putin missile sarmat

PUTIN CE L’HA GROSSO (IL MISSILE) - IL LANCIO DEL SARMAT È L’ENNESIMO MESSAGGIO PER L’OCCIDENTE. CHE HA REAGITO CON INDIFFERENZA: DAL PENTAGONO HANNO MINIMIZZATO, ANCHE PERCHÉ I SATELLITI SPIA AMERICANI HANNO IDENTIFICATO CON FACILITÀ IL TRAGITTO DEL RAZZO, E DEDOTTO CHE NON RAPPRESENTAVA UNA MINACCIA - IL TWEET DI MARIA ANTONIETTA CALABRÒ: “IL PATRIARCA DI MOSCA KIRILL AVRÀ BENEDETTO ANCHE IL NUOVO MISSILE SARMAT? IL NOME È TUTTO UN PROGRAMMA: “SATANA 2”

 

 

1 - L’ULTIMA SFIDA DI PUTIN, TESTATO IL MISSILE “SATANA 2”

Anna Guaita per “il Messaggero”

 

RUSSIA - IL MISSILE SARMAT

È un messaggio che deve «fornire spunti di riflessione per coloro che cercano di minacciare il nostro paese». Vladimir Putin ha riconosciuto le sue intenzioni intimidatorie senza mezzi termini, poco dopo aver assistito al lancio del Sarmat, detto anche Satana 2, il nuovo missile balistico intercontinentale che prende il posto del vecchio Voyevoda dell'epoca sovietica.

 

IL LANCIO

sarmat il nuovo missile intercontinentale russo 1

Il lancio è avvenuto ieri, nella Russia del nord, con tragitto verso est e la penisola di Kamchatka. Le reazioni del Pentagono sono state pacate, per vari motivi, primo fra tutti il fatto che i satelliti spia hanno identificato il tragitto del missile e dedotto che non rappresentava una minaccia per gli Usa o gli alleati.

 

sergei shoigu vladimir putin

Ma c'è da notare che Mosca stessa aveva seguito la regola che vuole che quando una potenza nucleare fa simili esperimenti ne avverta gli altri Paesi nucleari, onde evitare qualche catastrofico fraintendimento.

 

In forma non ufficiale, il Pentagono ha anche fatto notare che gli Usa erano al corrente da anni della preparazione di questo missile di eccezionale potenza e portata. Il lancio, si spiega, viene interpretato più come un messaggio simbolico, secondo la tradizione putiniana di creare una «ambiguità strategica» che tenga i nemici in costante allarme.

 

RUSSIA - IL MISSILE SARMAT

Nel frattempo però anche i partner occidentali stanno cambiando la loro strategia, e stanno inviando al fronte quegli armamenti pesanti che avevano rifiutato all'inizio dell'invasione. Zelensky ha notato il mutamento di rotta e ieri, dopo aver lamentato che se avesse avuto queste armi all'inizio gli ucraini avrebbero «già ristabilito la pace e liberato il nostro territorio dagli occupanti», ha riconosciuto che «l'Occidente ha un atteggiamento più caldo verso l'Ucraina».

 

vladimir putin

A Washington intanto Joe Biden non solo ha adottato nuove sanzioni contro una banca commerciale russa, ma ha anche annunciato un altro paniere di 800 milioni di dollari di aiuti militari, che fa seguito a quello già approvato la scorsa settimana, che conteneva l'invio anche di elicotteri da combattimento.

 

Invece, sulla questione dei caccia, John Kirby portavoce del Pentagono ha tagliato corto, limitandosi a spiegare che «oggi in Ucraina ci sono molti più caccia di due settimane fa», mentre sulle voci secondo cui gli ucraini avrebbero ricevuto da un aereo spia Usa le coordinate per colpire l'incrociatore russo Moskva il Pentagono oppone un totale silenzio.

VLADIMIR PUTIN CON UN LINGOTTO D'ORO

 

GLI AIUTI MILITARI

Sempre ieri il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha confermato che la Ue fornirà a sua volta altri aiuti militari per il valore di 1.5 miliardi di euro. Vari Paesi che mandano a Zelensky le armi che chiede con insistenza vogliono però aiutare senza esporsi, soprattutto dopo le minacce di Putin.

 

E lo stesso Zelensky preferisce che non si sappia troppo, per conservare l'elemento della sorpresa che tanto gli è stato di aiuto finora. Si sa tuttavia che ogni giorno allo United States European Command, l'Eucom, a Stoccarda, in Germania arrivano fra gli 8 e i 10 voli e non solo dagli Usa.

