scontri al sit-in pro palestina alla sede rai di napoli

MANGANELLE-RAI – GLI SCONTRI DAVANTI ALLE SEDI RAI DI NAPOLI E TORINO PER IL CASO GHALI-VENIER DIVENTANO UN CASO POLITICO – I MANIFESTANTI DEI CENTRI SOCIALI SONO STATI CARICATI MENTRE CONTESTAVANO LA POSIZIONE “FILO-ISRAELIANA” DELLA DIRIGENZA DELLA TV PUBBLICA. MA LA POLIZIA REPLICA: “HANNO INIZIATO LORO A LANCIARE MAZZE”  – IL PD CAVALCA IL CASO, PARLA DI “CLIMA DA REGIME”, BOLLA COME “SPROPOSITATA” LA REAZIONE DEGLI AGENTI E CHIEDE SPIEGAZIONI A PIANTEDOSI – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Paolo Popoli per “la Repubblica”

 

SCONTRI AL SIT-IN PRO PALESTINA ALLA SEDE RAI DI NAPOLI

I manifestanti avanzano verso i cancelli della sede Rai di Napoli presidiati dal cordone di polizia e dal faccia a faccia nasce uno scontro duro. Manganellate degli agenti in tenuta antisommossa, sassi e aste lanciate dal corteo. Dieci feriti, tra cui cinque poliziotti, tre manifestanti con tagli alla testa e il volto ricoperto di sangue, un fotoreporter colpito a un sopracciglio. «Volevamo affiggere uno striscione, quando siamo stati caricati», spiegano i manifestanti del sit-in della “Rete per la Palestina di Napoli”.

 

Un presidio pacifico, sostengono, 500 partecipanti per gli organizzatori, convocato per rispondere al comunicato dell’ad Rai Roberto Sergio letto domenica su Rai Uno in replica all’appello “Stop al genocidio” lanciato al festival di Sanremo dal rapper Ghali contestato dall’ambasciatore di Israele in Italia. [...]

 

La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo. La Questura spiega con un comunicato che “la pressione esercitata dai manifestanti sui poliziotti ha schiacciato i reparti inquadrati verso la recinzione della sede Rai e ciò ha determinato una reazione di alleggerimento che ha impedito l’interlocuzione con i manifestanti circa le loro reali intenzioni”.

 

SCONTRI AL SIT-IN PRO PALESTINA ALLA SEDE RAI DI NAPOLI

[...] Dalla Questura filtra la versione che siano stati i manifestanti a dare inizio alle tensioni con un lancio di mazze e con un agente colpito da un pugno. Al vaglio i video e le foto degli scontri, da cui sembra che il fotoreporter sia stato ferito nella concitazione da un manifestante con un casco.

 

«Eravamo armati solo di bandiere, ma siamo stati manganellati, una reazione violenta, spropositata e inattesa», afferma una delle manifestanti ferite, Mimì Ercolano, sindacalista Si Cobas, sigla che fa parte della Rete per la Palestina con Potere al popolo, Ex Opg Je so pazzo e Handala-Ali. La foto del volto insanguinato della donna ha fatto il giro del web. Secondo alcuni agenti, però, ci sarebbe anche lei nel gruppo che si è mosso con le aste contro il cordone di polizia.

 

Gli scontri di Napoli diventano un caso politico. L’opposizione giudica «spropositata» la reazione degli agenti e chiede spiegazioni al governo e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, fino a parlare di «un clima da regime» e «di repressione contro ogni forma di dissenso». A intervenire, con Pd e Rifondazione Comunista, sono i 5 Stelle con la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone e i componenti pentastellati della commissione di Vigilanza Rai, ai quali replicano i colleghi di Fratelli d’Italia e Lega, insieme con il leader Matteo Salvini, che esprimono solidarietà agli agenti e alla Rai, fino a stigmatizzare come “violenta” la manifestazione. [...]

 

SCONTRI AL SIT-IN PRO PALESTINA ALLA SEDE RAI DI NAPOLI

E oggi sit-in pro-Palestina a Roma e Milano, in attesa della manifestazione nazionale del 23 e del 24.

manifestazione pro palestina davanti alla sede rai di napoli 3manifestazione pro palestina davanti alla sede rai di napoli 2manifestazione pro palestina davanti alla sede rai di napoli 4manifestazione pro palestina davanti alla sede rai di napoli 1SCONTRI AL SIT-IN PRO PALESTINA ALLA SEDE RAI DI NAPOLI

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