendo che conteneva 10 mila euro. "Il presidente vuole che passi un buon Natale". La rifiutai».

 

Come si arrivò alla donazione con Rivolta testimone?

francesco rivolta ex dg confcommercio

«Fui io a chiederlo, non ero tranquilla. Volevo fare le cose con trasparenza. Rivolta annunciò che Sangalli avrebbe dato altri 100 mila euro. Il 19 gennaio andammo dal notaio, il presidente pagò anche 16 mila euro di tasse. Lo ringraziai e mi strinse la mano. Il notaio gli chiese il perché della donazione, lui rispose "va bene così". Non pareva uno con la pistola alla tempia».

 

Erano in sospeso le dimissioni.

«Il primo marzo mio marito chiese a Rivolta perché non c' erano state nonostante le sue assicurazioni. Da allora ciascuno sarebbe stato libero delle proprie azioni».

 

In primavera i tre vicepresidenti vengono a sapere.

«Borghi, Coppa e Uggè (che invitarono Sangalli a dimettersi, ndr ) mi chiesero conferma e gliela diedi».

 

carlo sangallicarlo sangalli

E ora?

«Sono disgustata. Rivoltare un caso di molestie contro chi ha agito sempre a tutela della Confcommercio e della propria famiglia è inaccettabile».

sangallisangalli

Ultimi Dagoreport

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATO, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…