UCRAINA - TANK A MARIUPOL

 

Quelli di cui si sa per certo, ultimissimi nella lista, sono stati dal Canada, con l'invio di artiglieria pesante, dalla Gran Bretagna che ha appena trasferito missili Brimstone, dal governo ceco carri armati T-72 e veicoli corazzati BMP-1, mentre la Slovacchia ha fornito un sistema missilistico antiaereo S-300 dell'era sovietica.

sarmat il nuovo missile intercontinentale russo 2

 

La Germania si è invece appena distanziata, sostenendo di «non poter più intaccare le riserve necessarie alla difesa della Germania», e che da ora in poi, ha spiegato il ministro degli Esteri Annalena Baerbock, «mentre gli altri partner forniranno artiglieria, noi aiuteremo addestrando i soldati ucraini e facendo lavoro di mantenimento».

mariupol 1

 

2 - VELOCE, PRECISO E LETALE: «PUÒ CANCELLARE UN PAESE»

Valentina Errante per “il Messaggero”

 

«Quest' arma non avrà pari al mondo per lungo tempo», la minaccia di Vladimir Putinm, che si è complimentato con il ministero della Difesa russo, passa attraverso l'annuncio della Tass: la Russia ha testato con successo un nuovo missile balistico intercontinentale, il Sarmat o Satan 2, capace di «penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura».

 

sarmat il nuovo missile intercontinentale russo 3

Per Putin il nuovo missile darà garanzie di sicurezza alla Russia e «farà riflettere coloro che, nel fervore di una retorica frenetica e aggressiva, cercano di minacciare il nostro Paese. Un messaggio chiaro, rivolto alla comunità internazionale ma anche all'opinione pubblica russa.

 

«Naturalmente - ha detto Putin sottolineando che il vettore è interamente prodotto in Russia - ciò semplificherà la produzione in serie del complesso da parte delle imprese dell'industria della difesa e ne accelererà il trasferimento all'arsenale delle forze missilistiche strategiche». E così il Cremlino si è rivolto anche agli industriali russi preoccupati per il blocco di componenti di alta tecnologia voluto dall'Occidente.

 

IL LANCIO

Il lancio è stato effettuato dalla base di Plesetsk, 800 chilometri a nord di Mosca, alle 15.12 ora locale e, sempre secondo il Cremlino, «È stato il primo di una serie programmata e una volta che il piano sarà completato, il sistema missilistico Sarmat entrerà in servizio nelle Forze missilistiche strategiche».

 

mariupol 2

I primi missili dovrebbero rimpiazzare i R-36M2 Voevoda della base di Krasnoyarsk, nella Siberia centrale. Ieri Satan 2 ha sorvolato gran parte dello sterminato territorio russo per colpire il poligono di Kura Missile Test Range, nella regione della Kamchatka, nell'Estremo Oriente.

 

Tempo impiegato: per percorrere 5.450 chilometri, ossia l'intera Russia, 15 minuti.

offensiva sul donbass

Il video mostra l'enorme missile di 115 piedi lanciato da un silo sotterraneo, innescando un'enorme palla di fuoco. Putin nel famoso discorso alle Camere pronunciato il primo marzo 2018, a meno di tre settimane dalle elezioni presidenziali che lo hanno riconfermato, aveva annunciato la preparazione della nuova arma, lanciando un messaggio agli Stati Uniti: «Ora ascoltateci». E così gli Usa, adesso, non mostrano alcuna sorpresa.

 

SARMAT

Il nuovo missile balistico intercontinentale (Icbm) è dotato di armamento termonucleare. A propellente liquido, pesa 200 tonnellate e, secondo quanto riferito, è in grado di scatenare dodici grandi testate termonucleari con una resa esplosiva fino a 750 kilotoni. La bomba atomica di Hiroshima era di circa 15 kilotoni.

sarmat il nuovo missile intercontinentale russo 4

 

Il Sarmat o Satan 2 può consegnare anche il nuovo veicolo di planata ipersonico (Hgv) Avangard. L'alta velocità, la bassa traiettoria e la manovrabilità a metà volo di Avangard potrebbe diventare immune all'intercettazione del sistema di scudi Thaad americano, semplicemente ricorrendo ad una traiettoria che passi al di sopra del polo sud terrestre, zona non coperta da alcun apparato radar di early warning o sistema missilistico difensivo.

 

mariupol 4

Con una portata di oltre 18mila chilometri, il Sarmat può effettuare un volo circumterrestre e colpire obiettivi dall'altra parte del pianeta da direzioni impreviste entro un'ora. Ed è in grado di distruggere un paese intero come la Francia. La produzione in serie del missile RS-28 Sarmat sarebbe iniziata nel 2020, a due anni dall'annuncio di Putin, ma l'arma è stata sviluppata a partire dal 2011 per sostituire il precedente R-36M.

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – IL PARADOSSO DEL PD: DIRIGENZA ED ELETTORI SONO INCAZZATI PER LA LINEA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA MA SOLO ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA MUGUGNARE I RIFORMISTI CHE NON HANNO ALTRI LEADER – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA. RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL PUTINIANO SALVINI…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…