made' neumair

“MI AVEVA GIURATO DI NON AVERLI UCCISI” - MADÈ NEUMAIR, LA SORELLA DI BENNO, IL 30ENNE A PROCESSO PER L’OMICIDIO DEI GENITORI, PORTA IN AULA LE REGISTRAZIONI DI ALCUNE CONVERSAZIONI CON IL FRATELLO NEI GIORNI SUCCESSIVI ALLA SCOMPARSA DEI CONIUGI - PRIMA IL TENTATIVO DI CAPIRE SE LA SORELLA PENSAVA CHE I CORPI FOSSERO NEL FIUME, POI LA CRISI ISTERICA QUANDO SI ACCORGE CHE LEI NUTRE SOSPETTI NEI SUOI CONFRONTI : “CAMBIA ATTEGGIAMENTO. NON SONO MODI CHE AIUTANO A TROVARE LA VERITÀ ANZI, CI METTONO SU UN PO' DI FANGO. IO NON HO NIENTE A CHE VEDERE CON QUESTA STORIA…”

Silvia Senette per il Corriere della Sera

 

 

made' neumair 1

Mai uno sguardo. Nelle tre ore di udienza in cui, ha dovuto ricostruire le ultime ore di vita dei genitori, le parole scambiate al telefono con la madre poco prima che fosse assassinata, il panico seguito alla doppia scomparsa e le settimane in cui l'angoscia per Laura e Peter conviveva con la paura di un fratello ancora a piede libero che mentiva di continuo, Madè Neumair non ha mai ceduto alla tentazione di guardare Benno negli occhi.

 

PROCESSO BENNO NEUMAIR

Eppure, per l'intera durata dell'audizione, la donna ha ripetuto infinite volte il nome del fratello, seduto a un paio di metri da lei, stretto tra i suoi due avvocati difensori e gli agenti di polizia penitenziaria che lo hanno in custodia da 14 mesi. Da quel 29 gennaio 2021 in cui il trentenne bolzanino è stato arrestato con l'accusa del duplice omicidio e dell'occultamento dei due cadaveri di Laura Perselli e Peter Neumair, strangolati e gettati nelle acque gelide dell'Adige la notte del 4 gennaio, fratello e sorella non hanno più avuto contatti. «Mi fa sentire più tranquilla non interagire con lui - ammetterà Madè al termine della deposizione -. Anche perché ho smesso di sperare in un gesto di pentimento da parte sua». E infatti Benno non cede.

made' neumair 2

 

Lo sguardo è come assente, sotto gli zoom delle videocamere: non c'è reazione mentre per ore si parla in sua presenza di lui, dei suoi «immotivati scatti d'ira», delle «continue bugie fin dall'infanzia», dei «tentativi di depistaggio», dei suoi «rapporti burrascosi» con la madre, della sua disinvoltura nel «somministrarsi sostanze dopanti» o dei «ricoveri in psichiatria dopo aver simulato aggressioni mai avvenute». Nessun cenno di stizza o di sorpresa neppure quando, incalzata dai pm Federica Iovene e Igor Secco, Madè commenta gli audio di conversazioni con il fratello che lei stessa ha registrato a sua insaputa e che, in aula, prendono in contropiede anche la difesa.

benno neumair 2

 

Già il 10 gennaio 2021, quando da cinque giorni non si avevano notizie dei genitori Laura e Peter, Madè è talmente convinta che Benno stia fingendo per mascherare la sua colpevolezza da decidere spontaneamente di aiutare gli inquirenti documentando ogni scambio con lui. Telefonate, il messaggio vocale che lui le invia al termine del loro primo incontro nella casa in cui è avvenuto il duplice delitto, persino un'intercettazione ambientale che, con il cellulare nascosto in tasca, la ragazza ha registrato a insaputa del fratello. In aula risuonano le parole tra i due, nei giorni in cui Madè cerca ostinatamente la verità e Benno tenta maldestramente di nasconderla.

 

«Se gli hanno fatto qualcosa prima o poi li trovano - dichiara candidamente Benno solo cinque giorni dopo aver ucciso i genitori -. Ora è inverno, fa freddo e se li trovano sono congelati, preservati».

made' neumair con la madre

«Scusa, posso chiederti una cosa della mamma e del papà? - esordisce Benno in una seconda telefonata - Secondo te sono nel fiume?».

 

«No, non penso», risponde lei. «Anch' io non penso, avrebbero trovato qualche indizio», conclude Benno rassicurato. Il compassato parricida e matricida perde però le staffe quando, in preda a quella che la sorella definisce «una crisi isterica senza lacrime», la accusa di nutrire sospetti nei suoi confronti e la invita a «cambiare atteggiamento» e ad abbandonare «modi che non aiutano a trovare la verità ma anzi, ci mettono su un po' di fango». «Io non ho niente a che vedere con questa storia - spergiura in un'altra registrazione -. Tutti vogliono sapere la verità, ma io te lo dico per l'ultima volta: non c'entra la verità con i rapporti tra me e te». Madè, allora, gli chiede di giurare la sua estraneità ai fatti.

made' neumair con i genitori

 

«Prometti che non sai cos' è successo a mamma e papà?», chiede disperata. «Io ti prometto che non ho nessuna idea, neanche la più piccola», giura Benno. Terminata l'audizione, l'udienza è stata riaggiornata. Madè tornerà in aula martedì, questa volta per rispondere alle domande dei suoi avvocati e di quelle della difesa.

PROCESSO BENNO NEUMAIR MADE NEUMAIRI GENITORI DI BENNO NEUMAIR BENNO NEUMAIR BENNO NEUMAIR PROCESSO BENNO NEUMAIR

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…