ripulire il profilo social internet computer

ALZI LA MANO CHI NON VORREBBE FAR SPARIRE UNA FOTO DA UBRIACHI PUBBLICATA A 20 ANNI SU UN SOCIAL O UN POST IMBARAZZANTE: FAR DIMENTICARE AL POPOLO DELLA RETE UNA PARTE DI SE NON È OPERAZIONE SEMPLICE – BISOGNA CHIAMARE “UN’IMPRESA DI PULIZIA” CHE RIFACCIA IL LIFTING AI NOSTRI ACCOUNT. I COSTI? SI CALCOLANO IL BASE A…

Tiziana Lapelosa per "Libero quotidiano"

 

diritto all'oblio 6

Si dice che "l'abito non fa il monaco", ma anche che "l'apparenza inganna". A tutti, infatti, sarà capitato di incontrare una persona vestita di dubbio gusto, giudicarla, e scoprire che dietro a quei vestiti si nascondesse un essere sorprendente. O, al contrario, imbattersi con una curatissima ma che, spogliata di abiti e trucco, tirasse fuori il vuoto assoluto. Ciò non vale quando ci si presenta sui social, quel "luogo non luogo" dove l'immagine è tutto e quel che si scrive resta impresso come un marchio indelebile. Che, a un certo punto, diventa tanto scomodo da volersene liberare.

diritto all'oblio 4

 

Fotografie compromettenti caricate anni fa per gioco o condivise da qualche amico poi perso per strada, commenti inappropriati su temi politici o su aziende alle quali ora ci si vorrebbe proporre e perfino amicizie che è meglio non palesare, tutto potrebbe ritorcersi contro, dipingendo una immagine che, seppur testimoniata in rete, non appartiene più alla vita reale. Basta digitare nome e cognome in rete, per esempio, per sapere qualcosa di più di quel tipo che ha inviato un cv, forse inconsapevole delle tracce lasciate nel tempo. È uno dei motivi che in questi anni ha spinto molte persone a trovare la via per spazzare la "polvere" accumulata che non fa mettere a fuoco se stessi e ne mette a repentaglio la reputazione.

 

diritto all'oblio 3

Ma per entrare nell'oblio, per far dimenticare al popolo della rete una parte di se - tecnologica si intende - non è operazione del tutto semplice. Come per curare una malattia, costruire una casa o cucire un abito, bisogna affidarsi a degli esperti. E da quando l'Unione europea ha sancito il diritto all'oblio, in molti hanno iniziato a pensare che una sorta di "verginità digitale" potesse essere utile per presentarsi senza "macchie" per un nuovo lavoro, a cancellare in rete quello che la mente ha già rimosso, come un ex fidanzato o immagini che testimoniano un tempo che non ci appartiene più nemmeno ai ricordi. Un po' come strappare delle fotografie e fare decluttering, la "moda" di liberarsi del superfluo per vivere meglio il presente e il futuro.

 

tutela digitale

IMPRESA DI PULIZIA  Per rimuovere le parti indesiderate, da un po' di anni sono nate delle vere e proprie imprese di pulizia digitale, una sorta di chirurghi social, allo scopo di ripulire, appunto, ciò che non ci piace della nostra immagine in rete. In pratica, un lifting. Una di queste si chiama Tutela Digitale, dal 2017 fa il "bagno" a persone e aziende. Fondata nel 2017 da Sveva Antonini e Gabriele Gallassi, ha una sede a Bologna e un team di professionisti transdisciplinare formato da legali, informatici, esperti in SEO e Marketing Reputazionale, un anno dopo ha creato l'app Linkiller. Il nome dice tutto. «Siamo partiti per rispondere all'esigenza di avere uno sportello online per le richieste di gestione di problematiche reputazionali. Con l'eliminazione e la deindicizzazione i contenuti non si riscontrano più nei motori di ricerca», spiega Galassi.

sveva antonini e gabriele gallassi

 

Per mettersi nelle mani di professionisti basta poco: «A noi ci si rivolge grazie ad una semplice app». «Dal bambino che ha avuto un problema con Youtube e vuole togliere il video (sfera in cui rientrano anche i casi di cyberbullismo e revenge porn che la cronaca ci consegna quasi quotidianamente, ndr) al professionista al cui nome magari si lega una vicenda giudiziaria anche finita bene, ma della quale restano tracce che provocano danni di reputazione, sono alcune delle tipologie alle quali abbiamo dato aiuto», dice ancora Galassi. Che, con la collega Antonini è stato chiamato a gestire anche il caso di una «soubrette che voleva cambiare vita e professione e quindi eliminare le foto della "vecchia" vita» o del politico che si è voluto ripulire, ma da vicende private. Poi ci sono le aziende, le quali «oltre a salvare la reputazione chiedono di migliorare la propria identità digitale», ci racconta la Antonini, «e rappresentano il 35% della clientela». Tutti gli altri sono privati.

diritto all'oblio 5

 

PREZZO "A LINK" I costi? Si calcolano in base alla pulizia. «Da noi variano dagli 80 ai 250 euro a link e il pagamento avviene a link rimosso secondo il modello lavorativo che abbiamo scelto», spiegano da Tutela Digitale. L'operazione può durare dai cinque minuti fino a dieci giorni. Ma, attenzione: non si può eliminare proprio tutto. Difficile, ad esempio, cancellare articoli di giornale in cui compare il proprio nome, ma di sicuro con la deindicizzazione sarà di sicuro più difficile imbattersi. In ogni caso, come si fa per il cambio di stagione, il decluttering, le pulizie domestiche e (anche) gli affetti, pure con la rete bisognerebbe fare lo stesso: controllare periodicamente la proprie reputazione in rete e agire se necessario.

diritto all'oblio 1diritto all'oblio 2

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…