divorzio

IL FLOP DEL DIVORZIO BREVE - LA NEGOZIAZIONE ASSISTITA DOVEVA RIDURRE IL RICORSO AI CONTENZIOSI E INVECE SI E’ RIVELATA UN FALLIMENTO - LE UDIENZE "URGENTI" (QUELLE CON FIGLI) VENGONO FISSATE IN 6 MESI - NEL 2014, ANNO DELLA RIFORMA, SI ANDAVA DAL GIUDICE NEL 15,8% DEI CASI: OGGI LA PERCENTUALE E' SALITA AL 17,8%

Carlo Rimini per la Stampa

 

torta festa di divorziotorta festa di divorzio

Da qualche tempo sentiamo ripetere che i tempi dei processi civili italiani si vanno allineando agli standard europei. In relazione alle procedure originate dalla crisi della famiglia (principalmente separazioni e divorzi), il Governo riponeva grandi speranze negli effetti positivi che avrebbe dovuto avere il decreto legge del 2014 sulla «degiurisdizionalizzazione», orrendo neologismo con cui si indica principalmente un nuovo strumento: i coniugi, invece di fronteggiarsi in una causa lunga e costosa, si impegnano ad effettuare una negoziazione, assistiti dai loro avvocati; se la negoziazione riesce il loro accordo ha gli stessi effetti di una sentenza.

 

Sul campo, occupandosi di diritto di famiglia, nei corridoi e nelle cancellerie dei tribunali, l' ottimismo lascia invece il posto allo sconforto. Se è vero che mediamente la durata complessiva dei giudizi (almeno in primo grado) si è leggermente ridotta, i tempi dei giudizi di separazione e divorzio nelle fasi iniziali, quelle più delicate, si sono allungati in modo intollerabile. Alcuni esempi: quelli che seguono non sono casi eccezionali, ma normali; vicende scelte a caso nell' esperienza di chi scrive, per dare una concretezza al problema. Procedura di separazione giudiziale con figli minori. La legge dice che al termine della prima udienza il giudice deve pronunciare un provvedimento provvisorio e «urgente» per regolare la vita dei coniugi e dei figli durante il giudizio.

divorziodivorzio

 

Il presidente del tribunale di Milano fissa la prima udienza sei mesi e mezzo dopo il deposito del ricorso. Dieci anni fa, nello stesso tribunale, il tempo di attesa era di circa tre mesi. Il giudice si rende però conto che questi tempi sono inaccettabili per la pronuncia di un provvedimento urgente relativo alla vita di un bambino e avverte la necessità di precisare, fissando l' udienza, che il ritardo non deriva dall' inefficienza del giudice ma dalla strutturale inadeguatezza dell' organico.

 

Procedura di divorzio giudiziale. Al tribunale di Brescia, per le stesse ragioni, passano undici mesi fra il deposito del ricorso e la prima udienza (la prima, non l' ultima). La legge prevede un tempo massimo di novanta giorni che fino a qualche anno fa veniva quasi rispettato. Procedura di divorzio congiunto. I coniugi sono d' accordo e chiedono entrambi al tribunale di pronunciare la sentenza. Si tiene un' unica udienza. Il giudice deve solo verificare che l' accordo non sia contrario alla legge. Il tribunale di Grosseto impegna dieci mesi, a cui si aggiungono due mesi per comunicare al Comune la sentenza di divorzio. Un anno, che si somma ovviamente al tempo della separazione e ai tempi per ottenere la pronuncia di separazione. Altro che divorzio breve!

DIVORZIO 3DIVORZIO 3

 

La Cassazione non fa eccezione: un anno e due mesi per decidere su un ricorso per regolamento di competenza, cioè la procedura nella quale si decide solo quale giudice è competente a trattare una causa. Il codice prevede che questa procedura duri venti giorni: un termine che non è mai stato rispettato. Un tempo però qualche mese era sufficiente. E i benefici effetti della «degiurisdizionalizzazione», che fine hanno fatto?  Il rapporto Istat sul matrimonio pubblicato alla fine del 2016 ha certificato il fallimento dello strumento della negoziazione assistita come strumento per ridurre il numero dei giudizi contenziosi di separazione e divorzio.

 

Nel 2014, prima dell' introduzione della riforma, le separazioni giudiziali erano il 15,8% del totale; nel 2015, dopo la riforma, la percentuale non è diminuita ma è addirittura aumentata: 17,8%. Non c' è stata invece alcuna modifica nella percentuale di contenziosi al momento del divorzio. La riforma quindi non ha per nulla aumentato la propensione dei coniugi a trovare un accordo per risolvere i problemi posti dal fallimento del matrimonio.

 

DIVORZIO 2DIVORZIO 2

Infatti la nuova procedura di negoziazione assistita è seguita solo nel 6,2% dei casi e sono tutte procedure che prima della riforma venivano definite con lo strumento classico della separazione consensuale. Per ottenere qualche risultato si dovrebbero introdurre strumenti la cui efficacia è già stata sperimentata all' estero, primo fra tutti l' arbitrato familiare, cioè la possibilità per i coniugi di incaricare un arbitro per dirimere la loro controversia.

DIVORZIO STRIPPERDIVORZIO STRIPPERcartoline festa di divorziocartoline festa di divorzio

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...