A LECCE UNA DONNA È ACCUSATA DI AVER COSTRETTO LA FIGLIA, MINORENNE, A FARE DELLE VIDEOCHIAMATE EROTICHE CON UN UOMO CON CUI LEI AVEVA INTRAPRESO UNA RELAZIONE EXTRACONIUGALE - LA MAMMA LO AVEVA CONOSCIUTO ONLINE, ATTIRANDOLO USANDO LA FOTO DI SUA FIGLIA - SIA LUI CHE LA DONNA SONO STATI RINVIATI A GIUDIZIO CON L'ACCUSA DI DI PORNOGRAFIA MINORILE E TENTATA VIOLENZA SESSUALE - LA GIOVANE E SUO PAPA' SI SONO COSTITUITI PARTE CIVILE, CHIEDENDO UN RISARCIMENTO DI UN MILIONE DI EURO...
(ANSA) - Avrebbe costretto sua figlia minorenne ad avere rapporti online con un uomo che aveva conosciuto su un sito e con cui aveva intrapreso una relazione extraconiugale.
Per questo una donna pugliese e un uomo di Milano sono stati rinviati a giudizio questa mattina dal gup di Lecce. I due saranno giudicati con rito abbreviato il prossimo 23 ottobre.
Sono entrambi accusati di pornografia minorile in concorso e tentata violenza sessuale. La donna anche di maltrattamenti aggravati in famiglia, e l'uomo di atti persecutori aggravati.
Nell'udienza di questa mattina la ragazzina e il padre si sono costituiti parte civile avanzando una richiesta di risarcimento quantificata complessivamente in un milione di euro. La donna aveva conosciuto l'uomo sul web usando una foto della figlia.