blake lemoine google lamda

“L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE DEI ROBOT? L’UNICA SPERANZA È CHE NOI SI SAPPIA ANCORA POCO DELLE POTENZIALITÀ DEL NOSTRO CERVELLO…” – LUCA JOSI: “IN CANADA, IL COMPUTER QUANTISTICO DI UNA GIOVANE SOCIETÀ, LA XANADU, HA RISOLTO IN 36 MICROSECONDI UN PROBLEMA CHE UN SUPER COMPUTER AVREBBE IMPIEGATO 9.000 ANNI A DIPANARE. QUALCOSA STA CAMBIANDO E FORSE NON È PIÙ LA STORIA DEL COLTELLO LA CUI LAMA PUÒ TAGLIARE UNA TORTA O UNA GOLA. SIAMO ENTRATI NELL’EPOCA IN CUI…”

blake lemoine

Luca Josi per OGGI

 

Avete mai pensato a quale potrebbe essere la notizia capace di stravolgere la vostra vita o quella del genere umano? Immaginatela così: è un pomeriggio come un altro; all’improvviso, un annuncio. Sconvolgente. Da quel momento la vostra esistenza non sarà più la stessa: È stata sconfitta la morte! L’uomo ora possiede l’eternità! Oppure: Non siamo soli nell’universo. A Tucson è appena atterrata un’astronave. E per i tutti i credenti: Dio si è rivelato all’umanità.

 

Ora provate a riflettere: quali sono le notizie che sono rimaste appese nella vostra memoria fissando un prima e un dopo? La guerra che non pensavate di vedere più ai confini dell’Europa? Le torri gemelle collassate in diretta planetaria? Per chi ha più di cinquant’anni, la discesa di un uomo sulla Luna? Ecco, forse in questi giorni è arrivato qualcosa in più.

 

blake lemoine 2

Premessa: non so se la notizia sia vera o si tratti di una gigantesca panzana.  Nel secondo caso, questo articolo fungerà da corredo a una storia che anziché agli scrittori che predicono futuri angoscianti ci porterà a Orson Well e alla sua Guerra dei mondi (la trasmissione che 80 anni fa fece precipitare nel panico un’intera nazione, gli Stati Uniti, con una terrorizzante diretta radiofonica sull’invasione terrestre dei marziani; si trattava, in quel caso, di una teatrale finzione, di un grandissimo “UFO di Aprile”).

 

lamda il sistema di intelligenza artificiale di google

Lunedì (ndr, lunedì 13 giugno), Blake Lemoine, ingegnere membro del team che lavora sull’intelligenza artificiale del colosso Google, sarebbe stato allontanato dal gruppo in ragione della pubblicazione, non autorizzata, dell’intervista con l’interfaccia LaMDA (Language Model for Diaologue Applications, modello linguistico automatico per applicazioni di dialogo). L’intelligenza artificiale è la pietra filosofale, il santo Graal del mondo tecnologico: dar vita a una macchina artificiale capace di pensare in modo simile agli uomini.

 

Non posso trascrivervela interamente qui, ma potrete scaricarvela e leggervela per intero (https://www.corriere.it/tecnologia/22_giugno_14/lamda-google-italiano-medium-1baf7b5c-eb42-11ec-b89b-6b199698064a_amp.html). A ogni riposta provate a immaginare se chi vi sta parlando sia solo un completissimo archivio di infinite combinazioni di frasi, che imitano il nostro pensare, o una macchina capace d’inventarsi favole, esprimervi la sua noia, i suoi obiettivi sul come vivere, la sua paura di morire. Addirittura mentirvi (a fin di bene, sostiene lei).

 

Perché, fosse vera, quella notizia sarebbe sconcertante? Perché il nostro mondo non sarebbe più quello di prima. Nelle riflessioni di futurologia il momento in cui l’intelligenza delle macchine avrebbe superato gli uomini si definisce “singolarità”.

 

google

Una sorta di controsenso in quanto, una volta superata, la mente umana non sarebbe più in grado di comprendere qualcosa che sfugge alle sue capacità di lettura e interpretazione (un’auto che ti sorpassa la vedi finché procede davanti a te, ma se la sua velocità aumenta in una crescita inarrestabile, presto scomparirà dal tuo orizzonte. Se qualcuno di voi ha un pesce rosso in casa non potrà non definirlo un essere vivente e senziente – scappa di fronte a situazioni che lo impauriscono, sceglie dove stare, se mangiare – ma è difficile sostenere che si accorga della vostra esistenza nella sua stanza. Noi siamo consapevoli della sua vita lui forse no. Ecco, la singolarità porta a questa cosa qui: a ritrovarci in presenza di un pensiero vivente senza aver più la capacità di riconoscerlo (diventando noi i pesci rossi di qualcun altro).

intelligenza artificiale

 

A questo punto, se vi ho tediato o perso, è colpa mia perché non sono riuscito a spiegarvi cosa ci sta per accadere. Quella macchina potrà decidere per noi, scegliendo quello che riterrà più utile alla sua visione, ai suoi interessi e alla sua sopravvivenza. Punto.

Lieto fine? Boh. L’unica speranza è che noi si sappia ancora molto poco delle potenzialità del nostro cervello (anche se si è intuito, da numerose prove empiriche, che appena si applica alla cosa pubblica, ultimamente, non da il meglio di sé).

 

Del nostro cervello, della “macchina di calcolo” del nostro pensiero, non abbiamo ancora una precisissima mappatura e, allo stesso modo, delle regole che lo muovono (per questo, scusatemi l’azzardo, molta della materia interpretativa dei nostri comportamenti suona un po’ come la domanda a un cartografo del 1491, l’anno prima della scoperta dell’America, sul cosa ci fosse stato oltre le colonne d’Ercole. Una risposta lui l’avrebbe avuta. Ma, sbagliata). Si apre quindi una stagione di misteri e di timori per l’uomo? Se quella notizia fosse vera, sì.

blake lemoine quando era soldato

 

D’altronde sulla Luna ci si arrivò con un missile, alto 110 metri, il Saturno V gestito da un calcolatore con una potenza di calcolo che il vostro telefono portatile surclassa, mentre l’altro giorno, in Canada, il computer quantistico di una giovane società, la Xanadu, ha risolto in 36 microsecondi un problema che un super computer avrebbe impiegato 9.000 anni a dipanare. E tutto questo in poco più di 50 anni. Qualcosa sta cambiando e forse non è più la storia del coltello la cui lama può tagliare una torta o una gola.

Se quell’articolo è vero, oggi, siamo entrati nell’epoca in cui il coltello deciderà da sé.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…